La posizione di garanzia, generata da investitura formale o dall'esercizio di fatto delle funzioni tipiche del garante, deve essere individuata accertando in concreto la effettiva titolarità del potere-dovere di gestione della fonte di pericolo.
Quando ci sono più titolari della posizione di garanzia ovvero dell’obbligo di impedire un evento infortunistico ciascuno è per intero destinatario dello stesso e per andare esente da responsabilità non può invocare un eventuale subigresso di terzi.
Ha l’obbligo il datore di lavoro di consegnare al lavoratore, al momento delle sue dimissioni e/o del suo licenziamento, l’attestato della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro allo stesso impartita? Risposta a cura di G. Porreca Il lettore, nel formulare questo quesito sull’obbligo o meno da parte del datore di lavoro di consegnare ai propri dipendenti al momento delle loro dimissioni e/o del loro licenziamento gli attestati della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro che hanno acquisito, ha messo in luce un “buco normativo” che ancor oggi è possibile riscontrare nel testo del D. Lgs. n. 81/2008 e che non è mai stato colmato benché fosse stato messo in evidenza da più parti fin dalla pubblicazione dello stesso decreto legislativo. Per rispondere al quesito....................
Fornii dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Ministero dell'Interno in una nota del 22.03.2023 dei chiarimenti in merito al requisito delle 90 ore di docenza richieste dal D.M. 02/09/2021 (art. 6, comma 2) per raggiungere la qualificazione allo svolgimento di docenze teoriche e pratiche nell'ambito di corsi antincendio. Sono da ritenersi cumulative di ore di teoria e ore di pratica.
Per sancire la responsabilità amministrativa di un ente ex D. Lgs. 231/2001 per un reato presupposto in materia di salute e sicurezza sul lavoro occorre configurare una “colpa di organizzazione” e approfondire sul concreto assetto dallo stesso adottato. Lo ha ribadito la IV Sezione penale della Corte di Cassazione in una recente sentenza. Il testo della sentenza e il commento a cura di G Porreca.
A 15 anni dall’entrata in vigore del D. Lgs. n. 81/2008 si riscontrano ancora interpelli, quesiti sulla nomina e sul ruolo che ricopre il medico competente in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Auspicando ancora una volta un intervento del legislatore per modificare opportunamente il testo normativo riguardante tale figura che presenta evidenti sviste e contraddizioni si ripropone un ulteriore approfondimento sul tema.
L'Inail ha pubblicato una scheda sulle malattie professionali nel settore del trasporto su strada. La scheda a Malprof, approfondisce la tematica delle tecnopatie nel settore trasporti su strada nel quale oltre ai rischi di incidente stradale vanno tenuti presenti tanti altri fattori di rischio. I dati presentati nella scheda possono essere utili ai fini della programmazione di attività di prevenzione mirate nel settore individuato.
Chi risponde dell'infortunio occorso a una cliente che per uscire da un esercizio commerciale ha urtato contro una vetrata priva di qualsiasi segnalazione e l'accaduto è da inquadrare come un infortunio sul lavoro? Il parere in una recente sentenza della Corte di Cassazione chiamata a decidere su di un ricorso presentato dalla titolare dell'esercizio e il commento a cura di G. Porreca.
L'Inail, come in ogni anno, ha pubblicato il "Dossier Donne 2022 Infortuni e malattie professionali". Nel Dossier vengono fornite puntuali informazioni sull’andamento infortunistico al femminile emerse da risultanze statistiche sui temi della prevenzione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in ottica di genere.
Il committente risponde dell'infortunio occorso a un lavoratore autonomo ove sia dimostrato che egli abbia omesso di verificare la sua idoneità tecnico-professionale specie in relazione a situazioni di oggettiva pericolosità immediatamente percepibile.
C’è l’obbligo da parte del datore di lavoro di consegnare ai dipendenti l'attestato della formazione acquisita o gli stessi sono di sua proprietà? Risposta a cura di G. Porreca. Il lettore nel formulare questo quesito sull’obbligo o meno da parte del datore di lavoro di consegnare ai propri dipendenti gli attestati della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro che hanno acquisito ha messo in luce un “buco normativo" che ancor oggi è possibile riscontrare nel testo del D. Lgs. n. 81/2008 e che non è mai stato colmato benché fosse stato messo in evidenza.................
Il RSPP può essere considerato responsabile del verificarsi di un infortunio, anche in concorso col datore di lavoro, ogni volta che esso sia oggettivamente riconducibile ad una situazione pericolosa che avrebbe avuto l'obbligo di conoscere e segnalare.