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QUESITI  |  LA MIA RISPOSTA AI QUESITI  |  APPLICAZIONE D. LGS. 81/2008  |  VALUTAZIONE RISCHI DVR - DUVRI 
 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (537): Quesito sull'obbligo di un'impresa di redigere il Duvri per un intervento di manutenzione del noleggiatore sulle attrezzature fornite a nolo

L’azienda per la quale svolgo l’attività di RSPP svolge in appalto presso un grosso stabilimento industriale un servizio di movimentazione e sistemazione merci per eseguire il quale ha dovuto noleggiare  da una ditta alcuni carrelli elevatori. Dovendo ora intervenire presso lo stabilimento per effettuare dei lavori di manutenzione e riparazione sulle stesse, così come previsto dal contratto di nolo, la ditta fornitrice di tali attrezzature ha chiesto alla mia azienda l’elaborazione di un Duvri ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs n. 81/2008. È corretta tale richiesta?
      Risposta a cura di G. Porreca.        
     Quello segnalato da chi ha formulato il quesito è un caso di “appalto interno” extraaziendale che si ha quando un committente datore di lavoro affida dei lavori o dei servizi a imprese appaltatrici per realizzare i quali i lavoratori devono recarsi in luoghi di proprietà di terzi che quindi non conoscono e per i quali non hanno la disponibilità giuridica. Per rispondere al quesito è necessario occorre richiamare e fare una lettura coordinata degli articoli 72 e 26 del D. Lgs. 9 aprile 2008  n. 81 e s.m.i, contenenti
.................

 
   
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (452): sulla indelegabilità della valutazione dei rischi e della redazione del DVR a cura di G. Porreca.

Una spa che svolge attività di fornitura servizi per privati ed enti è organizzata su aree territoriali a capo delle quali vi è un Capo Area con delega ex art. 16 D. Lgs. 81/2008. Per ogni appalto (pubblico o privato) vi è un responsabile/direttore, delegato ex art. 16 dal Capo Area. In tale organizzazione il Capo Area e/o il direttore di ogni commessa/stabilimento può essere considerato datore di lavoro ex art. 2? Il DVR, attività non delegabile, deve riguardare tutta la società oppure ci può essere un DVR per ogni area territoriale? E se sì da chi deve essere firmato dal legale rappresentante o dal Capo Area delegato?
Risposta a cura di G. Porreca
     La risposta al quesito formulato discende da una lettura combinata dell’art. 2 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, riportante le definizioni, dell’art. 29 dello stesso D. Lgs. sull’obbligo da parte del datore di lavoro di effettuare la valutazione dei rischi e di redigere il relativo documento di valutazione dei rischi (DVR), dell’art. 16 sulla delega di funzioni da parte del datore di lavoro e dell’art. 17 sugli obblighi del datore di lavoro non delegabili. L’art. 2, infatti,...................

 
   
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (421): sulle procedure per l'attuazione delle misure di prevenzione e protezione da indicare nel DVR a cura di G. Porreca.

Facendo riferimento all'art 28 del D. Lgs. 81/2008 qualcuno sostiene che in esso è previsto l'obbligo di indicare le procedure non solo per la attuazione delle misure di prevenzione e protezione da realizzare, ossia il percorso attuativo (ruolo della organizzazione aziendale che deve ....), ma anche per le misure di prevenzione e protezione attuate. Si chiede un chiarimento in merito.
Risposta a cura di G. Porreca
Fa riferimento il lettore alla disposizione di cui al comma 2 dell’art. 28 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 in base al quale il documento di cui all’articolo 17 comma 1 lettera a) dello stesso decreto legislativo e cioè il DVR , deve contenere l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere e chiede se tali procedure debbano o meno essere riferite anche alle misure già attuate ancor prima della valutazione dei rischi. L’obbligo di redigere il DVR................

 
   
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (418): sull'applicazione dell'art. 26 del D. Lgs. n. 81/2008 e sull'obbligo di redigere il Duvri nel caso di un committente non datore di lavoro a cura di G. Porreca.

Un privato possessore di un terreno agricolo affida ad un'azienda vitivinicola dei lavori per realizzare un vigneto e successivamente chiama una seconda ditta per effettuare dei lavori di scasso sul terreno finalizzati ad impiantare nuovi filari. In questo caso deve il committente adempiere agli obblighi di cui all’art. 26 del D. Lgs. 81/2008 e quindi elaborare il Duvri?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito mira a conoscere se, nel caso che un committente privato possessore di un fondo agricolo affidi a più imprese dei lavori finalizzati alla realizzazione ed all’ampliamento di un vigneto, devono essere applicate le disposizioni di cui all’art. 26 del D. Lgs. 9/4/2008 e s.m.i.e se in tal caso, di conseguenza, il committente stesso è tenuto ad elaborare il Duvri e ad adottare le misure di sicurezza finalizzate ad eliminare o ridurre al minimo tali rischi interferenziali. L'art. 26 del D. Lgs. n. 81/2008................

 
   
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (365): sulla valutazione dei rischi e sulla elaborazione del DVR in caso di costituzione di una nuova impresa a cura di G. Porreca.

E’ ancora in vigore la facoltà da parte del datore di lavoro di un’impresa di nuova costituzione di redigere il documento di valutazione dei rischi entro novanta giorni dall’inizio dell’attività o è tenuto ad elaborarlo subito al momento dell’apertura?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il lettore fa certamente riferimento alle recenti modifiche apportate al D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, contenente il Testo Unico in materia di salute e di sicurezza sul lavoro, ed in particolare alla modifica introdotta all’art. 28 dello stesso decreto riguardante la valutazione dei rischi e la redazione del relativo documento di valutazione dei rischi (DVR) per le imprese di nuova costituzione per cui si ritiene di fare il punto sulla situazione. La facoltà per il datore di lavoro che intraprende una nuova attività .............

 
   
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (355): sulle modifiche apportate dalla Legge Europea al D. Lgs. n. 81/2008 sulla valutazione dei rischi e sulla redazione del DVR a cura di G. Porreca.

     Con la legge europea 2013-bis è stato modificato il comma 3-bis dell’art. 28 del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., riportante le disposizioni sulla valutazione dei rischi e sulla elaborazione del DVR nel caso di costituzione di una nuova impresa. Secondo tale modifica anche in tal caso il datore di lavoro, dopo aver fatta la valutazione dei rischi, deve comunque dare immediata evidenza, attraverso idonea documentazione, dell'adempimento degli obblighi di cui alle lettere b), c), d), e) e f) del comma 2. Riportando queste lettere i contenuti del DVR, la richiesta di una idonea e immediata documentazione attestante l’adempimento dei relativi obblighi non è in contraddizione con la facoltà che il comma stesso ha concesso di elaborare il DVR entro 90 giorni dalla data di inizio dell’attività?
Risposta a cura di G. Porreca
     Sono state appena introdotte delle modifiche al D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 che già si sollevano delle perplessità. Il quesito formulato fa riferimento alla modifica che la legge n. 161 del 30/10/2014, la cosiddetta legge europea 2013-bis, ha apportata all’art. 28 del D. Lgs. 9/4/2008 e s.m.i. contenente l’obbligo della valutazione dei rischi e della redazione del relativo documento di valutazione e la perplessità dalla quale si è fatto prendere il lettore.............

 
   
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (329): sull'obbligo della redazione del documento unico di valutazione dei rischi interferenziali a cura di G. Porreca.

     Sono datore di lavoro di un’impresa di pulizia. Per andare a lavorare in condomini, uffici o scuole mi chiedono di redigere prima di entrare il Duvri. Ma secondo l’articolo 26 del Testo Unico non devono essere i committenti, ossia gli uffici, i condomini ecc. a dover redigere il Duvri e io a limitarmi semplicemente ad attestare la mia idoneità tecnico-professionale senza redigere tale documento?
Risposta a cura di G. Porreca
     E’ incredibile come pervengano ancora dei quesiti che riguardano la corretta applicazione dell’art. 26 D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e ancor più in particolare l’obbligo di redigere il documento unico di valutazione dei rischi interferenziali (Duvri), benché siano trascorsi quasi sette anni dalla sua istituzione avvenuta ancor prima dell’entrata in vigore dello stesso D. Lgs. n. 81/2008.............

 
   
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (299): sulla valutazione dei rischi nelle piccole e medie imprese e nelle aziende a basso rischio a cura di G. Porreca.

Come si concilia la necessità di individuare le aziende a basso rischio di infortuni e malattie professionali come richiesto dal “decreto del fare” con il criterio già stabilito delle fasce di aziende legate al numero dei loro lavoratori?
Risposta a cura di G. Porreca
     Questa domanda andrebbe rivolta alla Commissione consultiva permanente che, nell’ambito delle disposizioni di semplificazione introdotte dal D.L. n. 69/2013 (decreto del fare) convertito con la legge n. 98/2013, ha avuto dal legislatore l’incarico di individuare i settori di attività a basso rischio di infortuni e malattie professionali, sulla base di............

 
   
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (288): quesito sui contenuti del DVR e del DVRS e sull’obbligo di apporre la data certa sul DVRS a cura di G. Porreca.

Nel caso in cui il datore di lavoro si avvale della facoltà di ricorrere alle procedure standardizzate per l’effettuazione della valutazione dei rischi il documento elaborato secondo tali procedure sostituisce la sola relazione di cui alla lettera a) del comma 2 dell’art. 29 del D. Lgs. n. 81/2008 o l’intero documento di valutazione dei rischi? Anche sul documento elaborato secondo le procedure standardizzate va apposta la data certa?
Risposta a cura di G. Porreca
      Il documento di valutazione dei rischi (DVR) va redatto secondo le indicazioni e con i contenuti elencati dalla lettera a) alla lettera f) del comma 2 dell’art. 28 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, riportante il Testo Unico in materia di salute e di sicurezza sul lavoro. Secondo il comma 2 di tale articolo infatti, così come modificato dal D. Lgs. 3/8/2009 n. 106............

 
   
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (284): sull'applicazione delle procedure standardizzate per la valutazione dei rischi a cura di G. Porreca.

     Sul modulo 2 delle procedure standardizzate per la valutazione dei rischi (colonne 3 e 4) basta riportare solo i pericoli presenti in azienda (colonna 3) o si deve indicare anche quelli non presenti (colonna 4)? Sul documento inoltre va apposta la data certa o attestata?
Risposta a cura di G. Porreca
      Il Decreto Interministeriale 30/11/2012, nell’ambito dell’obiettivo di una semplificazione e soprattutto della standardizzazione della valutazione dei rischi aziendali e della redazione del relativo documento di valutazione dei rischi, indicato con l’acronimo DVRS, ha predisposto dei moduli per l’attuazione dei vari passi della procedura di standardizzazione e più precisamente............

 
   
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (282): sull'attestazione della data certa sul DVR nel caso di datore di lavoro RSPP a cura di G. Porreca.

In una azienda nella quale il datore di lavoro svolge direttamente i compiti del servizio di prevenzione e protezione e nella quale non vi è un RLS né  il medico competente perché non nominato si può considerare attestata la data certa apposta sul DVR dato che è firmato dal datore di lavoro che ricopre anche la funzione di RSPP? 
Risposta a cura di G. Porreca
     L’obbligo della data certa sul documento di valutazione dei rischi è stato introdotto in Italia con il D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e precisamente con l’art. 28 dello stesso decreto secondo il quale...........

 
   
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (278): sulla facoltà per le imprese edili di ricorrere alle procedure standardizzate per la valutazione dei rischi a cura di G. Porreca.

Le aziende che rientrano nell’applicazione del Titolo IV del D. Lgs. n. 81/2008 sono citate nel comma 7 dell’art. 29 dello stesso decreto fra quelle che non possono ricorrere alle procedure standardizzate sulla valutazione dei rischi e nel comma 6-bis fra quelle che le possono invece adottare. Non vi è una contraddizione? 
Risposta a cura di G. Porreca
      L’art. 29 del D. Lgs. 9/4/2008 e s.m.i., contenente il Testo Unico in materia di salute e di sicurezza sul lavoro, continua a tenere banco. E’ indubbiamente quello fra i più letti in questi ultimi tempi in virtù dell’approssimarsi della scadenza del 31/5/2013, data ultima per poter ancora fare ricorso all’autocertificazione della valutazione dei rischi per le aziende che occupano fino a 10 addetti, ed in considerazione anche...........

 
   
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (271): sulla facoltà di ricorrere alle procedure standardizzate per la valutazione dei rischi a cura di G. Porreca.

Secondo il comma 7 dell’articolo 29 del D. Lgs. n. 81/2008 le disposizioni di cui al comma 6 riguardanti la facoltà per le aziende fino a 50 lavoratori di ricorrere alle procedure standardizzate non si applicano alle aziende nelle quali si svolgono attività che espongono a particolari rischi. Non facendo riferimento il comma 7 al comma 5 cosa significa che le aziende fino a 10 lavoratori pur in presenza di rischi particolari possono ricorrere a tali procedure? 
Risposta a cura di G. Porreca
     Con l’entrata in vigore delle procedure standardizzate per l’effettuazione della valutazione dei rischi torna l’attenzione sull’art. 29 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. e l’osservazione che in verità è stata già fatta subito dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo medesimo sulla poco felice articolazione delle disposizioni  contenute...........

 
   
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (262): sulla scadenza del termine concesso alle PMI per autocertitifare la effettuazione della valutazione dei rischi a cura di G. Porreca.

     Risponde al vero che il termine di scadenza per le aziende che occupano fino a 10 lavoratori di potere ancora avvalersi della facoltà di autocertificare la effettuazione della valutazione dei rischi rimane comunque il 30/6/2013 anche dopo l’entrata in vigore del decreto ministeriale che ha recepite le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi?  
Risposta a cura di G. Porreca
     Trascorso il giorno 31 dicembre 2012 il quesito riguardante i termini di scadenza per le aziende che occupano fino a 10 lavoratori di potere ancora, ai sensi dell’art. 29 comma 5 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, autocertificare la valutazione dei rischi al posto di elaborare un DVR completo è quello che ricorre più spesso per cui si ritiene di fare il punto sulla situazione per quanto riguarda l'argomento...........

 
   
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (256): sulla possibilità di ricorrere alle procedure standardizzate in presenza di rischi fisici a cura di G. Porreca.

     Il datore di lavoro di un’impresa edile che occupa cinque lavoratori può ricorrere alle procedure standardizzate anche in presenza di rischi quali i rumori e le vibrazioni oppure in presenza di tali tipi di rischio è tenuto a redigere un documento di valutazione dei rischi completo?  
Risposta a cura di G. Porreca
       Incalzano i quesiti sulla applicazione delle procedure standardizzate sulla valutazione dei rischi e sulla redazione del relativo documento di valutazione dei rischi, procedure appena pubblicate ed alle quali, ai sensi del comma 6 del’articolo 29 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, possono ricorrere i datori di lavoro che occupano fino a 50 lavoratori. Il caso questa volta riguarda...........

 
   
 
 
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