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ULTIMI  QUESITI  INSERITI

 
   
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (552): sull’obbligo di redigere il POS nel caso della realizzazione di impianti all’interno di un cantiere edile.
Durante la realizzazione di lavori relativi a impianti, reti informatiche (lavori di fibra ottica) che non comportano lavori edili o di ingegneria civile di cui all'Allegato X del D. Lgs. n. 81/2008 e da svolgere in un cantiere stradale (tipo la posa di cavo in sottoinfrastruttura esistente, la posa di un cavo su una palificata ecc.), l'impresa esecutrice ha l'obbligo di redigere il POS?  
       Risposta a cura di G. Porreca.
    Una domanda del genere ce la siamo già posta, come organi di vigilanza, fin dal 1996 non appena è entrato in vigore il D. Lgs. 4 agosto 1996 n. 494 con il quale fu recepita in Italia la direttiva europea concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute nei cantieri temporanei o mobili, in quanto nel comma 1 dell’allegato I di tale decreto fu riportato l’elenco dei lavori edili o di genio civile per l’esecuzione dei quali si doveva ritenere installato un cantiere temporaneo o mobile e nel comma 2………………………...
 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (551): sull'obbligo dell'impresa affidataria non esecutrice di redigere il POS.
Nel caso in cui una impresa affidataria subappalti totalmente i lavori che gli sono stati assegnati è tenuta comunque a redigere il piano operativo di sicurezza /POS) considerato che non esegue alcuna lavorazione in cantiere?
       Risposta a cura di G. Porreca.
         Il quesito formulato dal lettore sull’obbligo o meno di redigere il POS da parte di una impresa affidataria nel caso in cui non esegua alcun lavoro in cantiere in quanto ha subappaltato totalmente i lavori che gli sono stati assegnati, è un quesito ricorrente ed allo stesso in passato è stato già dato riscontro dallo scrivente in occasione di altri analoghi quesiti consultabili nella rubrica dei quesiti sull’applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. di questo stesso sito ai numeri 535339332. Certo una richiesta………………………...
 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (550): sulla delega e subdelega di funzioni ex art. 16 D. Lgs. n. 81/2008.

In caso di delega di funzioni da parte del datore di lavoro, ex art. 16 del D. Lgs. 81/08, quando viene indicato che "il soggetto delegato può a sua volta delegare, previa intesa con il datore di lavoro", si intende che è il delegato a subdelegare direttamente o la subdelega è comunque in capo al datore di lavoro? Nella delega formale recante data certa del delegato deve essere espressamente indicato la possibilità di subdelegare?
      Risposta a cura di G. Porreca.
     Per rispondere al quesito occorre fare riferimento all’art. 16 del D. Lgs. n. 81/2008, contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, secondo il quale: “1. La delega di funzioni da parte del datore di lavoro, ove non espressamente esclusa, è ammessa con i seguenti limiti e condizioni: a) che essa risulti da atto scritto recante data certa.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (549): sull’obbligo di trasmettere la notifica preliminare nel caso di lavori edili da realizzarsi all’interno di un appartamento privato.
Si deve procedere alla notifica preliminare all'ASL in caso di manutenzione straordinaria di un appartamento (con presentazione di CILA per allargamento di una porta interna), con una sola impresa e lavori sotto i 200 giorni-uomo, nel caso in cui successivamente interviene un’altra ditta per la fornitura e posa delle porte interne? È opportuno comunicare la fine lavori prima del montaggio delle porte?
       Risposta a cura di G. Porreca.
       La notifica preliminare relativa alla installazione di un cantiere temporaneo o mobile è obbligatoria nei casi di cui all’art. 99 del D. Lgs. n. 8/2008 secondo cui il committente o il responsabile dei lavori, prima dell’inizio dei lavori, trasmette all’Azienda Unità Sanitaria Locale e alla Direzione Provinciale del Lavoro nonché, limitatamente ai lavori pubblici, al prefetto territorialmente competenti la notifica preliminare elaborata conformemente all’Allegato XII, nonché………………………...
 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (548): Quesito sulla nuova cadenza dell’aggiornamento dei preposti ex art. 37 D. Lgs. 81/2008.

In merito alla formazione del preposto con la nuova legge di conversione n. 215/2021, che impone l'obbligo di aggiornamento ogni 2 anni, come ci dobbiamo regolare non essendo ancora uscito il nuovo Accordo Stato/Regioni?
Inoltre, per chi ha svolto la formazione prima dell'uscita della Legge, si considera la normale scadenza quinquennale e successivamente 2 anni dal primo aggiornamento eseguito dopo l'uscita della Legge o altrimenti da quando si deve considerare la nuova scadenza biennale? 

     Risposta a cura di G. Porreca
   
Come è noto con il D.L. n. 146/2021, convertito con la legge n. 215/21, sono state apportate delle modifiche e integrazioni al D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.. Delle stesse quella che interessa mettere in evidenza in questa occasione è la modifica dell’art. 37 di tale decreto legislativo riguardante la formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti e in particolare la formazione dei preposti figura alla quale la legge n. 215/2021 ha voluto assegnare....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (547): sugli adempimenti di sicurezza nel caso di lavori edili privati fatti da un’unica impresa e di importo < a 100.000 €.

In caso di lavori edili privati in un appartamento di importo inferiore a 100.000 euro eseguiti da un'unica impresa e in presenza di rischi particolari di cui all'allegato XI sussiste l'obbligo di predisporre il PSC e di procedere alla notifica preliminare all'ASL? Se i lavori consistono nella imbiancatura di un soffitto alto 3,60 metri e nella realizzazione dell’impianto elettrico dell’appartamento, è corretto ravvisare i rischi di caduta dall'alto e per lavori in prossimità di linee elettriche aeree a conduttori nudi in tensione?
       Risposta a cura di G. Porreca.
       Per rispondere al quesito formulato, che risulta abbastanza articolato, occorre fare una lettura coordinata di alcuni articoli del D. Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 e s.m.i., contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e in particolare degli articoli 90 sugli obblighi del committente o del responsabile dei lavori, 91 sugli obblighi del coordinatore per la progettazione, 99 sull’obbligo della notifica preliminare e 117 sui lavori in prossimità di parti attive. Secondo i commi 1, 3, 4 e 11 dell’art. 90 ………………………...

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (546): sull’organizzazione della squadra di emergenza e antincendio nei cantieri edili.

In un cantiere installato per la costruzione di un’opera edile i lavoratori incaricati da un’impresa subappaltatrice per l’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di primo soccorso e comunque di gestione dell’emergenza sono gli stessi di quelli incaricati dall’impresa appaltatrice, così come riportato nei relativi POS. È consentita una tale organizzazione o come CSE devo intervenire? 
      Risposta a cura di G. Porreca.
      In premessa si segnalano le disposizioni di cui al D. Lgs. n. 81/2008 sotto indicate prese a riferimento per rispondere al quesito formulato: 
- Art. 104 comma 4 sulle modalità attuative di particolari obblighi secondo cui:
“I datori di lavoro, quando è previsto nei contratti di affidamento dei lavori che il committente o il responsabile dei lavori organizzi apposito servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori, sono esonerati da quanto previsto dall’articolo 18, comma 1, lettera b)” 
e cioè dall’obbligo di designare i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio………………………...

 

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (545): sulla possibilità per un DdL di nominare come RSPP un dipendente di un’altra azienda a cura di G. Porreca.

Può un datore di lavoro nominare quale responsabile del proprio servizio di prevenzione e protezione un dipendente di un’altra azienda o vi è una incompatibilità fissata da parte delle disposizioni di legge in materia di salute e sicurezza sul lavoro? 
     Risposta a cura di G. Porreca
     Quella segnalata dal lettore in questo quesito è una di quelle soluzioni che pur se consentite dal legislatore sono comunque adottate a seguito di una scelta del datore di lavoro e subordinate ad una valutazione da parte dello stesso dell’opportunità o meno di adottarle. Il legislatore si è preoccupato con l’art. 32 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 di stabilire quali debbano  essere i requisiti professionali che deve avere il responsabile del servizio di prevenzione e protezione individuandoli................

 

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (544): sul provvedimento di sospensione dell'attività lavorativa nel caso di gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro

  Può essere revocato il provvedimento di sospensione dell’attività lavorativa di cui al comma 1 dell’art. 14 del D. Lgs. n. 81/2008 in caso di gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro se è ancora in corso la procedura per l’estinzione del reato per cui è stato adottato il provvedimento stesso prevista dal D. Lgs. n. 758/1994?
      Risposta a cura di G. Porreca.
     Per rispondere al quesito occorre fare una lettura coordinata degli articoli 20 e 21 del D. Lgs. 19 dicembre 1994 n. 758, contenente “Modificazioni alla disciplina sanzionatoria in materia di lavoro”, e dell’art. 14 del D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, contenente “Provvedimenti degli organi di vigilanza per il contrasto al lavoro nero irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori”. Secondo il comma 1 dell’art. 20 del D. Lgs. n. 758/1994 l’organo di vigilanza.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (543): sull’obbligo di un nuovo datore di lavoro di rifare la VdR e di rielaborare il DVR.

Una azienda è in possesso di un Documento di Valutazione del Rischio (anno 2017) firmato in copertina da DL, RSPP, RLS e MC in carica al momento della redazione. Successivamente sono subentrati un nuovo datore di lavoro e nuovi RSPP e MC i quali si sono limitati a firmare la copertina del DVR per presa visione. Va bene così o il Documento andava rifatto come ha sostenuto a seguito di ispezione la ASL secondo la quale si sarebbe dovuto effettuare nuova valutazione dei rischi?
      Risposta a cura di G. Porreca.
     Il lettore che ha formulato il quesito segnala il caso di una azienda nella quale è subentrato un nuovo datore di lavoro e chiede se quest’ultimo, nel rispetto delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro di cui al D. Lgs. n. 81/2008, è tenuto a rinominare il RSPP e il medico competente nonché a rifare la valutazione dei rischi ed a rielaborare un nuovo documento di valutazione dei rischi (DVR). Il caso segnalato è analogo a quello.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (542): sull’obbligo di redigere il POS per una azienda alla quale è stata affidata la guardiania di un cantiere.

Come deve essere gestita, ai fini del D. Lgs 81/08 e s.m.i., la presenza in cantiere di operatori di una azienda di vigilanza privata, con le finalità di evitare intrusioni e furti in genere? La vigilanza prevede un servizio di guardiana e controllo con mezzi comuni all'interno delle aree di cantiere durante la notte o nei giorni festivi ove le lavorazioni sono ferme. E' necessario redigere una procedura dove si indicano i rischi e le misure generali di prevenzione da adottare o bisogna redigere il Pos?
      Risposta a cura di G. Porreca.
     Il quesito rientra nella categoria dei quesiti sulle disposizioni di cui al D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. da applicarsi nel caso di affidamento di lavori o servizi da svolgersi nei cantieri temporanei o mobili e per dare una risposta quindi occorre richiamare e ripetere tutte le osservazioni che in passato sono state fatte nel dare riscontro ad altri analoghi quesiti (si consulti i quesiti n. 535, 339 e 332 riguardanti gli obblighi a carico di un'impresa affidataria non esecutrice per lavori da svolgere in un cantiere edile e di redigere o meno il piano operativo di sicurezza). In questa circostanza il lettore ha chiesto un parere su come gestire la presenza in un cantiere edile di personale al quale è stato affidato un servizio di  guardiania .................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (541): sull'obbligo dell'abilitazione per gli operatori dei transpallet con uomo a bordo.

Dovendo eseguire in un magazzino delle operazioni di movimento merci mediante l’utilizzo di transpallet elettrici con uomo a bordo il responsabile del magazzino stesso ha chiesto l’esibizione di documentazione attestante l’abilitazione degli operatori a condurre tali tipi di attrezzature. Si chiede se l’abilitazione all’uso dei muletti sia da considerarsi valida anche all’uso dei transpallet? 
     Risposta a cura di G. Porreca
     
   Per rispondere al quesito occorre richiamare le indicazioni fornite dal D. Lgs. n. 81/2008 e dall’Accordo sulla conduzione di particolari attrezzature di lavoro raggiunto nell’ambito della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano nella seduta del 22/2/2012 e riguardante l’individuazione delle attrezzature di lavoro per la conduzione delle quali è richiesta agli operatori una particolare competenza e responsabilità e quindi una specifica abilitazione. Con tale Accordo....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (540): sull’obbligo della nomina di un CSP per lavori privati di importo maggiore di 100.000 euro.

 Nel caso di lavori privati soggetti al permesso di costruire di importo maggiore a 100.000 euro e con presenza in cantiere di una sola impresa il Committente o il Responsabile dei lavori, non applicandosi il comma 11 dell'art. 90 del D. Lgs. n. 81/2008, ha l'obbligo di nominare il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione?  
      Risposta a cura di G. Porreca.
L’argomento di cui al quesito formulato dal lettore è stato già oggetto di un quesito analogo pubblicato con il n. (408) e consultabile nella rubrica dei Quesiti sull’applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 pubblicata su questo stesso sito. Il lettore nel quesito al quale ora si dà riscontro ha segnalato un caso riguardante un cantiere nel quale una singola impresa deve svolgere dei lavori privati soggetti al permesso di costruire e di importo superiore a 100.000 euro e ha chiesto di sapere se in tal caso il committente è obbligato a nominare un CSPL’argomento di cui al quesito formulato dal lettore è stato già oggetto di un quesito analogo pubblicato con il n. (408) e consultabile nella rubrica dei Quesiti sull’applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 pubblicata su questo stesso sito. Il lettore nel quesito al quale ora si dà riscontro ha segnalato un caso riguardante un cantiere nel quale una singola impresa deve svolgere dei lavori privati soggetti al permesso di costruire e di importo superiore a 100.000 euro e ha chiesto di sapere se in tal caso il committente è obbligato a nominare un CSP.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (539): sulla compatibilità fra le funzioni di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e il ruolo di preposto a cura di G. Porreca.

Vorrei un parere riguardo la compatibilità del ruolo svolto da una medesima persona in qualità di preposto e di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Non mi risultano presenti indicazioni legislative che vietino tale sovrapposizione. Ci sono eventualmente degli interpelli a tal riguardo? 
Risposta a cura di G. Porreca
        Una incompatibilità per il rappresentante dei lavoratori è stata espressamente stabilita dal legislatore con il D. Lgs. n. 8/2008 ed è contenuta nell’art. 50 comma 7 secondo cui "L’esercizio delle funzioni di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è incompatibile con la nomina di responsabile o addetto al servizio di prevenzione e protezione" e non mi risulta che nello stesso testo siano state evidenziate altre incompatibilità per tale figura. Sulla possibilità o meno ...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (538): sulle modalità dei corsi per la formazione in materia di sicurezza sul lavoro dei datori di lavoro.

Sono il RSPP di un’azienda e vorrei sapere se il corso obbligatorio per il datore di lavoro in materia di salute e sicurezza sul lavoro stabilito dalle ultime disposizioni di legge se svolto a distanza debba essere effettuato in modalità sincrona, cioè contestuale.
     Risposta a cura di G. Porreca
     
   Per la risposta al quesito si consulti la notizia "Novità sulla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro: equiparata la videoconferenza con modalità sincrona alla formazione in presenza" pubblicata su questo stesso sito dalla lettura del quale emerge che con l’art. 9-bis della legge di conversione 19 maggio 2022 n. 52  del decreto-legge 24 marzo 2022 n. 24 è stato stabilito che “Nelle more dell'adozione dell'accordo di cui all'articolo 37....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (537): Quesito sull'obbligo di un'impresa di redigere il Duvri per un intervento di manutenzione del noleggiatore sulle attrezzature fornite a nolo

L’azienda per la quale svolgo l’attività di RSPP svolge in appalto presso un grosso stabilimento industriale un servizio di movimentazione e sistemazione merci per eseguire il quale ha dovuto noleggiare  da una ditta alcuni carrelli elevatori. Dovendo ora intervenire presso lo stabilimento per effettuare dei lavori di manutenzione e riparazione sulle stesse, così come previsto dal contratto di nolo, la ditta fornitrice di tali attrezzature ha chiesto alla mia azienda l’elaborazione di un Duvri ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs n. 81/2008. È corretta tale richiesta?
      Risposta a cura di G. Porreca.        
     Quello segnalato da chi ha formulato il quesito è un caso di “appalto interno” extraaziendale che si ha quando un committente datore di lavoro affida dei lavori o dei servizi a imprese appaltatrici per realizzare i quali i lavoratori devono recarsi in luoghi di proprietà di terzi che quindi non conoscono e per i quali non hanno la disponibilità giuridica. Per rispondere al quesito è necessario occorre richiamare e fare una lettura coordinata degli articoli 72 e 26 del D. Lgs. 9 aprile 2008  n. 81 e s.m.i, contenenti
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Quesito D. Lgs. 81/08 (536): sull’obbligo del datore di lavoro di consegnare al lavoratore l’attestato di formazione al momento delle sue dimissioni o del suo licenziamento.

Ha l’obbligo il datore di lavoro di consegnare al lavoratore, al momento delle sue dimissioni e/o del suo licenziamento, l’attestato della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro allo stesso impartita?
     Risposta a cura di G. Porreca
     
  Il lettore, nel formulare questo quesito sull’obbligo o meno da parte del datore di lavoro di consegnare ai propri dipendenti al momento delle loro dimissioni e/o del loro licenziamento gli attestati della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro che hanno acquisito, ha messo in luce un “buco normativo” che ancor oggi è possibile riscontrare nel testo del D. Lgs. n. 81/2008 e che non è mai stato colmato benché fosse stato messo in evidenza da più parti fin dalla pubblicazione dello stesso decreto legislativo. Per rispondere al quesito....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (535): sull’obbligo dell’impresa affidataria non esecutrice di redigere il POS.

Un’impresa ha avuto in affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria di un fabbricato civile ma avendo alle dipendenze solo tecnici e progettisti che si occupano di progettazione, gestione e coordinamento di cantieri sia per gli aspetti operativi che di sicurezza (adempimenti art. 97 D. Lgs. 81/2008)  ha deciso di subappaltare la totalità delle opere. Non essendo quindi esecutrice è tenuta comunque l’impresa a redigere il POS?
      Risposta a cura di G. Porreca.
        Il tema sugli obblighi che gravano su di una impresa affidataria alla quale sono stati appaltati dei lavori da svolgersi in un cantiere temporaneo o mobile e più in particolare sull’obbligo o meno da parte della stessa di redigere il piano operativo di sicurezza (POS) nel caso in cui non sia una impresa esecutrice, così come definita con l’art. 89 comma 1 lettera i-bis del D. Lgs. n. 81/2008, avendo subappaltato tutti i lavori avuti in affidamento e essendosi limitata a.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (534): sugli obblighi di sicurezza nei lavori di ristrutturazione di due appartamenti della stessa palazzina appartenenti a proprietari diversi

Nel caso dei lavori di ristrutturazione di un fabbricato, avente due appartamenti uno al piano terra e uno al primo piano appartenenti a proprietari diversi, essendo stati affidati alle stesse imprese, si può fare un unico PSC indicando come responsabile dei lavori uno dei due proprietari, o bisogna fare due PSC distinti pur avendo presentato un'unica pratica edilizia?
      Risposta a cura di G. Porreca.
      Il quesito espone il caso di lavori di ristrutturazione affidati alle stesse imprese esecutrici di due appartamenti ubicati nella stessa palazzina e aventi due committenti diversi e con esso viene chiesto se in tal caso è sufficiente, considerato anche che è stata presentata un’unica pratica edilizia, elaborare un unico PSC indicando come responsabile dei lavori uno dei due proprietari oppure farne due uno per ogni committente. Per dare riscontro al quesito si ritiene in premessa .................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (533): Sul titolo di studio che deve possedere il datore di lavoro RSPP.

Il datore di lavoro che intende svolgere direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione dai rischi deve essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore?
      Risposta a cura di G. Porreca.
     L’art. 32 comma 2 del D. Lgs. n. 81/2008 ha stabilito che i responsabili e gli addetti ai servizi di prevenzione e protezione devono essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore nonché di un attestato di frequenza, con verifica dell'apprendimento, a specifici corsi di formazione adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative. Lo stesso articolo.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (532): Sull’obbligo da parte del datore di lavoro di rilasciare ai dipendenti gli attestati di formazione.

C’è l’obbligo da parte del datore di lavoro di consegnare ai dipendenti l'attestato della formazione acquisita o gli stessi sono di sua proprietà? 
      Risposta a cura di G. Porreca.
     Il lettore nel formulare questo quesito sull’obbligo o meno da parte del datore di lavoro di consegnare ai propri dipendenti gli attestati della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro che hanno acquisito ha messo in luce un “buco normativo" che ancor oggi è possibile riscontrare nel testo del D. Lgs. n. 81/2008 e che non è mai stato colmato benché fosse stato messo in evidenza.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (531): Quesito su chi risponde per un infortunio legato al montaggio in manutenzione di un ricambio non originale

Chiedo un parere circa le eventuali responsabilità in capo al datore di lavoro nel caso di un infortunio di un lavoratore dipendente causato da un'attrezzatura (ad es. decespugliatore o motosega, ecc.) sulla quale sia stato montato dal manutentore un pezzo di ricambio o un accessorio non originale. In tal caso gli eventuali accessori non originali devono essere in qualche modo certificati? E se sì, da chi?
      Risposta a cura di G. Porreca.
      E’ legittima la preoccupazione di quel datore di lavoro che, dovendo provvedere alla manutenzione o riparazione di una delle macchine industriali del proprio stabilimento, l’ha avviata a un’officina meccanica e che è venuto a sapere che la stessa ha provveduto a montare dei pezzi di ricambio. I componenti di ricambio devono essere certificati, chiede il lettore, e se malauguratamente dovesse accadere a un proprio lavoratore dipendente un infortunio che risulti essere legato alla sostituzione di pezzi di ricambio,.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (530): sulla sicurezza dei lavori da effettuare per usufruire del Superbonus 110%

E’ vero che per interventi di superbonus 110% il mancato rispetto delle norme di sicurezza durante i lavori farebbe decadere le detrazioni o la cessione del credito e che per quelli da effettuare all’interno dell’appartamento (la realizzazione del cappotto e l’eventuale sostituzione della caldaia) l’inquilino che ci abita deve comunque lascare vuota l’unità immobiliare? E' possibile gestire la presenza degli abitanti dentro all'unità nel PSC con individuazione di percorsi e zone di lavoro separati?
      Risposta a cura di G. Porreca.
     E’ chiaro che nel quesito viene fatto riferimento a una delle disposizioni che il Ministero delle Finanze ha fornito con il Decreto Interministeriale 18 febbraio 1998 n. 41, contenente il “Regolamento recante norme di attuazione e procedure di controllo di cui all'articolo 1 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, in materia di detrazioni per le spese di ristrutturazione edilizia”. Secondo l’art. 4 di tale Decreto infatti…..

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (529): sulla organizzazione della squadra di emergenza nelle strutture complesse.

Per l’affidamento di un appalto di pulizia in una grossa struttura che svolge una attività inquadrata fra quelle ad alto rischio di incendio il committente ha chiesto che i lavoratori della ditta appaltatrice che devono operare nella struttura stessa facciano parte della squadra di emergenza  e abbiano frequentato un corso per addetti antincendio in attività a rischio elevato. E’ normale tutto ciò? Della squadra di emergenza non devono far parte solo lavoratori della ditta ospitante?
      Risposta a cura di G. Porreca.
     Per rispondere al quesito con il quale viene richiesto se è normale che i lavoratori dipendenti di ditte appaltatrici facciano parte della squadra di emergenza organizzata presso l’azienda del committente e che pertanto debbano essere formati in materia antincendio adeguatamente rispetto ai rischi presenti nell’ambiente che li ospita, è opportuno richiamare le norme di sicurezza sul lavoro alle quali è necessario fare riferimento.
Secondo il comma 1
,.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (528): sull'obbligo indelegabile da parte del datore di lavoro di designare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

      Sono subentrato al datore di lavoro di una azienda nella quale svolge l’attività di RSPP un tecnico nominato dal datore di lavoro che ho sostituito. Il dubbio che ho è se sia ancora valida la nomina del RSPP fatta dal precedente datore di lavoro o se devo provvedere a nominarne un altro. Quale è il suo parere alla  luce delle disposizioni di cui al D. Lgs. n. 81/2008? 
      Risposta a cura di G. Porreca.
    
  Il quesito formulato dal lettore è analogo a un altro quesito al quale lo scrivente ha già dato risconto e inserito con il n. 507 nella rubrica dei quesiti sulla applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 di questo stesso sito. In quella circostanza a porre il quesito era stato un responsabile del servizio di prevenzione e protezione che, essendo cambiato l’amministratore della società  che gestiva l’azienda presso la quale svolgeva la sua attività, aveva chiesto al nuovo amministratore un nuovo incarico che,.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (527): sull'obbligo di garanzia in materia di salute e sicurezza sul lavoro nei confronti dei lavoratori distaccati.

Nel caso che una ditta che non ha dipendenti utilizza un lavoratore distaccato deve nominare un responsabile del servizio di prevenzione e protezione? Occorre inoltre sottoporre tale lavoratore a visita medica oppure può essere riconfermata la visita medica che ha già effettuata?
     Risposta a cura di G. Porreca,
    
L
’istituto del distacco, già in passato utilizzato in particolari tipologie di lavoro e più volte oggetto di analisi da parte sia della giurisprudenza che della dottrina, è disciplinato nel nostro ordinamento legislativo dall'art. 30 del D. Lgs. 10/9/2003 n. 276, meglio conosciuto come legge Biagi, ed è quel tipo di rapporto di lavoro in base al quale un datore di lavoro, detto distaccante, mette temporaneamente a disposizione di un altro datore di lavoro, detto distaccatario, uno o più lavoratori,.....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (526): Quesito sulla validità della formazione da preposto come aggiornamento della formazione del lavoratore.

Un lavoratore regolarmente formato per il “rischio di mansione” ha successivamente frequentato il corso da preposto prima della scadenza quinquennale relativa all'aggiornamento della formazione generale+specifica. Secondo quanto indicato nella tabella di cui all’Allegato III dell’Accordo Stato Regioni del 7/7/2016, relativa al riconoscimento dei crediti formativi in caso di percorsi formativi i cui contenuti si sovrappongano in tutto o in parte tra loro, può ritenersi la formazione da preposto valida come aggiornamento della formazione "per lavoratori" e non aggiornare di conseguenza quest’ultima alla sua naturale scadenza?
     Risposta a cura di G. Porreca
    
  Un quesito analogo a quello formulato e con il quale veniva richiesto se l’aggiornamento da preposto fosse comprensivo dell’aggiornamento da lavoratore è stato già posto in precedenza e ad esso è stato dato riscontro con la risposta al quesito n. 370 pubblicato nella rubrica dei quesiti di questo stesso sito. Ora invece il lettore, facendo riferimento alla tabella di cui all’Allegato III dell’Accordo Stato Regioni del 7/7/2016, relativa al riconoscimento dei crediti formativi in caso di percorsi formativi i cui contenuti si sovrappongano in tutto o in parte tra loro, chiede se....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (525): sulla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro dei lavoratori neoassunti.

La formazione dei lavoratori neoassunti va impartita prima di adibire gli stessi alla loro attività ma questo non è in contraddizione con la disposizione di cui all’art. 37 comma 12 del D, Lgs. n. 81/2008 secondo cui la stessa deve avvenire durante l’orario di lavoro?     
Risposta a cura di G. Porreca
    
 
    
L’errore che chiaramente commette chi ha formulato il quesito è quello di far coincidere il momento dell’assunzione del lavoratore con quello dell’inizio dell’attività alla quale deve essere adibito e questa osservazione, anche per rispondere al quesito pervenuto, ci dà lo spunto per richiamare le disposizioni di legge e regolamentari vigenti che riguardano la formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
L’obbligo della formazione dei lavoratori....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (524): sul montaggio e smontaggio e sulla conduzione di una piattaforma di lavoro elevabile a colonna (PLAC).

L’organo di vigilanza ha contestata al datore di lavoro di una impresa edile la violazione dell'art. 73 comma 1 del D. Lgs. n. 81/2008 per non avere fornito una adeguata formazione ai lavoratori adibiti al montaggio, uso e smontaggio di un ponteggio autosollevante su colonne. Devono avere frequentato tali lavoratori il corso di formazione per il montaggio e smontaggio di ponteggi di cui all’Allegato XXI del citato decreto e devono gli stessi essere forniti di una apposita abilitazione per la loro conduzione?
     Risposta a cura di G. Porreca
    
L’articolo del D. Lgs. n. 81/2008 al quale fa riferimento il lettore che ha formulato il quesito è l’articolo 73 che con il comma 1 ha disposto che per ogni attrezzatura i lavoratori che le utilizzano devono ricevere, nell’ambito degli obblighi di cui agli articoli 36 e 37, una formazione e un addestramento pe l’utilizzo delle stesse in sicurezza tenendo conto delle condizioni di impiego e delle situazioni anormali che si possono prevedere. L’attrezzatura di cui al quesito....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (523): sulla organizzazione della sicurezza sul lavoro nelle strutture aziendali complesse a cura di G. Porreca.

Una società di capitali è organizzata in diverse Aree territoriali di attività a capo delle quali vi è un direttore con delega ex art. 16 del D. Lgs. n. 81/2008. Chi è tenuto in tale tipo di struttura a effettuare la valutazione dei rischi e redigere il DVR e chi è tenuto a nominare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il direttore di ogni singola Area o l’amministratore unico della società? 
     Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito pervenuto da uno studio legale riguarda sostanzialmente l’individuazione della organizzazione della sicurezza sul lavoro in una struttura complessa e per rispondere allo stesso è necessario prendere in esame le disposizioni di legge previste in merito dal D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i., contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e in particolare quelle sulla valutazione dei rischi e la redazione del DVR e quelle sulla istituzione del servizio di prevenzione e protezione. Nelle strutture complesse
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Quesito D. Lgs. 81/08 (522):sulla formazione del datore di lavoro per lo svolgimento diretto dei compiti di primo soccorso, di prevenzione incendi e di emergenza.

Il datore di lavoro che ha alle proprie dipendenze più di cinque lavoratori e che svolge direttamente i compiti del servizio di prevenzione e protezione può svolgere anche quelli di primo soccorso e di prevenzione incendi e di evacuazione? E in tal caso la formazione e l’aggiornamento acquisite alla luce dell’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 gli valgono anche per poter svolgere tali ultime attività?
     Risposta a cura di G. Porreca
     I quesiti sulla formazione degli operatori di sicurezza tengono banco ed è giusto che sia così considerato che una buona formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro è posta alla base di una corretta prevenzione nei luoghi di lavoro. Questa volta a porre il quesito è un datore di lavoro che ha una decina di dipendenti e che svolge direttamente i compiti del servizio di prevenzione e protezione. Lo stesso, essendosi formato a suo tempo e essendosi aggiornato successivamente secondo le indicazioni fornite dall'Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011
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Quesito D. Lgs. 81/08 (521):sulla possibilità da parte del datore di lavoro di organizzare corsi di formazione in materia di sicurezza sul lavoro per i propri lavoratori dipendenti.

Può il datore di lavoro organizzare direttamente dei corsi per la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro dei propri lavoratori dipendenti e rilasciare agli stessi i relativi attestati di formazione? Può altresì impartire negli stessi delle docenze personalmente?
Risposta a cura di G. Porreca
     La risposta al quesito discende da una attenta lettura dell’Accordo sulla formazione dei lavoratori raggiunto in seno alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano nella seduta del 21/12/2011 (rep. 221) nonché dell’ultimo Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016 sulla formazione degli RSPP e ASPP relazionati con gli indirizzi che il Ministero del Lavoro e della Salute ha fornito con il D. I. del 6/3/2013 sulla qualificazione dei formatori in materia di salute e di sicurezza sul lavoro. In premessa bisogna innanzitutto
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Quesito D. Lgs. 81/08 (520): sulla verifica da parte dell'impresa affidataria della sicurezza dei lavori concessi in subappalto.

Può il datore di lavoro di un’impresa affidataria, al fine di rispettare gli obblighi di cui all’art. 97 del D. Lgs. n. 81/2008 e non essendo in grado di farlo direttamente con la sua azienda, delegare a un’altra impresa o soggetto della stessa il compito di verificare le condizioni di sicurezza dei lavori che a sua volta ha affidato in subappalto?
     Risposta a cura di G. Porreca
     Il D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con l’articolo 16 ha prevista la possibilità da parte del datore di lavoro di un’impresa di delegare i suoi obblighi imponendo, come è noto dei limiti e delle condizioni elencate nello stesso articolo dalla lettera a) alla lettera e), condizioni riguardanti la forma scritta della delega (a), la verifica del possesso da parte del delegato dei requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni trasferite (b),
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Quesito D. Lgs. 81/08 (519): sull’obbligo della effettuazione della valutazione dei rischi e della elaborazione del DVR nel caso dell’utilizzo di un solo stagista.

     E’ tenuto ad effettuare la valutazione dei rischi e ad elaborare il DVR il datore di lavoro che, per lo svolgimento della propria attività, utilizza un solo stagista, considerato che lo stesso, ai sensi dell’art. 4 del D. Lgs. n. 81/2008, non va computato come lavoratore? E’ tenuto altresì a formarlo e a sottoporlo a sorveglianza sanitaria?
     Risposta a cura di G. Porreca
    Diversi sono i quesiti pervenuti che hanno riguardato gli obblighi di sicurezza da parte del datore di lavoro nei confronti di stagisti che vengono impiegati nell’ambito della propria azienda e fra questi si segnalano il quesito n. 357 sull’obbligo di impartire loro la formazione e sottoporli a sorveglianza sanitaria, il quesito n. 272 sulla loro formazione ed il quesito n. 285 sull’obbligo di sottoporli alla visita medica preventiva, quesiti questi tutti inseriti nella rubrica dei quesiti sull’applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 su questo stesso sito. Questa volta il lettore.....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (518): sull'obbligo o meno da parte del datore di lavoro che partecipa personalmente ai lavori nel proprio cantiere di utilizzare i DPI.

     Sono un ispettore di un organo di vigilanza e vorrei conoscere il suo parere su di un argomento sul quale nel mio ufficio si discute molto e non vi è una uniformità di vedute. E’ tenuto il datore di lavoro che nel cantiere della sua impresa presta la sua attività personalmente e che è quindi esposto ai rischi presenti nello stesso ad utilizzare i dispositivi di protezione personale oppure, come datore di lavoro, non è obbligato a farlo? E se sì quale è l’eventuale provvedimento sanzionatorio che si può adottare nei suoi confronti?
     Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito che questa volta perviene da un organo di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro è piuttosto singolare perché chiede se è possibile adottare dei provvedimenti sanzionatori nei confronti del datore di lavoro di un’impresa esecutrice che è stato trovato personalmente a lavorare in cantiere senza che facesse uso dei prescritti dispositivi di protezione personale (DPI) e che, benché invitato al rispetto delle disposizioni di sicurezza, si è rifiutato di adottarli sostenendo che, quale datore di lavoro, è esonerato dal farlo. Per rispondere.....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (517): sugli adempimenti del datore di lavoro committente nei confronti dei lavoratori autonomi che prestino la loro attività all'interno della sua azienda.

I lavoratori autonomi rientrano nell’applicazione dell’art 26 comma 2, relativo alla cooperazione nella attuazione delle misure di prevenzione e protezione ed al coordinamento sugli interventi di prevenzione dato che nello stesso non sono citati?
     Risposta a cura di G. Porreca
     Il lettore che ha formulato il quesito, appartenente ad un organo ispettivo di vigilanza, segnala nello stesso quello che lo scrivente ritiene una vera e propria omissione per quanto riguarda gli obblighi che il D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ha posto a carico dei lavoratori autonomi e che emerge in particolare dalla lettura dell’art. 26 dello stesso D. Lgs. sugli obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o do somministrazione, omissione che .....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (516): sull'obbligo di redigere i piani e i documenti di sicurezza nel caso di un appalto di un'opera edile da realizzare nell'ambito di uno stabilimento industriale a cura di G. Porreca.

Se un’azienda industriale appalta dei lavori di costruzione di un fabbricato da realizzare all’interno del proprio stabilimento e per l’effettuazione dei quali saranno impegnate più imprese, il committente, trattandosi di un’opera edile deve far redigere solo il piano di sicurezza e di coordinamento oppure, essendo il committente stesso anche datore di lavoro, è tenuto a redigere anche un Duvri dovendo i lavori svolgersi nell’ambito della propria unità produttiva?
Risposta a cura di G. Porreca
     Per rispondere al quesito iniziamo con il richiamare in premessa le disposizioni che obbligano il committente ad elaborare sia il piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) che il documento unico di valutazione dei rischi interferenziali (Duvri). Questi due documenti sono richiesti dalle vigenti norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro di cui al D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i., contenente il Testo Unico nella materia specifica. Il PSC è infatti previsto dall’art. 100 del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., inserito .....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (515): sull'obbligo o meno di dotare i mezzi aziendali di una cassetta di pronto soccorso e di un estintore portatile.

E’obbligatorio dotare i mezzi aziendali, ai fini dell’applicazione del D. Lgs. n. 81/2008, di una cassetta di pronto soccorso e di un estintore portatile?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito formulato dal lettore finalizzato, a sapere se i mezzi aziendali devono essere dotati o meno di una cassetta di pronto soccorso e di un estintore antincendio portatile riporta alla mente una domanda che ci si è posti dopo la lettura del testo del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 appena entrato in vigore e cioè se il mezzo di trasporto aziendale è da considerarsi o meno un luogo di lavoro ai fini dell’applicazione del decreto legislativo medesimo argomento sul quale si è discusso a lungo .....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (514): sulla possibilità da parte di un lavoratore che soffre di una patologia dell'arco plantare di essere esonerato dall'utilizzo delle scarpe antinfortunistiche.

Può un lavoratore essere esonerato dall’utilizzo delle scarpe antinfortunistiche se esibisce una certificazione medica attestante una patologia all’arco plantare? Se sì come si può consentire che operi senza il DPI?
Risposta a cura di G. Porreca
     E’ un problema non infrequente quello che pone il lettore in questo quesito e che riguarda la possibilità per un lavoratore che presenta una certificazione medica attestante una patologia dell’arco plantare di essere esonerato dall’indossare delle scarpe antinfortunistiche, un problema che si può presentare al datore di lavoro e alle altre figure di sicurezza non escluso il lavoratore autonomo che, come è noto, ha a suo carico, secondo quanto disposto dall’art 21 comma 1 lettera b) del D. Lgs. n. 81/2008.....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (513): sui limiti di superficie o di volumetria nel caso di affidamento della costruzione di un'opera edile a un lavoratore autonomo a cura di G. Porreca.

Volevo chiedere se esiste una entità di lavori ben specifica che può essere realizzata da un lavoratore autonomo, in altre parole quale è il limite, se esiste, in mc o mq che può essere realizzato per una costruzione da un lavoratore autonomo anche su più piani. Nel caso che vi sia una limitazione dei lavori, potrebbe essere fattibile una associazione con un altro autonomo per realizzare una modesta abitazione?
     Risposta a cura di G. Porreca
      Il lavoratore autonomo è una figura che viene presa in considerazione nel D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, contenente il Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e che è tenuto a partecipare e a collaborare nell'ambito della organizzazione di un sistema di sicurezza sul lavoro. Lo stesso è definito nell'art. 89 comma 1 lettera d) del citato D. Lgs. come una persona fisica la cui attività professionale contribuisce alla realizzazione dell'opera senza vincolo di subordinazione e ad esso lo stesso D. Lgs. con l'art. 21 ha imposto.....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (512): sul mancato aggiornamento del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza alla scadenza prevista dalle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Cosa succede nel caso in cui il datore di lavoro di un’azienda non ha provveduto ad aggiornare alla scadenza prevista dalle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza? E’ tenuto in tal caso a impartigli nuovamente la formazione o basta soltanto che provveda comunque, anche se in ritardo, ad aggiornarlo?
Risposta a cura di G. Porreca
     Riguarda la formazione e l’aggiornamento del RLS il quesito formulato da un lettore che chiede di sapere in particolare cosa succede, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro di cui al D. Lgs. n. 81/2008, se, quale datore di lavoro, non ha provveduto ad aggiornare alla scadenza prevista dalle norme il RLS della sua azienda e più in particolare di sapere altresì se in tal caso è tenuto a impartirgli nuovamente la formazione di base o basta regolarizzare, anche se in ritardo il suo aggiornamento. E’ ora il caso di
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Quesito D. Lgs. 81/08 (511): sui provvedimenti da adottare nel caso di irregolarità commesse dall'impresa affidataria nel trasferire a ditte subappaltatrici dei lavori avuti in appalto a cura di G. Porreca.

Come devono comportarsi il CSE ed il committente nel caso in cui un'impresa appaltatrice, che ha chiesto a quest’ultimo di essere autorizzata a subappaltare dei lavori avuti in appalto a due altre imprese esecutrici, le ha fatte comunque già iniziare a lavorare in cantiere senza peraltro che abbiano consegnato il POS al coordinatore? L'autorizzazione al subappalto chiaramente è rimasta una questione sospesa e il committente non ha provveduto ad integrare la notifica agli Organi di vigilanza.
     Risposta a cura di G. Porreca
     Un altro caso di “malasicurezza”. È un po’ ribelle l’impresa affidataria che viene segnalata dal lettore in questo quesito, impresa che probabilmente non si rende conto che ha a che fare con un cantiere edile per la cui organizzazione vanno applicate delle rigorose disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro previste dal D. Lgs. n. 81/2008, o che, pur rendendosene conto, pensa di potere fare liberamente quello che vuole. L’impresa, affidataria, infatti, .....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (510): sull'obbligo da parte del datore di lavoro-lavoratore di utilizzare i DPI in cantiere.

Sono il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione di un cantiere edile nel quale il datore di lavoro di una delle imprese esecutrici, pur partecipando personalmente ai lavori, si rifiuta di adottare i necessari dispositivi di protezione personali sostenendo di non essere obbligato a farlo. E’ così come sostiene? E se no quali provvedimenti adottare?
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Risposta a cura di G. Porreca
     Un’altro quesito piuttosto singolare quello posto dal lettore in quanto lo stesso nello svolgere la propria attività di coordinatore per la sicurezza in un cantiere edile ha accertata la presenza di un datore di lavoro di una delle imprese esecutrici che, pur trovato a lavorare personalmente senza le dovute protezioni personali e pur correndo tutti i rischi presenti in cantiere, benché invitato al rispetto delle norme di sicurezza, si è rifiutato di adottare i DPI previsti nel piano di sicurezza e si coordinamento sostenendo che, quale datore di lavoro, è esonerato dal farlo. Di qui.....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (509): sulla verifica “in ogni istante” dell'aggiornamento effettuato nel quinquennio antecedente, di cui all'Accordo del 7/7/2016, anche per l'aggiornamento dei lavoratori.

La regola introdotta dall’Accordo Stato Regioni del 7/7/2016 in base alla quale in ogni istante bisogna potere dimostrare di aver partecipato nell’ultimo quinquennio a corsi di aggiornamento per un numero di ore non inferiore a quello minimo previsto vale anche per l’aggiornamento dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro? Come si calcola inoltre il quinquennio nel caso della formazione dei lavoratori?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il lettore che ha formulato il quesito fa riferimento alla regola che ha introdotto l’ultimo Accordo Stato Regioni del 7/7/2016 sulla formazione degli RSPP e ASPP nel rispetto della quale gli stessi, per potere esercitare la loro funzione, devono potere dimostrare in ogni istante di avere partecipato, nell’arco dei cinque anni antecedenti all’istante medesimo, a corsi di formazione per un numero di ore non inferiore a quello minimo previsto dall’Accordo stesso e chiede,
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Quesito D. Lgs. 81/08 (508): sulla possibilità di aggiornarsi in materia di salute e sicurezza sul lavoro partecipando a convegni o seminari..

Con riferimento a quanto stabilito dall'Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016 circa la possibilità per i coordinatori per la progettazione e per l'esecuzione di aggiornarsi anche attraverso la partecipazione a convegni o seminari, quali sono gli elementi che differenziano i convegni e i seminari fra loro e per quali caratteristiche questi si distinguono dai corsi di formazione in materia di salute e sicurezza su lavoro?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito formulato da una lettrice riguarda la possibilità di sostituire la frequenza di corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro con la partecipazione a convegni e seminari, un argomento questo molto discusso e non pienamente condiviso dagli operatori del settore compreso lo scrivente il quale, nella veste di relatore o di docente, ha partecipato a centinaia di convegni e corsi di formazione. La disposizione che per prima ha introdotta la facoltà di ,
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Quesito D. Lgs. 81/08 (507): sull'obbligo indelegabile da parte del datore di lavoro di designare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

Sono RSPP di una azienda  che ha cambiato il presidente del CDA. Alla mia richiesta di formalizzare una nuova nomina come RSPP, il nuovo presidente si è rifiutato  in quanto a suo avviso  non è necessario essendo il precedente incarico ancora valido. Ma nel rispetto del D. Lgs. n. 81/2008 non ci vuole un nuovo incarico?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il lettore che ha formulato il quesito segnala il caso di una azienda, quella presso la quale svolge la propria attività di responsabile del servizio di prevenzione e protezione, gestita da una società il cui Presidente del Consiglio di Amministrazione, che aveva provveduto a nominarlo, è cambiato e chiede, in particolare, se è necessario che il nuovo Presidente gli rinnovi l’incarico nel rispetto delle disposizioni di cui al D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. o se conserva la sua validità l’incarico conferitogli dal vecchio Presidente. L'obbligo della designazione....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (506): sull’obbligo di nominare il coordinatore nel caso del noleggio di un ponteggio in cantiere a cura di G. Porreca.

Nel caso che un’impresa esecutrice dei lavori in un cantiere sottoscriva un contratto con un’altra impresa per il noleggio di un ponteggio con l’onere del montaggio e smontaggio necessario per l’esecuzione di alcuni lavori di ristrutturazione, è tenuto il committente a nominare il coordinatore essendo due le imprese che operano nel cantiere, o la messa a disposizione del ponteggio si può considerare come una mera fornitura per la quale il fornitore non è tenuto neanche a redigere il POS?
     Risposta a cura di G. Porreca
     E’ un caso che ricorre spesso quello segnalato dal lettore e che è stato già oggetto di precedenti quesiti e cioè quello del noleggio di un ponteggio fisso con l’onere del montaggio e smontaggio a carico del noleggiatore, un caso molto diffuso nei cantieri edili essendo tale attrezzatura necessaria per l’effettuazione di comuni lavori di manutenzione o di costruzione. Se il noleggiatore del ponteggio provvede anche a montare e smontare lo stesso, si è chiesto il lettore.....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (505): sulla individuazione del RSPP in una struttura sanitaria con più di 50 dipendenti a cura di G. Porreca.

In una struttura sanitaria, avendo superato il numero di 50 addetti, la ASL competente ha richiesto le mie dimissioni da RSPP esterno, in quanto il servizio di SPP deve essere composto da personale interno alla struttura. In altre strutture però la stessa ASL consente che il RSPP sia esterno e gli ASPP interni. Cosa ne pensa in merito?
     Risposta a cura di G. Porreca
     Un quesito analogo a quello appena formulato è stato posto allo scrivente nel 2008 subito dopo l’entrata in vigore del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, che come è noto ha abrogato e sostituito il D. Lgs. 19/9/1994 n. 626, con il quale è stata chiesta una interpretazione sul significato del termine “interno” riferito alla figura del RSPP, nei casi per i quali il Testo Unico prevede l'obbligo di avere un RSPP interno e più in particolare se in tal caso si deve fare riferimento necessariamente ad un RSPP dipendente o si può ricorrere ad una figura esterna all’azienda. Per rispondere al quesito................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (504): Quesito sul coordinamento di imprese che utilizzino lavoratori distaccati a cura di G. Porreca.

Il CSE ha chiesto a un’impresa il giudizio di idoneità di tre lavoratori distaccati, pena il loro ingresso in cantiere, anche se gli stessi sono stati già ritenuti idonei alla mansione dal medico competente della ditta distaccante. Ma in questi casi non conserva la sua validità il certificato di idoneità già in possesso dei lavoratori, considerato che la mansione rimane la stessa?
Risposta a cura di G. Porreca
     L’istituto del distacco, già in passato utilizzato in particolari tipologie di lavoro e più volte oggetto di analisi da parte sia della giurisprudenza che della dottrina, è disciplinato nel nostro ordinamento legislativo dall'art. 30 del D. Lgs. 10/9/2003 n. 276, meglio conosciuto come legge Biagi, ed è quel tipo di rapporto di lavoro in base al quale un datore di lavoro, detto distaccante, mette temporaneamente a disposizione di un altro datore di lavoro, detto distaccatario, uno o più lavoratori per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa. Secondo l’art. 30.....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (503): sulla formazione del datore di lavoro per la conduzione di particolari attrezzature di lavoro e il montaggio di ponteggi.

Il datore di lavoro è obbligato a partecipare ai corsi di formazione specifica relativi all'uso di particolari attrezzature di lavoro e per le operazioni di montaggio e smontaggio di ponteggi fissi così come avviene per i lavoratori?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il dubbio espresso dal lettore che ha formulato il quesito riguardante l’abilitazione degli operatori di particolari attrezzature di lavoro di cui all’articolo 73 comma 5 del D. Lgs. n. 81/2008. è certamente legato al fatto che la richiesta di abilitazione alla conduzione di particolari attrezzature di lavoro e cioè di quelle attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità particolari di cui all'articolo 71 comma 7 dello stesso D. Lgs. n. 81/2008 è rivolta specificatamente ai lavoratori. Secondo l’art. 73 di tale D. Lgs. infatti,
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Quesito D. Lgs. 81/08 (502): Quesito sulla possibilità da parte del committente di nominare due CSE per uno stesso cantiere. a cura di G. Porreca.

Può un committente, secondo le disposizioni dettate dal D. Lgs. n. 81/2008, nominare più di un coordinatore in fase di esecuzione per un cantiere installato per la realizzazione di una sua opera edile?
Risposta a cura di G. Porreca
     Un altro quesito questo piuttosto singolare e formulato da un lettore che chiede se il committente di un’opera edile può nominare due coordinatori in fase di esecuzione per uno stesso cantiere installato per realizzare un’opera edile per suo conto. La singolarità è dovuta al fatto che il committente di un’opera edile in genere chiede, per motivi facilmente comprensibili, se e in che caso può fare a meno di nominare un CSE e non certamente, come nel caso in esame, se ne può nominare più di uno per lo stesso cantiere. Il coordinatore per la sicurezza è.....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (501): sugli oneri e sui costi della sicurezza e sul metodo per il loro calcolo a cura di G. Porreca.

Che distinzione c’è tra costi della sicurezza diretti e costi della sicurezza indiretti sui quali molto spesso si genera confusione, specie in sede di gare di appalto, e come vengono quantificati in termini economici?
Risposta a cura di G. Porreca
 Siamo a più di venti anni dall’entrata in vigore del D. Lgs. n. 494/1996 sulla sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei o mobili, e a più di dieci anni dall’entrata in vigore del D. Lgs. n. 81/2008, contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e stiamo qui ancora a parlare di costi della sicurezza e a chiedere chiarimenti sulla distinzione fra costi diretti e indiretti e ciò è certamente dovuto all’accavallarsi di disposizioni legislative, regolamenti, linee guida...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (500): sull'obbligo di abilitazione alla conduzione di attrezzature da parte dei meccanici che devono provarle dopo averle sottoposte a riparazione o manutenzione.

I meccanici della mia officina che si recano presso aziende o cantieri edili per provvedere alla riparazione o manutenzione di attrezzature di lavoro di cui all’Accordo Stato Regioni del 22/2/2012 (apparecchi di sollevamento, escavatori, pale caricatrici, carrelli elevatori, ecc.) e che devono poi provarle sul posto devono essere in possesso dell’abilitazione alla conduzione prevista dallo stesso Accordo per le varie categorie di attrezzature? 
     Risposta a cura di G. Porreca
     Quesiti analoghi a quello che si riscontra sono già pervenuti in passato quali quelli individuati con il n. 369 , con il n. 319  e con il n. 419. Questo al quale si dà riscontro ora è un quesito che riguarda l'obbligo o meno da parte dei meccanici di un'officina di abilitarsi alla conduzione di quelle attrezzature di lavoro che devono provare dopo aver fatto sulle stesse degli interventi di riparazione o manutenzione. L'Accordo al quale bisogna fare riferimento è....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (499): sull'addestramento degli operatori addetti all'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici esterbi in una società sportiva dilettantistica a cura di G. Porreca.

Sono il responsabile di una società sportiva dilettantistica. Avendo la società l'obbligo di dotarsi di un defibrillatore semiautomatico esterno e di formare dei lavoratori per il suo utilizzo può la società direttamente al suo interno provvedere ad addestrare il personale addetto all'utilizzo di tale apparecchiatura affidandolo al medico competente di cui al D. Lgs. n. 81/2008?
     Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito formulato dal lettore riguarda l’utilizzo di un defibrillatore semiautomatico esterno e cioè di quel dispositivo salvavita con il quale è possibile soccorrere una persona che è stata colpita da una fibrillazione cardiaca e che è in grado di riconoscere e interrompere tramite l'erogazione di una scarica elettrica le aritmie responsabili di un arresto cardiaco, quali la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare nonché le modalità per la formazione e l’addestramento di coloro che sono incaricati di utilizzarli al meglio. La materia di cui al quesito....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (498): sulla validità dell’aggiornamento dei RSPP come aggiornamento dei formatori. a cura di G. Porreca.

In applicazione dell’Accordo Stato Regioni del 7/7/2016 e dei crediti formativi dallo stesso Accordo introdotti, è valido o no l’aggiornamento fatto da un responsabile del servizio di prevenzione e protezione come aggiornamento per formatore qualificato in materia di salute e sicurezza sul lavoro?

Risposta a cura di G. Porreca
     Si è già avuto modo in passato di sottolineare alcune criticità sull’Accordo raggiunto nella seduta del 7/7/2016 nell’ambito della Conferenza permanente per i rapporti fra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano (in seguito per semplicità Conferenza Stato Regioni). Ora se ne segnala un’altra nel rispondere ad un quesito formulato da un lettore che svolge l’attività sia di RSPP che di formatore qualificato in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ai sensi del Decreto Interministeriale 6/3/2013, il quale ha la necessità di.,...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (497): sulla possibilità di utilizzare un ponteggio fisso come DPC per lavori su coperture a cura di G. Porreca.

E’ possibile utilizzare un ponteggio fisso di cui all’articolo 131 del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. come protezione collettiva per i lavoratori che svolgono la loro attività sulle coperture? E se no quale altro sistema di protezione si può adottare?
Risposta a cura di G. Porreca
      Il quesito formulato dal lettore riguarda la protezione contro il rischio di caduta dall’alto da adottare in lavori particolari quali quelli che vengono svolti su coperture. E’ possibile ha chiesto il lettore utilizzare come misura di protezione dei lavoratori un ponteggio fisso che di solito è già installato nel cantiere e se no a quale altra misura collettiva si può ricorrere in alternativa? I lavori da effettuare su coperture sono particolari in quanto...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (496): sulle misure di sicurezza a protezione dei pedoni dalla caduta di materiali dai ponteggi ei cantieri edili a cura di G. Porreca.

Quali requisiti deve avere un ponteggio installato in un cantiere edile per consentire il passaggio dei pedoni nella zona sottostante allo stesso?
Risposta a cura di G. Porreca
     Non esiste una precisa norma di prevenzione riguardante i cantieri edili che impedisca di passare sotto i ponteggi. Esistono invece norme che obbligano di proteggere chi transita sotto gli stessi a protezione dalla possibile caduta di materiali quale ad esempio quella che obbliga la installazione nei ponteggi di una mantovana o parasassi all’altezza del solaio di copertura del pianterreno. La norma di riferimento è,...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (495): sulla possibilità da parte del datore di lavoro di aggiornare i preposti in modalità e-learning a cura di G. Porreca.

Con riferimento all’ultimo quesito, dalla cui risposta è emerso che il datore di lavoro può organizzare direttamente come soggetto formatore corsi di aggiornamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro per i preposti della propria azienda senza essere in possesso dell’accreditamento presso la Regione, la domanda ora è ma tale aggiornamento può essere impartito in modalità e-learning?
Risposta a cura di G. Porreca
     Questo quesito fa seguito all’ultimo quesito individuato con il n. 494 e inserito nella rubrica dei quesiti sull’applicazione del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, con il quale è stato chiarito che il datore di lavoro può organizzare direttamente come soggetto formatore corsi di aggiornamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro per i preposti della propria azienda senza essere in possesso dell’accreditamento presso la Regione ed ora un lettore chiede di precisare se tale aggiornamento dei preposti il datore di lavoro può farlo anche ricorrendo alla modalità e-learning. Anche questa volta.,...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (494): sulla organizzazione dell'aggiornamento dei preposti e sulla durata dei relativi corsi a cura di G. Porreca.

Gestisco un centro di formazione e sono stato incaricato da un’azienda di organizzare un corso di aggiornamento dei preposti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. E’ vero che per impartire tale aggiornamento, come mi è stato riferito da qualcuno, il centro deve essere in possesso dell’accreditamento della Regione? La durata del corso di aggiornamento dei preposti, inoltre, considerato che la loro formazione è “aggiuntiva “ rispetto a quella dei lavoratori, deve essere di 6 o di 12 ore (6 come lavoratore + 6 ore per il ruolo di preposto)?
Risposta a cura di G. Porreca
     Oggetto del quesito al quale si dà riscontro è l’aggiornamento dei preposti e il lettore che lo ha formulato e che gestisce un centro di formazione chiede in particolare di sapere se per organizzare il corso di aggiornamento deve essere accreditato presso la Regione e di conoscere, considerato che la formazione dei preposti è “aggiuntiva” rispetto a quella dei lavoratori, se la durata del corso di aggiornamento di tali figure deve essere di 6 ore o di 12 ore e cioè 6 come lavoratore e 6 come preposto. Per rispondere al quesito è opportuno.,...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (493): sull'aggiornamento dei lavoratori addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione dell'emergenza a cura di G. Porreca.

Gli addetti alla prevenzione incendi e lotta antincendio devono aggiornare la loro formazione secondo le disposizioni vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro ma quale è il riferimento normativo per quanto riguarda la periodicità dell’aggiornamento nonché la durata e i contenuti dei corsi da frequentare?
Risposta a cura di G. Porreca
     Oggetto del quesito al quale si dà riscontro è l’aggiornamento dei lavoratori addetti alla prevenzione incendi, alla lotta antincendio ed alla gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro e il lettore che lo ha formulato chiede in particolare di volere conoscere quali sono i riferimenti normativi che riguardano la durata e i contenuti dei corsi di aggiornamento e la periodicità dell’aggiornamento stesso il che ci spinge a fare il punto sulla situazione facendo presente che in passato si è già dato riscontro a un quesito analogo il n. 191 pubblicato su questo stesso sito.,...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (492): suila formazione in materia di sicurezza sul lavoro di un partecipante a un corso di formazione professionale e sul rilascio dell'attestato di frequenza a cura di G. Porreca.

Un ente di formazione professionale mi ha chiesto, in qualità di formatore qualificato ex D. M. 6/3/2013, di effettuare la formazione ad un allievo di un corso di formazione professionale. Tale formazione però non verrebbe impartita da me per conto dell'ente che sta provvedendo alla formazione professionale, ma sarebbe impartita da me direttamente all'allievo. Posso rilasciare in tal caso l’attestato di formazione e di verifica finale di apprendimento di cui all’accordo Stato Regioni del 21/12/2011? 
Risposta a cura di G. Porreca
      Il quesito formulato dal lettore è analogo a quello pervenuto al sito ed inserito con il n. 423 nella rubrica dei quesiti sull’applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i con il quale il responsabile del servizio di prevenzione e protezione di un’azienda aveva chiesto se poteva formare i lavoratori dipendenti dell’azienda stessa e se poteva al termine della formazione rilasciare l’attestato di frequenza e della verifica di apprendimento previsti dall’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011. Nel caso di quest’ultimo quesito a formulare la stessa domanda è stato un formatore qualificatosi secondo il D. M. 6/3/2013 al quale.,...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (491): suil'applicazione delle disposizioni del D. Lgs. n. 81/2008 alle società a responsabilità limitata semplificate a cura di G. Porreca.

Premesso che la Srls è stata introdotta nel Codice Civile con l'art. 3 del D.L. n. 1 del 2012 e quindi dopo l'entrata in vigore del D. Lgs. 81/2008, il socio unico di una Srls che opera senza dipendenti, può essere paragonato ad una delle figure di cui all'art. 21 1° comma del D. Lgs. 81/2008 e quindi obbligato al rispetto delle prescrizioni ivi contenute per tali figure?
     Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito formulato dal lettore riguarda una nuova organizzazione societaria riconosciuta giuridicamente e precisamente la società a responsabilità limitata semplificata (Srls) ed essendo stata la stessa introdotta nel 2012 e quindi dopo l’entrata in vigore del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 il lettore si chiede e ci chiede se ad esse, nel caso che siano costituite da un unico socio, si applicano o meno le disposizioni di cui all’art. 21 di tale D. Lgs.. La società a responsabilità limitata semplificata è una società...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (490): sul controllo da parte del committente delle imprese e dei lavoratori autonomi impegnati nei lavori di edilizia libera a cura di G. Porreca.

Per i lavori di edilizia libera, peraltro ampliati con la recente normativa, sussiste l'obbligo da parte del committente di cui all'art. 90 comma 9 lett. c) del D. Lgs. n. 81/2008 di trasmettere la dichiarazione attestante l'avvenuta verifica della documentazione di cui alle lettere a) e b)? E se è no non verrebbe meno la "ratio" della norma che vuole un sia pur minimo controllo da parte del committente nei confronti delle ditte esecutrici?
Risposta a cura di G. Porreca
     Oggetto del quesito formulato dal lettore è l’applicazione dell’art. 90 del D. Lgs 9/4/2008 n. 81 riguardante gli obblighi del committente o del responsabile dei lavori nel caso di cantieri installati per la realizzazione per suo conto di un’opera edile, e con lo stesso il lettore ha fatta una osservazione mai riscontrata prima riguardante il caso particolare dei lavori di edilizia libera e cioè di quei lavori per i quali non è richiesto il rilascio di un titolo autorizzativo. Se viene meno, chiede il lettore,...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (489): suila organizzazione di corsi di addestramento per la conduzione di carrelli elevatori a cura di G. Porreca.

Sono il RSPP di un’azienda che per svolgere la propria attività deve utilizzare dei carrelli elevatori a forche. Il datore di lavoro mi ha chiesto di addestrare alcuni lavoratori dell’azienda alla conduzione di tali attrezzature. Posso svolgere tale formazione e rilasciare i relativi attestati, considerato che esercito l’attività di RSPP da più di tre anni e che ho un esperienza in materia di formazione più che triennale?
     Risposta a cura di G. Porreca
    Per rispondere al quesito formulato dal lettore, finalizzato a conoscere se lo stesso all’interno dell’azienda presso la quale svolge la propria attività di RSPP può addestrare dei lavoratori per la conduzione dei carrelli elevatori utilizzati nell’azienda medesima, è necessario rivedere quanto stabilito in merito dall’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 22/2/2012 con il quale, in attuazione dell’articolo 73 comma 3 del D. Lgs. n. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i.,...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (488): suila formazione dei lavoratori neoassunti in materia di salute e sicurezza sul lavoro a cura di G. Porreca.

Per quanto riguarda la formazione dei lavoratori neoassunti è sempre valido quanto riportato al punto 10 dell' Accordo Stato regioni del 21/12/2011 inerente le disposizioni transitorie di prima applicazione, il cui relativo percorso formativo deve essere completato entro e non  oltre 60 giorni dalla assunzione?
     Risposta a cura di G. Porreca
     Lo scrivente in passato ha già dato riscontro ad un quesito analogo riguardante la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro dei lavoratori neoassunti, quesito consultabile con il numero 241 nella rubrica dei quesiti sulla’applicazione del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. di questo stesso sito per cui, per rispondere al quesito formulato dal lettore in questa occasione, ritiene di rinnovare le stesse osservazioni già formulate in quella circostanza. L’obbligo da parte del datore di lavoro di ...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (487): sulla validità della delega di funzioni ex art. 16 del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i..

In una società l'Amministratore Delegato, che detiene tutti i poteri come DL, ha nominato un Direttore Tecnico (non dipendente) al quale sono stati conferiti i compiti in materia di sicurezza con la facoltà, nel caso fosse necessario, di adottare adeguate misure e provvedimenti indispensabili ed urgenti con il relativo potere di spesa al fine di evitare danni immediati a persone, cose o all'ambiente, con l’obbligo comunque di informare l'amministratore delegato per le ratifiche opportune. Si può definire quella conferita una delega ex art. 16 del D. Lgs. 81/2008?
Risposta a cura di G. Porreca
     L’argomento della delega di funzioni di cui all’art. 16 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 è un argomento che è frequentemente oggetto dei quesiti che pervengono al sito e ciò è comprensibilissimo considerato che è un istituto previsto dalle disposizioni di legge con il quale il datore di lavoro può trasferire gli obblighi che il legislatore ha posto a suo carico e in virtù del quale può quindi essere esonerato dalle responsabilità per eventi legati al mancato adempimento degli obblighi stessi. Nel caso segnalato con il quesito...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (486): sul coordinamento di cantieri edili allestiti in un centro commerciale a cura di G. Porreca.

L’organo di vigilanza a seguito di una ispezione in un grosso centro commerciale nel quale sono in corso dei lavori di allestimento di numerosi locali concessi in fitto da destinare ad attività commerciali ha chiesto al gestore del centro di provvedere direttamente al coordinamento dei vari cantieri previsto dal Titolo IV del D. Lgs. n. 81/2008. E’ conforme alle disposizioni di legge tale richiesta?
     Risposta a cura di G. Porreca
      Premesso che appare alquanto singolare la richiesta fatta dall’organo di vigilanza vediamo di dare una risposta al quesito richiamando le disposizioni che il D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ha fornito in merito. Nel quesito viene prospettato il caso un complesso di cantieri edili installati nell’area di un grosso centro commerciale ...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (485): sull'obbligo della redazione del POS nel caso di un consorzio di imprese a cura di G. Porreca.

Nel caso di un appalto assegnato a un consorzio di imprese che, all’atto della sottoscrizione del contratto, ha provveduto ad indicare le due imprese del consorzio che avrebbero dovuto eseguire materialmente i lavori edili appaltati, l’aggiudicatario è tenuto a redigere il POS, oltre alle imprese esecutrici, pur se non partecipa all’esecuzione dei lavori o in questi casi la redazione del POS non è legislativamente prevista?
Risposta a cura di G. Porreca
      Il quesito formulato dal lettore è analogo a un altro indicato con il n. 339 inserito nella rubrica dei quesiti sull’applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. di questo stesso sito che, a sua volta, aveva fatto riferimento ad altri precedenti quesiti dello stesso contenuto. Lo stesso riguarda sostanzialmente l’obbligo della redazione del piano operativo di sicurezza (POS) nel caso di un consorzio di imprese che si è aggiudicato alcuni lavori edili appaltati da un committente. L’organizzazione di lavoro segnalata nel quesito è sostanzialmente equiparata a...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (484): sull'obbligo della nomina del medico competente e sui lavoratori da sottoporre a sorveglianza sanitaria.

In merito alla sorveglianza sanitaria negli ambienti di lavoro esiste un obbligo legislativo ineludibile verso la nomina del Medico Competente in qualsivoglia attività o è conseguente alla valutazione dei rischi presenti e valutati? Se tra i dipendenti vi sono alcuni che non sono esposti a rischi specifici mentre altri sono soggetti ad esempio alla mmc è giusto sottoporre a sorveglianza sanitaria solo questi ultimi e non i primi?
 Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito al  quale si dà riscontro è analogo a quello riportato nella rubrica dei Quesiti sull’applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 di questo stesso sito e individuato con il n. 483 ed è finalizzato a conoscere se l’obbligo di nominare il medico competente sussiste sempre per tutte le aziende o se tale nomina è legata all’esito della valutazione dei rischi e alla presenza nell’azienda stessa di lavoratori da sottoporre a sorveglianza sanitaria e a conoscere altresì ...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (483): sull'obbligo della nomina del medico competente.

Sono il RSPP di una azienda che ha alle dipendenze 11 agenti di commercio. La rappresentanza riguarda strumenti e accessori  per macchine utensili (punte da trapano, fresaggio, ecc). Le mansioni degli agenti sono quelle classiche: guida di automezzo di proprietà aziendale per raggiungere i potenziali clienti, colloquio con gli uffici acquisti, acquisizione ordini. Qualche volta fanno anche assistenza tecnica presso le officine dei clienti.  Vorrei sapere il suo parere sulla obbligatorietà di nominare il medico competente.
 Risposta a cura di G. Porreca
      L’argomento della nomina del medico competente è molto dibattuto ed è stato al centro anche di un’ampia discussione avviata a suo tempo a seguito di un approfondimento elaborato dallo scrivente sul tema nonché della risposta che lo scrivente stesso ha fornita ad alcuni analoghi quesiti sull’argomento (quesiti n. 3 e 80 di questa stessa rubrica) ed anche oggetto di forum e commenti riportati su principali siti in materia di salute e sicurezza sul lavooro. La definizione del medico competente è contenuta ...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (482): sugli obblighi di un lavoratore autonomo committente di un'opera edile a cura di G. Porreca.

Nel caso in cui un lavoratore autonomo affidi a un’impresa dei lavori di ristrutturazione di un fabbricato e a tali lavori partecipi anche lo stesso lavoratore autonomo è tenuto questi ad applicare le disposizioni del Titolo IV Capo I del D. Lgs. n. 81/2008 ed è tenuto in particolare a nominare un coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione?
Risposta a cura di G. Porreca
        E’ davvero singolare il cantiere segnalato dal lettore che ha formulato il quesito per l'organizzazione del quale il committente è un lavoratore autonomo che ha affidato ad un’impresa dei lavori di ristrutturazione di un fabbricato ai quali partecipa direttamente anche lo stesso lavoratore autonomo. Chiede il lettore se il committente in tal caso è tenuto comunque a rispettare gli obblighi di cui al Capo I del D. Lgs. n. 81/2008 e se è tenuto soprattutto a nominare un coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione (CSP) e in fase di esecuzione (CSE). Il lettore fa riferimento...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (481): sull'obbligo della redazione del DVR nel caso del subentro in una società di un nuovo amministratore.

Nel caso in cui una azienda S.P.A. vende una quota superiore al 50% e subentra un nuovo amministratore questi è tenuto a elaborare un nuovo D.V.R. con le nuove procedure di nomine, e se si, in quanto tempo deve effettuare tali adempimenti?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il lettore che ha formulato il quesito segnala un caso nel quale in una società per azioni subentra un nuovo amministratore e chiede se quest’ultimo, nel rispetto delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro di cui al D. Lgs. n. 81/2008, è tenuto a rinominare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), a rifare la valutazione dei rischi ed a rielaborare il relativo documento di valutazione dei rischi (DVR). Il caso segnalato è paragonabile a quello...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (480): sui vadilità della formazione di un lavoratore trasferito in un'altra azienda a cura di G. Porreca.

Un lavoratore che si licenzia da una ditta per essere assunto da un'altra ditta con le stesse mansioni precedenti di autista, può utilizzare presso la nuova azienda la formazione già ricevuta dalla precedente ditta? 
     Risposta a cura di G. Porreca
        I quesiti che pervengono dai lettori riguardanti la formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro tengono banco a quanto pare e questo sta a significare da un lato che vi è una sempre maggiore attenzione, come è giusto che sia, verso una materia che è fondamentale per la prevenzione nei luoghi di lavoro e dall’altro a testimoniare che le indicazioni fornite in merito dalle norme e dagli Accordi non sono sempre chiare ma richiedono spesso dei chiarimenti per una loro corretta applicazione. Questa volta...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (479): sullo svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di primo soccorso, di prevenzione incendi e di evacuazione.

In relazione alla Circolare n. 1/2018 dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro il datore di lavoro che svolge direttamente i compiti di addetto al primo soccorso, antincendio, evacuazione, ecc., è obbligato comunque a designare anche altri lavoratori per tali compiti o è una sua facoltà? 
Risposta a cura di G. Porreca
      Il quesito formulato dal lettore fa riferimento a quanto disposto dall’art 34 del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. con riferimento in particolare alla facoltà da parte del datore di lavoro di poter svolgere direttamente i compiti di primo soccorso, di prevenzione incendi e di evacuazione e mira a conoscere se, ricorrendo a tale facoltà lo stesso rimane comunque obbligato a “designare i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, di evacuazione, di primo soccorso, ecc...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (478): sui requisiti dei docenti per l'abilitazione degli operatori di particolari attrezzature di lacoro a cura di G. Porreca.

L'azienda presso la quale ricopro il ruolo di RSPP ha necessità di effettuare l'aggiornamento  degli operatori  addetti alla conduzione di gru su autocarro. Posso effettuare  la docenza e rilasciare i relativi attestati o per farlo devo essere qualificato ai sensi del D.I. 6/3/2013? Negli anni ho già effettuato corsi per conduttori di  gru su autocarro.
     Risposta a cura di G. Porreca
        Il quesito formulato dal lettore e il dubbio espresso nello stesso sono legati certamente al fatto che, come è noto, l’Accordo Stato Regioni del 7/7/2016, benché riguardasse la formazione degli RSPP e ASPP, ha comunque provveduto a fornire anche delle disposizioni integrative e correttive della disciplina generale sulla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e a dare più in particolare delle indicazioni sui requisiti che devono possedere in generale i docenti impegnati nella formazione stessa.  Per rispondere al quesito ...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (477): sul numero massimo di partecipanti ai corsi di aggiornamento per i CSP e i CSE dopo l'entrata in vigore dell'Accordo Stato Regioni sulla formazione degli RSPP/ASPP del 7/7/2016 a cura di G. Porreca.

Quale è il numero massimo di partecipanti ai corsi di aggiornamento per coordinatori per la sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione dei lavori dopo l’entrata in vigore dell’Accordo Stato Regioni del 7/7/2016 sulla formazione degli RSPP/ASPP? Sessanta o trentacinque come indicato nell’Accordo stesso? 
Risposta a cura di G. Porreca
       E’ un quesito questo formulato certamente per l’avvicinarsi del 15 maggio 2018, data di scadenza del secondo quinquennio dopo l’entrata in vigore del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, entro la quale dovranno completare il secondo aggiornamento i coordinatori per la sicurezza in fase di progettazione (CSP) e i coordinatori in fase di esecuzione (CSE) che si sono formati prima della data di entrata in vigore del decreto legislativo stesso e cioè prima del 15 maggio 2008...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (476): sulla responsabilità penale o meno del RLS per l'infortunio occorso a un lavoratore in azienda a cura di G. Porreca.

Nel consultare il vostro sito porreca.it ho notato che nell’apposita rubrica delle sentenze non vi è nessuna emanata nei confronti di un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS). Come mai? Non vi è una responsabilità penale a carico di tale figura, ai sensi dell’art. 50 comma 1 lettera n) del D. Lgs. n. 81/2008, nel caso che in un’azienda si infortuni un lavoratore per la presenza di un rischio che lo stesso RLS avrebbe dovuto segnalare al responsabile dell’azienda? 
Risposta a cura di G. Porreca
       Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) è una figura che nelle aziende opera in rappresentanza appunto dei lavoratori che, ai sensi del dell’art. 47 comma 2 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. contenente il Testo Unico in materia di salute e di sicurezza sul lavoro, lo hanno eletto o designato per quanto riguarda le problematiche connesse alle condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro. A tale figura sono assegnati dei diritti e delle attribuzioni che il legislatore...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (475): sulle modalità di effettuazione da parte di uno studio professionale della verifica dell'idoneità tecnico-professionale di un'impresa di pulizie.

Sono un RSPP di uno studio professionale che si serve di una società di pulizie. Nell’ambito della verifica dell’idoneità tecnico-professionale dell’impresa ho chiesto l’esito delle visite di idoneità alla mansione effettuate sul personale dal medico competente. Poiché l’impresa di pulizie sostiene che non è tenuta a nominare il medico competente e a sottoporre il personale alla sorveglianza sanitaria chi dei due ha ragione?
Risposta a cura di G. Porreca
     La risposta è in una corretta applicazione dell’art. 26 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, riguardante gli obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera o di somministrazione e più in particolare nell’applicazione dell’obbligo da parte del committente datore di lavoro di effettuare la verifica tecnico-professionale dell’impresa o dei lavoratori autonomi chiamati a lavorare all’interno della sua azienda, intendendosi per idoneità tecnico-professionale..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (474): sull'obbligo della sorveglianza sanitaria per i professionisti associati di un ambulatorio veterinario a cura di G. Porreca.

In un ambulatorio di veterinaria di due professionisti associati e senza dipendenti é necessario prevedere la nomina di un medico competente, o quanto meno la sua consultazione per prevedere esami specifici, essendo i professionisti stessi esposti al rischio di radiazioni ed al rischio biologico?
Risposta a cura di G. Porreca
      Un quesito analogo a quello formulato è stato già posto in passato (quesito n. 462 inserito nella rubrica dei quesiti di questo stesso sito) che ha riguardato l’obbligo o meno per una associazione di professionisti di applicare le disposizioni di cui al D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in occasione del quale sono state fatte delle considerazioni discendenti dalla lettura dello stesso decreto legislativo che ora si ritiene di riformulare in parte. Per rispondere al quesito occorre....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (473): sulla validità della formazione di un lavoratore trasferito in un'altra azienda a cura di G. Porreca.

Se un lavoratore, formato come lavoratore e come preposto secondo i contenuti dell'accordo stato regione del 2011 nonché come addetto alle emergenze e addetto alla conduzione dei carrelli elevatori, viene trasferito in un'altra azienda avente la stessa tipologia di attività e di rischio, il nuovo datore di lavoro ha l'obbligo di reiterare tutta la formazione o può usufruire di quella pregressa recuperando ad esempio le attestazioni di frequenza e i titoli abilitativi dalla precedente azienda? 
Risposta a cura di G. Porreca
       Un quesito analogo a quello formulato è stato già posto in passato ed è consultabile nella rubrica dei Quesiti sulla applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. di questo stesso sito con il n. 246 e ha riguardato la formazione di un lavoratore che lavora a part-time presso più datori di lavoro. Nel rispondere allo stesso sono state fatte delle considerazioni che possono essere ripetute in questa circostanza che riguarda il caso del trasferimento di un lavoratore da un’azienda a un’altra nella quale ...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (472): sull'obbligo di formare in materia di salute e sicurezza sul lavoro il soggetto delegato delle funzioni ex D. Lgs. n. 81/2008 a cura di G. Porreca.

In una azienda con un RSPP esterno il datore di lavoro è tenuto a formare in materia di salute e sicurezza sul lavoro il delegato ex art. 16 del D. Lgs. n. 81/2008 facendolo frequentare il corso di 16 ore per dirigenti previsto dall’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011? 
Risposta a cura di G. Porreca
       Il quesito formulato dal lettore, finalizzato a conoscere se il soggetto al quale il datore di lavoro ha conferito una delega di funzioni ai sensi dell’art. 16 del D. Lgs. n. 81/2008 deve essere formato in materia di salute e sicurezza su lavoro seguendo in particolare le indicazioni fornite dall’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 sulla formazione dei dirigenti, è strettamente collegato al quesito n. 267 pubblicato nella rubrica dei Quesiti sulla applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 di questo stesso sito e riguardante...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (471): sull'obbligo o meno di redigere il piano sostitutivo di sicurezza dopo l'entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici a cura di G. Porreca.

In un corso di aggiornamento destinato ai coordinatori per la sicurezza nei cantieri edili è stato sostenuto che dopo l’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici di cui al D. Lgs. n. 50/2016 non sussiste più l’obbligo da parte dell’impresa appaltatrice di redigere il piano sostitutivo di sicurezza (PSS) e di inviarlo alla stazione appaltante. Ma tale piano, si chiede, non è comunque richiesto dal D. Lgs. n. 81/2008 che ne ha fissato anche i contenuti minimi e che ha stabilito che sia integrato con gli elementi del POS? In mancanza del PSC e del PSS, inoltre, chi valuta i rischi interferenziali con l’ambiente esterno?
Risposta a cura di G. Porreca
       Quesiti di analogo contenuto sono già pervenuti subito dopo l’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici di cui al D. Lgs. 18/4/2016 n. 50, entrato in vigore il 19/4/2016, e finalizzati a conoscere se il piano sostitutivo di sicurezza (PSS) è stato abolito o meno, dato che nel nuovo codice non viene fatto più riferimento ad esso, e a sapere  se i contenuti minimi previsti per la sua redazione devono comunque essere riportati nel POS che l’unica impresa esecutrice che opera in un cantiere edile pubblico è tenuta in ogni caso a redigere. Per rispondere al quesito si ritiene opportuno..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (470): sullla possibilità di ricorrere alla modalità e-learning per la formazione dei lavoratori addetti al primo soccorso a cura di G. Porreca.

E’ possibile secondo le disposizioni attualmente vigenti potere formare i lavoratori da adibire all’attività di primo soccorso con la modalità e-learning? Secondo alcuni l’ultimo Accordo del 7/7/2016 lo ha ancora consentito per un anno a partire dall’entrata in vigore dell’Accordo stesso. E’ vero quanto sostenuto? 
Risposta a cura di G. Porreca
      La formazione con la modalità e-learning è stata ufficialmente introdotta in Italia solo nel 2011 e precisamente con gli Accordi della Conferenza Stato-Regioni del 21/12/2011 relativi alla formazione dei lavoratori, dirigenti e preposti (rep. 221) e a quella dei datori di lavoro RSPP e cioè dei datori di lavoro che hanno optato per lo svolgimento diretto dei compiti del servizio di prevenzione e protezione (rep. 223). Con tali Accordi il ricorso alla formazione di tali figure in modalità e learning è stata però consentita purché...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (469): sull'obbligo di installare sui ponteggi fissi la protezione contro la caduta di materiali dall'alto a cura di G. Porreca.

Sui ponteggi installati per la ristrutturazione delle facciate esterne dei fabbricati e posizionati comunque in un'area recintata c’è chi, a protezione dalla caduta di materiali dall’alto, installa una mantovana e chi invece una rete. Una soluzione esclude l’altra? Come bisogna comunque operare secondo norma?
Risposta a cura di G. Porreca
       Il tema del quesito al quale si dà riscontro è la protezione da installare sui ponteggi fissi contro la caduta dall’alto di materiali e a difesa di chi transita o di chi sosta nelle zone sottostanti i ponteggi stessi e viene chiesto, in particolare, cosa prevedono esattamente in merito le disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro. L’argomento segnalato è stato già oggetto di un analogo precedente quesito inserito nella rubrica dei quesiti sull’applicazione del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 di questo stesso sito e individuato..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (468): sugli obblighi del datore di lavoro dell'impresa affidataria nei cantieri temporanei o mobili.

Una impresa appaltatrice affida a due lavoratori autonomi la intera esecuzione dell'opera appaltata. Essendo l'impresa appaltatrice affidataria non esecutrice, perché non opera in cantiere, come può mai svolgere i compiti di cui all'art. 97 del D. Lgs. n. 81/2008 senza che i lavoratori autonomi vengano considerati suoi subalterni? Va fatto il POS delle lavorazioni e chi lo deve fare?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il lettore fa riferimento ad una organizzazione dei lavori nella quale il committente di un’opera edile ha appaltato i lavori ad una impresa affidataria la quale non partecipa all’esecuzione dei lavori stessi e che, a sua volta, ha trasferito integralmente a due lavoratori autonomi i lavori ricevuti in appalto e si chiede come può fare l’impresa affidataria in questo caso ad adempiere gli obblighi di controllo e di coordinamento che il legislatore ha imposti alla stessa con l’art. 97 del D. Lgs n. 81/2008 e..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (467): sulla possibilità di conferire una delega al responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

 Il C.d.A. di una grossa azienda industriale con più di 250 unità mi ha nominato RSPP e ora mi vuole conferire una delega di funzioni ex art. 16 del D. Lgs. n. 81/2008 con regolare potere di spesa. A fronte di tale delega mi assumo tutte le responsabilità civili e penali, liberando le altre figure? Posso firmare tutta la documentazione in carico al "Datore di Lavoro" (DVR, POS, ecc.). Posso continuare a mantenere l'incarico di RSPP dell'azienda o devo "delegare" a mia volta un altra risorsa aziendale.
Risposta a cura di G. Porreca
        In premessa, dopo aver letto il quesito, si ritiene opportuno mettere in evidenza la differenza che esiste fra delega e nomina così come indicate nel D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i., contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro. La delega è un istituto con il quale il datore di lavoro di un’azienda trasferisce l’obbligo di adempiere ad alcune disposizioni poste a suo carico ad un altro soggetto che nel caso che non ottemperi alle stesse se ne assume la piena responsabilità. La nomina invece ..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (466): sull'applicazione dell'art. 26 del D. Lgs. n. 81/2008 ai proprietari di locali concessi in fitto nei confronti dell'affittuario e dei suoi appaltatori a cura di G. Porreca.

Sono proprietario di alcuni locali e di alcune aree esterne che concedo in affitto per eventi di varia natura (mostre, manifestazioni musicali, ecc.). Nel caso in cui l’affittuario si rivolga a ditte esterne per l’allestimento di tali aree che a loro volta si avvalgono di ditte subappaltatrici, potendo esservi delle interferenze fra le loro attività si applica nei miei confronti l’art. 26 del D. Lgs. n. 81/2008? Sono pertanto tenuto in particolare a elaborare un Duvri per la gestione di eventuali rischi presenti nelle aree di mia proprietà e dei rischi interferenziali fra affittuario e allestitore?
Risposta a cura di G. Porreca
      E’ un interessante quesito questo formulato da un lettore che, essendo proprietario di alcune aree e di alcuni locali concessi in affitto, chiede se si applica nei suoi confronti l’art. 26 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i., nel caso in cui il suo affittuario si avvalga di ditte appaltatrici esterne per l’allestimento delle stesse e se è tenuto a partecipare alla gestione dei rischi presenti nelle sue strutture e dei rischi interferenziali fra l’organizzazione del suo affittuario e quella delle imprese subappaltatrici e quindi a predisporre un Duvri. Per rispondere al quesito....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (465): sulla sorveglianza sanitaria ex D. Lgs. n. 81/2008.

In azienda ci sono due lavoratori che mettono in dubbio l'esito della idoneità con limitazioni rilasciata dal medico in occasione della visita periodica e vorrebbero essere sottoposti a una nuova visita. Come si deve comportare l’azienda in questo caso? C'è un riferimento legislativo in merito?

Risposta a cura di G. Porreca
       Il lettore segnala nel quesito il caso di due lavoratori dipendenti dalla propria azienda che mettono in dubbio l’esito della visita medica periodica effettuata dal medico competente che li ha giudicati idonei allo svolgimento delle mansioni ma con alcune limitazioni e che hanno chiesto di essere sottoposti a nuova visita con la chiara intenzione di far rivedere al medico il proprio giudizio e chiede quale è la via da seguire nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge in materia di salute e sicurezza sul lavoro. La risposta al quesito è..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (464): sulla compatibilità fra l''attività del medico competente e quella del RSPP a cura di G. Porreca.

Un medico, nominato medico competente dal datore di lavoro, può assumere anche l'incarico di responsabile del servizio di prevenzione e protezione di una azienda con incarico ricevuto dallo stesso datore di lavoro?
     Risposta a cura di G. Porreca
      Un altro quesito questo formulato dal lettore riguardante la compatibilità nello svolgimento di funzioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro e questa volta davvero singolare perché con esso viene richiesto se il medico competente nominato dal datore di lavoro di un’azienda può assumere anche l’incarico per svolgere le funzioni di responsabile del servizio di prevenzione e protezione presso la stessa azienda del datore di lavoro che lo ha nominato. Vediamo, per rispondere al quesito formulato, quali sono le indicazioni fornite in merito dal D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. I titoli, i requisiti e la formazione necessaria per ...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (463): sulla individuazione dei costi aziendali negli appalti per la realizzazione di opere pubbliche a cura di G. Porreca.

Per partecipare a bandi di gara, la stazione appaltante chiede ai concorrenti di indicare gli oneri della sicurezza aziendali e che tali costi risultino congrui rispetto all'entità ed alle caratteristiche dei lavori oggetto dell'appalto. Quali sono questi oneri aziendali e come calcolarli? Sono quelli indicati dal Coordinatore nel PSC?
     Risposta a cura di G. Porreca
      La materia dei costi della sicurezza nei lavori pubblici è stata regolamentata dalle disposizioni contenute nel D. Lgs. 12/4/2006 n. 163 sul “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture" e s.m.i. e attualmente è regolamentata dalle disposizioni di cui al D. Lgs. 18/4/2016 n. 50, contenente il nuovo Codice dei contratti pubblici oltre che nelle disposizioni di cui al D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. riguardanti gli obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione. Con i commi 3-bis e 3-ter dell’art. 86, infatti..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (462): sull'applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 alle associazioni di professionisti a cura di G. Porreca.

Uno studio associato di professionisti ha l'obbligo di applicazione delle disposizioni di cui al D. Lgs. n. 81/2008 contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro?
Risposta a cura di G. Porreca
      Per esaminare il caso prospettato nel quesito e per dare riscontro allo stesso occorre prendere in considerazione quanto indicato nell’articolo 2 del Testo Unico in materia di salute e sicurezza di cui al D. Lgs 9/4/2008 n. 81 e s.m.i, contenente le definizioni, e nell'articolo 21 contenente le disposizioni relative ai lavoratori autonomi. Secondo l’articolo 2, comma 1, lett. a) di tale D. Lgs. è definito come lavoratore ....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (461): sull'abilitazione dei conduttori di paticolari attrezzature di lavoro a cura di G. Porreca.

L'operatore di un carrello elevatore telescopico (Merlo, Manitou) certificato per essere utilizzato come pala caricatrice (benna), PLE (cestello) e apparecchio di sollevamento materiali con gancio (carichi sospesi) quanti moduli di formazione deve sostenere per ottenere un’abilitazione per utilizzare la macchina in ogni sua funzione?
     Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito riguarda l’abilitazione degli operatori desinati all’utilizzazione di una particolare attrezzatura alla quale si può applicare accessori diversi e tali da fare rientrare la stessa in diverse categorie di attrezzature. L’attrezzatura di cui al quesito è un carrello elevatore telescopico omologato per essere usato anche come pala caricatrice, come piattaforma di lavoro elevabile (PLE) e come apparecchio di sollevamento e il lettore chiede se l'operatore  che deve utilizzare tale tipo di attrezzatura deve possedere una abilitazione distinta per ognuna delle utilizzazioni previste per l’attrezzatura medesima. L’Accordo ...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (460): sull'abilitazione dei conduttori di trattori agricoli a cingoli e gommati con esperienza pregressa documentata di due anni a cura di G. Porreca.

I soggetti con due anni di esperienza documentata che vogliono conseguire il patentino per l'uso dei trattori agricoli sia a cingoli che gommati devono seguire un corso di formazione della durata di 4 o di 7 ore?
     Risposta a cura di G. Porreca
    
Il lettore fa riferimento a quanto indicato nel punto 9.4. dell’Accordo Stato Regioni del 22/2/2012 allorquando ha stabilito che i lavoratori del settore agricolo che alla data di entrata in vigore dell'Accordo risultano essere in possesso di esperienza pregressa di almeno due anni devono, per acquisire l'abilitazione, frequentare entro cinque anni dalla data di pubblicazione  solo il corso di aggiornamento di cui al punto 6 e chiede, in particolare, se i soggetti con due anni di esperienza che vogliono conseguire il patentino per l'uso dei trattori agricoli sia a cingoli che gommati devono seguire un corso di aggiornamento della durata di 4 o 7 ore. Per rispondere al quesito è necessario...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (459): sulla formazione dei lavoratori, dirigenti e preposti in modalità e-learning alla luce dell'Accordo del 7/7/2016 a cura di G. Porreca.

Dalla lettura del punto 12.7 dell’Accordo Stato Regioni del 7/7/2016 emerge che per la formazione specifica dei lavoratori nelle aziende a rischio basso è consentito il ricorso alla modalità e-learning nel rispetto delle disposizioni di cui all'Allegato II che richiede che detta formazione possa essere fatta previo accreditamento. Facendo riferimento tale punto solo alla formazione specifica dei lavoratori ex articolo 37 del D. Lgs. n. 81/2008, la formazione generale dei lavoratori, quella dei preposti e dei dirigenti in e-learning e il loro aggiornamento possono essere fatte ancora secondo i vecchi criteri dell’Accordo del 21/12/2011 e quindi senza l’accreditamento?
Risposta a cura di G. Porreca
       Il dubbio sorto al lettore che ha formulato il quesito è derivato dalla lettura del punto 12.7 dell’Accordo Stato-Regioni del 7/7/2016 sulla formazione degli ASPP/RSPP. Facendo tale punto riferimento, ha chiesto, solo alla formazione specifica dei lavoratori ex articolo 37 del D. Lgs. 81/2008, la formazione generale dei lavoratori, quella dei preposti e dei dirigenti e il loro aggiornamento in e-learning possono essere fatte ancora secondo i criteri dell’Accordo del 21/12/2011 e quindi senza l'accreditamento? L’Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 aveva consentito al punto 3...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (458): sull'obbligo da parte del datore di lavoro della designazione e della formazione degli addetti al primo soccorso a cura di G. Porreca.

Il datore di lavoro di una struttura socio sanitaria dotata di presidio medico permanente (medico e infermieri) è tenuto ugualmente a designare e formare gli addetti al primo soccorso secondo gli obblighi del D. Lgs. n. 81/2008 e le indicazioni del DM 388/2003?
Risposta a cura di G. Porreca
      Il quesito formulato dal lettore riguarda l’obbligo da parte del datore di lavoro di un’azienda di designare e formare i lavoratori incaricati di occuparsi del primo soccorso e la domanda è giustificata dal fatto che l’azienda di cui al quesito medesimo è una struttura socio sanitaria dotata di un presidio medico permanente nel quale operano un medico e infermieri. E’ con l’art. 18 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 che il legislatore ha fissato l’obbligo per il datore di lavoro di designare un lavoratore...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (457): sull'obbligo da parte di un amministratore condominiale di nominare il CSP e il CSE per alcuni lavori di manutenzione del fabbricato sociale a cura di G. Porreca.

Il ponteggio a telai prefabbricati per effettuare dei lavori di rifacimento della facciata di un edificio sarà montato da una impresa diversa da quella che poi eseguirà i lavori stessi. Si può considerare quella del ponteggio una "fornitura" e quindi escludere l'impresa, che si limita a fornire e montare il ponteggio, dal conteggio di quelle che saranno presenti in cantiere oppure va considerata e quindi, essendo due le imprese, l’amministratore deve nominare il coordinatore e far elaborare il PSC?
Risposta a cura di G. Porreca
      Nel caso in cui, chiede il lettore, l’impresa che fornisce e monta un ponteggio fisso in un cantiere edile sia diversa da quella che lo deve utilizzare per l’effettuazione di alcuni lavori di manutenzione in un fabbricato condominiale, l’amministratore deve nominare un coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e deve fare elaborare dallo stesso il PSC? Dal lettore viene chiesto sostanzialmente se l’impresa che fornisce e monta il ponteggio in un cantiere edile sia..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (456): sulla facoltà o meno per un committente di accedere in cantiere a cura di G. Porreca.

Sono un ingegnere e svolgo l’attività di coordinatore per la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili nonché di docenza in corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Con riferimento alla domanda che spesso mi viene rivolta e relativa alla facoltà che un committente ha di accedere a un cantiere nel quale si sta realizzando un’opera per suo conto penso che questa non gli sia concessa ma se il committente è anche Responsabile dei Lavori?
Risposta a cura di G. Porreca
      E’ una domanda questa formulata dal lettore sulla facoltà o meno per un committente di accedere al cantiere edile installato per realizzare un’opera edile per suo conto che viene spesso posta durante lo svolgimento di corsi di formazione, di incontri di studio o di seminari riguardanti la sicurezza sul lavoro nei cantieri edili. E’ l’occasione questa allora, per fornire una risposta, di richiamare e riepilogare gli obblighi che il legislatore ha posto a carico dei committenti, cosa che lo scrivente..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (455): sugli obblighi di sicurezza nei confronti del portiere di un condominio a cura di G. Porreca.

A un condominio, presso il quale lavora un portiere che rientra nel campo di applicazione del contratto collettivo dei proprietari dei fabbricati, oltre agli obblighi previsti dall’art. 3 comma 9 del D. Lgs. n. 81/2008 si applica anche l’obbligo di nominare un RSPP? C'è inoltre l’obbligo di avvalersi di un medico competente al limite anche solo per le valutazioni propedeutiche a fornire formazione e informazione? C'è obbligo di fare le verifiche di cui al DPR n. 462/01?
Risposta a cura di G. Porreca
      Da un organo di vigilanza è pervenuta una richiesta di parere riguardante le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro che un’amministrazione condominiale deve applicare nei confronti del portiere che lavora alle sue dipendenze. Ha l'obbligo in particolare, viene chiesto, di effettuare una valutazione dei rischi e di redigere il relativo DVR nonché di nominare il RSPP e il medico competente nel caso che ci sia la necessità di una sorveglianza sanitaria. Un quesito del genere ....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (454): sul rinnovo dell'autorizzazione ministeriale per l'utilizzo dei ponteggi fissi a cura di G. Porreca.

Nel caso di ponteggi è prevista una autorizzazione ministeriale che va rinnovata ogni dieci anni. Se dal libretto del ponteggio risulta che l'autorizzazione è scaduta, ma  viene esibito il Pimus ed il calcolo del ponteggio firmato da un tecnico abilitato il ponteggio può essere usato lo stesso?
Risposta a cura di G. Porreca
      Oggetto del quesito formulato dal lettore è l’articolo 131 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i., contenente il Testo Unico in materia di salute e di sicurezza sul lavoro, che riguarda l’autorizzazione alla costruzione ed all’impiego di ponteggi fissi e il lettore chiede a proposito se il ponteggio può essere utilizzato se alla scadenza dei dieci anni l’autorizzazione stessa non è stata rinnovata.  Esaminiamo ora in dettaglio l’articolo 131 del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.. Secondo il comma 2 dello stesso articolo..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (453): sull'abilitazione dei conduttori di macchine agricole con esperienza pregresssa di almeno 2 anni a cura di G. Porreca.

Con riferimento all’approfondimento sull'abilitazione dei conduttori di trattori agricoli o forestali secondo l'Accordo Stato-Regioni del 22/2/2012 sono a chiederle un suo parere relativamente alla legge 27/2/2017 n. 19 di conversione del decreto milleproroghe 2016 con la quale è stata spostata al 31/12/2017 la data di entrata in vigore dell'Accordo Stato-Regioni del 22/2/2012 per quanto riguarda l’abilitazione dei conduttori di trattori agricoli o forestali. L'esperienza pregressa di almeno due anni sulla conduzione delle macchine agricole va riferita al 12/3/2013, data di entrata in vigore dell’accordo, o al 31/12/2017? 
Risposta a cura di G. Porreca
      Il lettore nel quesito fa riferimento a un approfondimento pubblicato su questo stesso sito ed elaborato dallo scrivente nel marzo 2015 subito dopo la pubblicazione della legge 27/2/2015 n. 11 di conversione del decreto milleproroghe 2015 con la quale fu prorogato al 31/12/2015 l’entrata in vigore dell’obbligo di abilitazione per i conduttori di trattori agricoli o forestali. In merito è da fare presente che dopo l’elaborazione dell’approfondimento si è avuta una ulteriore proroga per cui per rispondere al quesito si ritiene di riepilogare tutte le disposizioni che si sono succedute sull’argomento...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (452): sulla indelegabilità della valutazione dei rischi e della redazione del DVR a cura di G. Porreca.

Una spa che svolge attività di fornitura servizi per privati ed enti è organizzata su aree territoriali a capo delle quali vi è un Capo Area con delega ex art. 16 D. Lgs. 81/2008. Per ogni appalto (pubblico o privato) vi è un responsabile/direttore, delegato ex art. 16 dal Capo Area. In tale organizzazione il Capo Area e/o il direttore di ogni commessa/stabilimento può essere considerato datore di lavoro ex art. 2? Il DVR, attività non delegabile, deve riguardare tutta la società oppure ci può essere un DVR per ogni area territoriale? E se sì da chi deve essere firmato dal legale rappresentante o dal Capo Area delegato?
Risposta a cura di G. Porreca
     La risposta al quesito formulato discende da una lettura combinata dell’art. 2 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, riportante le definizioni, dell’art. 29 dello stesso D. Lgs. sull’obbligo da parte del datore di lavoro di effettuare la valutazione dei rischi e di redigere il relativo documento di valutazione dei rischi (DVR), dell’art. 16 sulla delega di funzioni da parte del datore di lavoro e dell’art. 17 sugli obblighi del datore di lavoro non delegabili. L’art. 2, infatti,...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (451): sull'obbligo di redigere il POS nel caso di un nolo con montaggio e smontaggio di un ponteggio sospeso motorizzato.

Nella ristrutturazione di un edificio è previsto l’utilizzo di un ponteggio sospeso motorizzato con contratto di nolo con montaggio e smontaggio dello stesso. In qualità di CSE ho chiesto il POS alla ditta fornitrice del nolo ma la stessa si è rifiutata sostenendo che il nolo a freddo non prevede il POS. Chi ha ragione? Devo intervenire ad adottare provvedimenti?
Risposta a cura di G. Porreca
     Per rispondere al quesito,finalizzato a sapere se una ditta che fornisce a nolo un ponteggio sospeso motorizzato (PSM) ad un’impresa, necessario per svolgere in un cantiere edile alcuni lavori di ristrutturazione di un fabbricato civile, è tenuta o meno a redigere il piano operativo di sicurezza (POS) richiesto dal coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (CSE) occorre esaminare le disposizioni di legge in materia di salute e sicurezza sul lavoro applicabili al caso in esame  L’obbligo di redigere il POS, come è noto, è stato imposto..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (450): sul mancato aggiornamento del datore di lavoro RSPP a cura di G. Porreca.

Nel caso in cui un datore di lavoro che ricopre il ruolo di RSPP non effettui l'aggiornamento entro i 5 anni  incorre, continuando a ricoprire la carica di RSPP, nella sanzione per la mancanza di formazione prevista nell'art. 34 comma 2 o anche nella sanzione per la mancata nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito riguarda l’aggiornamento di quei datori di lavoro che hanno optato per lo svolgimento diretto del servizio di prevenzione e protezione e che si sono formati secondo le indicazioni dell’Accordo raggiunto nell’ambito della Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano nella seduta del 21/12/2011 e proviene da chi, come spesso accade, non ha fatto in tempo, nel quinquennio assegnatogli, a completare l’aggiornamento ...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (449): sul provvedimento di sospensione delle attività di cantiere da parte del CSE.

Esistono delle indicazioni o delle linee guida con le quali siano precisati i casi in cui un coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, ai sensi dell’art 92 comma 1 lettera f) del D. Lgs n. 81/2008, sia tenuto a sospendere le lavorazioni in un cantiere edile in presenza di pericoli gravi ed imminenti?
     Risposta a cura di G. Porreca
     E’ importante questo quesito in quanto è stato posto da un coordinatore per la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili che correttamente si è preoccupato di sapere quali siano le situazioni di pericolo in presenza delle quali lo stesso è tenuto ad intervenire ad adottare un provvedimento di sospensione delle attività lavorative delle imprese fino a quando non siano state attuate le misure per regolarizzare le condizioni di sicurezza sul lavoro. Il provvedimento al quale fa riferimento il lettore che ha formulato il quesito è..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (448): sulle modalità dì aggiornamento dei lavoratori in materia di sicurezza e sui requisiti del datore di lavoro RSPP docente dopo l'Accordo del 7/7/2016 a cura di G. Porreca.

E’ possibile aggiornare i lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro facendoli partecipare a convegni o seminari che trattino materie coerenti con i contenuti previsti dall’Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011? E se no può aggiornarli direttamente il datore di lavoro e con quali requisiti?
     Risposta a cura di G. Porreca
     Per dare riscontro al quesito occorre fare una lettura coordinata fra l'Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 sulla formazione dei lavoratori, dei dirigenti e dei preposti, il Decreto 6/3/2013 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministro della Salute sulla qualificazione dei formatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro e l’ultimo Accordo Stato-Regioni del 7/7/2016 sulla formazione degli RSPP/ASPP, pubblicato sulla G. U. del 19/8/2016 ed entrato in vigore il 3/9/2016. L’aggiornamento quinquennale dei lavoratori...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (447): sugli obblighi di formazione relativi al montaggio e smontaggio dei ponteggi nel caso dei lavoratori di imprese familiari a cura di G. Porreca.

Il D. Lgs 81/2008  prevede l' applicazione del capo II del Titolo IV (sez I - art.105) ai lavoratori subordinati o autonomi per cui viene da chiedere se la formazione dei lavoratori per il montaggio e lo smontaggio di un ponteggio in un cantiere edile di cui all'articolo 136 comma 6 sia obbligatoria anche per le imprese familiari. Le sanzioni previste inoltre sono riconducibili a quelle dell'articolo 21 o del 136? E per analogia anche gli articoli del medesimo capo II si intendono da applicare allo stesso modo?
Risposta a cura di G. Porreca
     Un altro quesito questo, al quale si dà riscontro, alquanto singolare. Siamo alla soglia del 450° quesito sull’applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 e per la prima volta perviene un quesito finalizzato a sapere se i lavoratori di un’impresa familiare devono essere formati nel caso che vengano adibiti al montaggio e smontaggio dei ponteggi in applicazione delle disposizioni fissate in merito dal D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i..C’è da fare in premessa un richiamo su cosa sia da intendere per impresa familiare...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (446): sui crediti formativi riconosciuti al RSPP secondo l'Accordo Stato-Regioni del 7/7/2016 a cura di G. Porreca.

Con riferimento al quesito n. 445 riguardante il credito formativo che l’Accordo Stato-Regioni del 7/7/2016 ha riconosciuto al RSPP se vuole formarsi per svolgere l’attività di coordinatore per la sicurezza nei cantieri edili, vorrei un chiarimento in merito. Tale Accordo ha previsto nell’Allegato III la possibilità per un RSPP, formatosi ai sensi dell’Accordo Stato Regioni del 26/1/2006, di acquisire il titolo di coordinatore completando la propria formazione secondo i percorsi nello stesso indicati. Quel RSPP, per potere acquisire il titolo, deve essere comunque in possesso anche dei requisiti (laurea o diploma) di cui all’art. 98 comma 1 del D. Lgs 81/2008? 
Risposta a cura di G. Porreca
     Il lettore che ha formulato il quesito, facendo riferimento a quanto indicato nell’Allegato III dell’ultimo Accordo del 7/7/2016 sulla formazione degli ASPP/RSPP, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19/8/2016, nel quale sono stati riportati i crediti formativi riconosciuti ai vari operatori di sicurezza già in possesso di una formazione prevista dal D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. e che vogliono frequentare altri corsi di formazione obbligatori ai sensi dello stesso decreto legislativo, e facendo riferimento in particolare ...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (445): sull'aggiornamento dei CSP/CSE e degli RSPP secondo l'Accordo Stato-Regioni del 7/7/2016 a cura di G. Porreca.

In applicazione di quanto previsto sui crediti formativi dall’Accordo Stato-Regioni del 7/7/2016 sulla formazione degli RSPP/ASPP, può chi si è aggiornato come RSPP secondo il vecchio Accordo del 26/1/2006 usufruire dell’esonero dalla frequenza del corso di aggiornamento per CSP/CSE oppure tale esonero è valido per il RSPP che si è aggiornato dopo l’entrata in vigore dell’Accordo stesso? 
Risposta a cura di G. Porreca
     L’applicazione dell’Accordo raggiunto nell’ambito della seduta del 7 luglio 2016 della Conferenza per il rapporto fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano (nel seguito più semplicemente Conferenza Stato-Regioni), Accordo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 193 del 19/8/2016 e riguardante la formazione degli RSPP/ASPP, anche se ha apportato modifiche ed integrazioni alle disposizioni previste per la formazione di altri operatori di sicurezza, fa ancora discutere e fa sorgere...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (444): sugli obblighi dell'amministratore di un condominio in materia di sicurezza sul lavoro per un intervento da effettuare sulla facciata del fabbricato sociale.

Per lavori di installazione di un pressopiegato sui pluviali in un condominio di 7 piani quali sono gli obblighi di sicurezza dell’amministratore in materia di sicurezza su lavoro e quali gli adempimenti documentali? 
Risposta a cura di G. Porreca
    Nel quesito non viene indicato quante imprese devono essere interessate per effettuare l’intervento sulla facciata del fabbricato condominiale consistente nella installazione di un pressopiegato sui pluviali e non viene, altresì, precisato né l’entità dei lavori in uomini-giorno né se il condominio ha lavoratori alle proprie dipendenze (portiere, giardiniere, ecc.), elementi tutti questi importanti al fine di individuare gli adempimenti posti a carico dell’amministratore condominiale. Si presume tuttavia, secondo le indicazioni fornite, che..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (443): sulla verifica da parte del committente dell'idoneità tecnico-profesionale della ditta appaltatrice e sulle responsabilità per l'infortunio di un dipendnte della ditta stessa.

Per verificare l’idoneità tecnico professionale di una ditta appaltatrice prevista dall’art 26 del D. Lgs. 81/08, è sufficiente che il committente acquisisca l'autocertificazione senza fare ulteriori approfondimenti sulla sua documentazione di sicurezza (DVR, attestati di formazione del personale impiegato per i lavori legati all'appalto, etc.)? E se mai dovesse succedere un infortunio a un suo dipendente il committente potrebbe essere responsabile per non avere fatto un controllo più approfondito tenuto conto del fatto che in fase di autocertificazione la ditta stessa potrebbe dichiarare di possedere i requisiti senza invece averli? 

Risposta a cura di G. Porreca

     Per verificare l’idoneità tecnico professionale di una ditta appaltatrice prevista dall’art 26 del D. Lgs. 81/08, è sufficiente che il committente acquisisca l'autocertificazione senza fare ulteriori approfondimenti sulla sua documentazione di sicurezza (DVR, attestati di formazione del personale impiegato per i lavori legati all'appalto, etc.)? E se mai dovesse succedere un infortunio a un suo dipendente il committente potrebbe essere responsabile per non avere fatto un controllo più approfondito..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (442): sulle modalità di formazione degli addetti al montaggio e smontaggio dei ponteggi sospesi motorizzati a cura di G. Porreca.

E' necessario che gli addetti al montaggio e smontaggio dei ponteggi sospesi motorizzati siano formati secondo le modalità di cui all’Allegato XXI del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. sulla formazione degli addetti al montaggio e smontaggio di ponteggi fissi? 
Risposta a cura di G. Porreca
     Un quesito analogo a quello al quale si dà riscontro è stato già posto in regime di applicazione del D. Lgs. 19/9/1994 n. 626 e s.m.i. allorquando fu chiesto se gli obblighi del datore di lavoro relativi all’impiego dei ponteggi di cui all’art. 36-quater dell’allora vigente decreto legislativo n. 626/1994 fossero applicabili o meno anche ai ponteggi su ruote (trabattelli) e ad altre attrezzature utilizzate per l’esecuzione di lavori temporanei in quota, quali ad esempio i ponteggi a piani di lavoro autosollevanti, e se...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (441): sull'aggiornamento dei formatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro qualificati ai sensi del D. I. 6/3/2013 a cura di G. Porreca.

Si avvicina la data di scadenza del triennio a partire dalla data di entrata un vigore del Decreto 6/3/2013 sulla qualificazione dei formatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Cosa succede nel caso in cui un formatore qualificato non riesca entro tale data a completare le ore di aggiornamento? E’ tenuto a qualificarsi nuovamente? 
Risposta a cura di G. Porreca
     Quesiti sull’applicazione del Decreto Interministeriale 6/3/2013 sulla qualificazione dei formatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro, pubblicato sulla G. U. del 16/3/2013 ed entrato in vigore il 18/3/2014, ne sono pervenuti diversi in passato alcuni dei quali riguardanti in particolare l’aggiornamento di tali formatori qualificati. Questa volta il quesito, legato evidentemente all’avvicinarsi della data del 18/3/2017 di scadenza del triennio a partire dalla data di pubblicazione del decreto medesimo, mira a conoscere ...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (440): sulle verifiche periodiche sugli impianti termici in applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 a cura di G. Porreca.

Premesso che il DM 11/4/2011 oltre alle ASL stabilisce che i soggetti abilitati dal Min Att. Prod. possono effettuare le verifiche periodiche previste dall'art 71 c. 11 del D. Lgs 81.2008, chiedo un suo parere se gli impianti di centrali termiche installati nei condomini sono equiparati o meno alle attrezzature di lavoro di cui al predetto art. 71 c. 11 e se quindi gli stessi possono essere sottoposti a verifiche periodiche anche dai soggetti abilitati.
Risposta a cura di G. Porreca
     Il lettore che ha formulato il quesito fa riferimento all’art. 71 del D. Lgs. 8/4/2008 n. 81, contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con il quale sono stati fissati gli obblighi dei datori di lavoro per quanto riguarda l’utilizzo delle attrezzature di cui all’Allegato VII dello stesso D. Lgs. n. 81/2008 e chiede in particolare se le disposizioni sulle verifiche periodiche da effettuare su tali attrezzature stabilite con lo stesso articolo si applicano anche alle centrali termiche installate nei condomini. Con il comma 11 dell’art. 71....................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (439): sull'aggiornamento dei coordinatori nei cantieri temporanei o mobili dopo l'Accordo Stato-Regioni del 7/7/2016.

Con riferimento a quanto indicato nel quesito n. 438 relativo alla verifica da effettuare in ogni istante dell’aggiornamento fatto negli ultimi cinque anni perché gli RSPP e ASPP possano continuare a svolgere la loro attività, tale regola vale anche per l’aggiornamento dei coordinatori per la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, come è stato sostenuto in alcuni incontri, considerato che l’Accordo stesso ha anche apportato delle modifiche all’aggiornamento di tali figure professionali?
Risposta a cura di G. Porreca
    Il lettore che ha formulato il quesito fa riferimento alla regola che ha introdotto l’ultimo Accordo Stato Regioni del 7/7/2016 sulla formazione degli RSPP e ASPP di cui si è già parlato nella risposta al quesito n. 438 di questa stessa rubrica, nel rispetto della quale gli stessi ASPP e RSPP, per potere esercitare la loro funzione, devono potere dimostrare in ogni istante di un quinquennio di avere partecipato nell’arco dei cinque anni antecedenti all’istante medesimo a corsi di formazione per un numero di ore non inferiore a quello minimo previsto e chiede se la stessa regola vale anche per l'aggiornamento dei coordinatori..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (438): sulle regole dell'aggiornamento degli RSPP/ASPP introdotte dal nuovo Accordo Stato Regioni del 7/7/2016 a cura di G. Porreca.

Il nuovo Accordo Stato-Regioni del 7/7/2016 prevede un aggiornamento quinquennale degli RSPP e ASPP e inoltre che per poter svolgere la propria funzione gli stessi dovranno, in ogni istante, potere dimostrare  che nel quinquennio precedente hanno partecipato a corsi di formazione  per un numero di ore non inferiore  a quello minimo previsto. Che significato dare a questa condizione?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il lettore che ha formulato il quesito fa riferimento a quanto indicato nell’Accordo Stato-Regioni sulla formazione dei responsabili e degli addetti al servizio di prevenzione e protezione raggiunto nell’ambito della seduta del 7/7/2016, pubblicato sulla G. U. del 19/8/2016 ed entrato in vigore il 3/9/2016, con riferimento alle nuove regole sull’aggiornamento di tali figure e sulla decorrenza dell’aggiornamento stesso e chiede in particolare il significato da dare alla condizione in base alla quale...................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (437): sui requisiti che devono possedere i docenti per la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro a cura di G. Porreca.

A un RSPP che ha frequentato il proprio corso con i moduli A, B, C e che ha effettuato un'esperienza decennale nella sua attività presso studi professionali viene richiesto di tenere presso gli studi stessi alcuni corsi base e richiamo al personale. Sussistono delle normative che specificano se tale RSPP può effettuare docenze per la formazione generale e specifica dei lavoratori, per gli addetti antincendio, per il RSPP titolare e per il RLS?
Risposta a cura di G. Porreca
     Chiede sostanzialmente il lettore che ha formulato il quesito quali sono i requisiti che deve possedere un soggetto che vuole impartire docenze nei corsi di formazione per i lavoratori, nei corsi per la formazione dei lavoratori destinati all’attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze , degli RLS e degli RSPP e di segnalare altresì quali sono le normative di riferimento per cui è l'occasione questa di fare il punto sulla situazione. Per rispondere al quesito occorre..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (436): sui crediti formativi concessi al RSPP ai sensi dell'Accordo Stato-Regioni del 7/7/2016 a cura di G. Porreca.

L’Accordo Stato Regioni 7 luglio 2016 relativo alla formazione degli RSPP prevede all’Allegato III la possibilità per un RSPP formato ai sensi dell’Accordo Stato Regioni del 26/01/06 di acquisire il titolo di Coordinatore della Sicurezza aggiornando la propria formazione secondo i percorsi indicati. Quel RSPP, per potere svolgere l’attività di Coordinatore, deve comunque anche essere in possesso del requisito della laurea o del diploma di cui all’art. 98 comma 1 del D. Lgs 81/08?
Risposta a cura di G. Porreca
     Fa riferimento il lettore in questo quesito all’Allegato III dell’Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 7/7/2016 sulla formazione degli RSPP e ASPP con il quale lo stesso, nel dare attuazione dell’articolo 32 comma 1 lettera c) della legge n. 98/2013 di conversione del D. L. n. 69/2013, ha concesso al RSPP dei crediti formativi validi come esonero di una parte della formazione prevista dalle disposizioni di legge per il coordinatore per la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili. Occorre premettere.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (435): sulla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro dei docenti di una scuola media a cura di G. Porreca.

In una scuola media i docenti sono stati formati con corso base di otto ore (4+4) avendo valutato nel documento di valutazione dei rischi un rischio basso da mansione (indipendentemente dal comparto e dal codice Ateco di attività). Si ritiene corretta la interpretazione esposta?
Risposta a cura di G. Porreca
     Nel quesito il lettore fa riferimento alla formazione in materia di salute e di sicurezza sul lavoro dei docenti di una scuola media e chiede, essendo stati gli stessi formati sulla base delle otto ore e cioè sulla base di una formazione generale di 4 ore e di una formazione specifica di 4 ore corrispondente ad un percorso richiesto per i lavoratori impegnati in una attività che li espone a un basso rischio, se la stessa è da ritenere comunque valida dato che gli istituti di istruzione sono stati .................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (434): sull'aggiornamento dei formatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro a cura di G. Porreca.

Un docente che svolge la formazione a lavoratori/preposti/dirigenti come da art. 37 D. Lgs. 81/2008 (secondo quanto definito dall’accordo CSR del 21/12/2011) e qualificato secondo il Decreto Interministeriale del 6/3/2013 per aggiornarsi deve ogni triennio effettuare 24 ore di docenza globali oppure le 24 ore devono essere dimostrate per ciascuna area tematica (24 h area giuridica, 24 h area tecnica, 24 h area comunicazione) per un totale di 72 ore?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito formulato dal lettore riguarda l’aggiornamento professionale dei formatori qualificati per svolgere docenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro e mira sostanzialmente ad avere un parere sull’applicazione di quanto indicato in merito dal Decreto 6/3/2013 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministro della Salute, pubblicato sulla G. U. del 16/3/2013 ed entrato in vigore il 18/3/2014. Secondo tale Decreto, infatti: “Ai fini dell’aggiornamento professionale, il formatore-docente è tenuto con cadenza triennale, alternativamente.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (433): sulle modalità di svolgimento delle funzioni di responsabile del servizio di prevenzione e protezione a cura di G. Porreca.

Vorrei avere un chiarimento, se possibile supportato da norme di riferimento, riguardo le modalità di effettuazione delle visite ai luoghi di lavoro da parte del RSPP e più in particolare se è possibile che questi le effettui senza preavviso.
Risposta a cura di G. Porreca
     Il lettore nel quesito formulato chiede se il responsabile del servizio di prevenzione e protezione di un’azienda possa svolgere le sue visite nei luoghi di lavoro senza alcun preavviso e senza che sostanzialmente sia stato informato il datore di lavoro dell’azienda medesima. Il quesito, a dire il vero, è piuttosto singolare se solo ci si sofferma a riflettere su quelli che sono i compiti che deve svolgere il RSPP alla luce delle disposizioni di cui al D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i., contenente il Testo Unico in materia di salute e di sicurezza sul lavoro. Le funzioni ed i compiti del RSPP................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (432): sull'obbligo di redigere il PSS nei cantieri pubblici dopo l'entrata in vigore del nuovo codice degli appalti.

E vero che il Piano di Sicurezza Sostitutivo (PSS) è stato abolito dal D. Lgs. 50/2016? Se è così chi valuta i rischi correlati all’ambiente in cui opera il cantiere? E in tal caso è l’unica impresa appaltatrice ed esecutrice che è tenuta, nel redigere il POS in conformità al D. Lgs. 81/2008, a prendere in considerazione i rischi correlati all'ambiente circostante?Risposta a cura di G. Porreca
Il lettore pone un quesito che un po’ tutti ci siamo posti subito dopo l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti pubblici di cui al D. Lgs. 18/4/2016 n. 50 in vigore dal 19/4/2016 e cioè se è stato abolito o meno il piano sostitutivo di sicurezza (PSS), dato che nel decreto non viene fatto più riferimento allo stesso, e se i contenuti minimi previsti per la sua redazione devono essere riportati o meno nel piano operativo di sicurezza (POS) che l’unica impresa esecutrice che opera in un cantiere edile pubblico è tenuta comunque a redigere. E’ l’occasione questa .................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (431): sulla responsabilità del delegato del datore di lavoro nel caso di un infortunio occorso a un lavoratore in azienda.

Sono consulente RSPP presso un'azienda che nel contempo ha designato un delegato responsabile aziendale per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni (operation manager) mediante un atto notarile. Vorrei sapere se, nel caso di un sinistro, il responsabile ultimo é il titolare dell'azienda o il suo delegato. Vorrei sapere inoltre se la formulazione della delega é conforme alla legge.
Risposta a cura di G. Porreca
     Ecco che torna un quesito sulla delega di funzioni da parte del datore di lavoro già oggetto di altri quesiti pubblicati in questa stessa rubrica sui “Quesiti sulla applicazione del D. Lgs. n. 81/2008” (si consulti i quesiti n. 416, 415, 353 304 e 176). Questa volta il quesito mira a conoscere se, nel caso in cui accada un infortunio in un una azienda nell’ambito della quale il datore di lavoro ha provveduto a conferire una delega ad un soggetto delegato, la responsabilità di quanto accaduto ricade sul delegato o comunque sul datore di lavoro delegante. Per rispondere al quesito..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (430): sull'obbligo dell'aggiornamento dei coordinatori nei cantieri temporanei o mobili..

Mi sono abilitato come coordinatore per la sicurezza nel 1997 (D. Lgs. 494/1996). Nel 2012 ho completato l’aggiornamento di 40 ore in vari step. Dal 2012, fino alla data odierna ho partecipato ai corsi per 26 ore. Entro quale data devo frequentare le rimanenti 14 ore per completare l’ulteriore aggiornamento? 
Risposta a cura di G. Porreca
Un quesito analogo riguardante in particolare la individuazione dei quinquenni relativi all’aggiornamento dei coordinatori per la sicurezza è stato già posto in passato ed inserito come quesito n. 325. Il quesito al quale si dà ora riscontro riguarda sostanzialmente il numero delle ore di aggiornamento da frequentare nel secondo quinquennio nel caso in cui nel primo si è frequentato un numero di ore in eccedenza rispetto a quelle previste dalle disposizioni di legge. Per potere dare un riscontro.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (429): sugli obblighi del committente e dell'impresa affidataria nei cantieri temporanei o mobili.

Che succede se l’impresa affidataria in un cantiere edile è un’impresa senza dipendenti? Quali sono gli obblighi del committente e dell’impresa stessa in tal caso? Come fare la verifica tecnico professionale dell’impresa affidataria senza dipendenti? Può l’organo di vigilanza in tal caso sospendere l’attività dell’impresa affidataria in cantiere?
Risposta a cura di G. Porreca
     E’ un bel quesito questo formulato dal lettore al quale si può rispondere solo individuando e confrontando le varie disposizioni che il D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. ha posto a carico sia del committente di un’opera edile che dell’impresa affidataria con la quale lo stesso ha stipulato un contratto di appalto Il lettore nel quesito fa riferimento in particolare al caso in cui l’impresa affidataria sia un’impresa che non ha dipendenti e pone in merito una serie di quesiti che riguardano.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (428): sulla documentazione attestante l'esperienza pregressa di conduzione di particolari attrezzature di lavoro per i lavoratori agricoli a cura di G. Porreca.

Il Punto 9.4 dell’Accordo del 22-2-2012 n. 53/CSR prevede che i lavoratori del settore agricolo in possesso di esperienza documentata almeno pari a 2 anni possono fare il corso di aggiornamento entro 12.03.2017. Come si può documentare il possesso di tale esperienza pregressa di almeno 2 anni alla conduzione della particolare attrezzatura?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il lettore fa riferimento a quanto indicato dall’Accordo Stato Regioni del 22/2/2012 sull’abilitazione degli operatori di particolari attrezzature di lavoro nel punto 9.4 allorquando ha stabilito che i lavoratori del settore agricolo in possesso alla data di entrata in vigore dell'Accordo di esperienza documentata almeno pari a due anni sono soggetti al corso di aggiornamento da effettuarsi entro cinque anni dalla data di pubblicazione dell'Accordo stesso e si chiede come possono i lavoratori agricoli documentare il possesso di tale esperienza. Per rispondere al quesito è sufficiente.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (427): sull'obbligo o meno per un lavoratore autonomo agricolo di abilitarsi alla conduzione di un attrezzatura di lavoro di cui all'Accordo del 22/2/2012 a cura di G. Porreca.

Un lavoratore autonomo agricolo è obbligato a formarsi per la conduzione di una particolare attrezzatura di lavoro di cui all'Accordo 22/2/2012 n. 53/CSR oppure, rientrando tra i soggetti individuati nell'art. 21 del D. Lgs 81/2008 e smi, può usufruire, secondo quanto indicato nel comma 2 lettera b) del medesimo art. 21, della facoltà di partecipare  a corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro?
Risposta a cura di G. Porreca
      I quesiti sull’applicazione delle disposizioni di cui al D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. per gli operatori agricoli tengono banco, a quanto pare, e ciò è un buon segno in quanto sta a significare che la problematica della sicurezza sul lavoro nel settore agricolo è oggi molto sentita. Per poter rispondere al quesito formulato è necessario effettuare una rilettura coordinata delle disposizioni di legge emanate nella materia specifica di cui al citato D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. e.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (426): sull'applicazione del nuovo Accordo Stato-Regioni del 7/7/2016 sulla formazione degli RSPP e ASPP a cura di G. Porreca.

Può, alla luce nuovo Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016 sulla formazione degli RSPP e ASPP, un datore di lavoro che si è avvalso della facoltà di svolgere direttamente i compiti del servizio di prevenzione e protezione, impartire direttamente la formazione ai propri lavoratori,? E se no può farlo fare eventualmente al responsabile del servizio di prevenzione e protezione da lui nominato?
Risposta a cura di G. Porreca
     La risposta al quesito discende da una attenta lettura dell’ultimo Accordo raggiunto in seno alla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 7/7/2016 sulla formazione degli RSPP e ASPP relazionato con gli indirizzi che la stessa Conferenza Stato-Regioni ha forniti con l’Accordo del 21/12/2011 sulla formazione dei lavoratori e con le disposizioni dettate dai Ministero del Lavoro e della Salute con il D. I. 6/3/2013 sulla qualificazione dei formatori in materia di salute e di sicurezza sul lavoro. Secondo, infatti, quanto indicato ,,.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (425): sull'entrata in vigore dell'obbligo di abilitazione degli operatori di macchine agricole a cura di G. Porreca.

E’ applicabile il differimento, previsto dal decreto del fare, dell’applicazione dell’obbligo dell’abilitazione di cui all’Accordo Stato-Regioni del 22/2/2012 all’operatore addetto alla conduzione di una macchina movimento terra o di una pala caricatrice frontale o di un carrello elevatore nel caso che la stessa venga utilizzata in ambito agricolo?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito formulato dal lettore è finalizzato a sapere se il differimento dell’applicazione dell’obbligo dell’abilitazione all’uso delle macchine agricole previsto dalla legge 9/8/2013 n. 98 che ha convertito in legge il D.L. 21/6/2013 n. 69 (il cosiddetto decreto del fare) riguarda l’uso specifico delle macchine agricole o l’uso di qualsiasi particolare attrezzatura di lavoro indicata nell’Accordo del 22/2/2012  sulla individuazione delle particolari attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione, se la stessa viene utilizzata nel settore agricolo. In effetti,,.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (424): chiarimenti sul rilascio dell'attestato di formazione in materia di sicurezza sul lavoro a cura di G. Porreca.

Con riferimento alla risposta al quesito n. 423 relativo al rilascio dell’attestato di formazione dei lavoratori in materia di salute e di sicurezza sul lavoro e di superamento della verifica finale di apprendimento, quanto indicato nella risposta stessa è valido anche per la formazione dei dirigenti e dei preposti considerato che per tale formazione l’applicazione dell’Accordo del 21/12/2011 è facoltativa e non obbligatoria? 
Risposta a cura di G. Porreca
     Il lettore ha formulato un quesito che richiama alla memoria quanto è accaduto in occasione della elaborazione e della pubblicazione dell’Accordo sulla formazione dei lavoratori raggiunto nell’ambito della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome nella seduta del 21/12/2011. Secondo una impostazione originale della bozza dell’Accordo lo stesso, così come del resto indicato nella sua premessa, era destinato a disciplinare,,.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (423): sul rilascio dell'attestato di formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro a cura di G. Porreca.

Può il responsabile del servizio di prevenzione e protezione di un’azienda, ai fini dell’applicazione dell’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011, formare i lavoratori dipendenti dell’azienda stessa e rilasciare direttamente ad essi un attestato della formazione impartita e dell’effettuazione della verifica di apprendimento? 
Risposta a cura di G. Porreca
     Per rispondere al quesito formulato dal lettore finalizzato a conoscere se il responsabile del servizio di prevenzione e protezione operante presso un’azienda può formare o meno in materia di salute e sicurezza sul lavoro i lavoratori dipendenti dell’azienda medesima e se può, inoltre, rilasciare direttamente agli stessi un attestato relativo alla formazione impartita ed alla effettuazione della verifica di apprendimento, necessaria perché tale formazione sia considerata valida, occorre rileggere con attenzione le indicazioni fornite in merito,.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (422): sulla formazione del datore di lavoro, del dirigente e del preposto dell'impresa affidataria a cura di G. Porreca.

La formazione richiesta dal’art. 97 del D. Lgs. n. 81/2008 deve essere necessariamente acquisita oltre che dal datore di lavoro anche dal dirigente e dal preposto o è sufficiente che sia acquisita solamente dal dirigente? Naturalmente questo dirigente sarà indicato quale incaricato ad adempiere in cantiere agli obblighi dell'impresa affidataria o tale soggetto può essere un professionista esterno?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito al quale si dà riscontro riguarda ancora una volta la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e in questo caso si riferisce alla particolare formazione che il comma 3-ter dell’art. 97 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 richiede a chi gestisce un’impresa affidataria per l’assolvimento degli obblighi in materia di sicurezza nei confronti delle imprese alle quali ha affidato dei lavori in appalto o in subappalto ed è stato oggetto già di un altro quesito individuato con il n. 323 ed inserito nell'apposita rubrica di questo stesso sito. Tale formazione,.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (421): sulle procedure per l'attuazione delle misure di prevenzione e protezione da indicare nel DVR a cura di G. Porreca.

Facendo riferimento all'art 28 del D. Lgs. 81/2008 qualcuno sostiene che in esso è previsto l'obbligo di indicare le procedure non solo per la attuazione delle misure di prevenzione e protezione da realizzare, ossia il percorso attuativo (ruolo della organizzazione aziendale che deve ....), ma anche per le misure di prevenzione e protezione attuate. Si chiede un chiarimento in merito.
Risposta a cura di G. Porreca
Fa riferimento il lettore alla disposizione di cui al comma 2 dell’art. 28 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 in base al quale il documento di cui all’articolo 17 comma 1 lettera a) dello stesso decreto legislativo e cioè il DVR , deve contenere l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere e chiede se tali procedure debbano o meno essere riferite anche alle misure già attuate ancor prima della valutazione dei rischi. L’obbligo di redigere il DVR................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (420): sulla possibilità da parte di un ASPP di svolgere formazione ai lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro a cura di G. Porreca.

Sono un ASPP che opera da diversi anni in una azienda del gruppo Ateco 9 ed ho svolto e svolgo docenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro ai lavoratori dell’azienda stessa. La domanda è: posso svolgere formazione anche a lavoratori appartenenti ad aziende di altri settori?
Risposta a cura di G. Porreca
      Il quesito che mira a conoscere se un ASPP che svolge la sua attività in un settore Ateco possa formare in materia di salute e di sicurezza anche i lavoratori appartenenti ad altri settori di attività ci spinge a fare il punto sulla situazione per quanto riguarda la formazione dei lavoratori nonché i requisiti che devono possedere i docenti-formatori ai fini dell’applicazione delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti. Come è noto il D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 con l’art. 37 comma.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (419): sul tipo di abilitazione per la conduzione di un escavatore che può essere utilizzato anche come gru a cura di G. Porreca.

Il lavoratore "abilitato" in conformità dell’accordo stato regioni del 22 febbraio 2012 all'uso di escavatore usando l'escavatore anche come gru essendo stato lo stesso omologato dal costruttore anche per le operazioni di sollevamento come gru, deve essere "abilitato" anche come addetto ad uso gru mobile?
Risposta a cura di G. Porreca
     Un quesito simile è stato già posto in passato ed è stato inserito con il n. 319 nella rubrica dei quesiti sull’applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. di questo stesso sito ed ha riguardato l’abilitazione degli operatori desinati all’utilizzazione di una particolare attrezzatura che può essere utilizzata sia come PLE che come apparecchio di sollevamento. L’uso promiscuo dell’attrezzatura particolare di cui al quesito che ora si riscontra riguarda invece un escavatore omologato anche per essere usato come apparecchio di sollevamento. La domanda del lettore .................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (418): sull'applicazione dell'art. 26 del D. Lgs. n. 81/2008 e sull'obbligo di redigere il Duvri nel caso di un committente non datore di lavoro a cura di G. Porreca.

Un privato possessore di un terreno agricolo affida ad un'azienda vitivinicola dei lavori per realizzare un vigneto e successivamente chiama una seconda ditta per effettuare dei lavori di scasso sul terreno finalizzati ad impiantare nuovi filari. In questo caso deve il committente adempiere agli obblighi di cui all’art. 26 del D. Lgs. 81/2008 e quindi elaborare il Duvri?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito mira a conoscere se, nel caso che un committente privato possessore di un fondo agricolo affidi a più imprese dei lavori finalizzati alla realizzazione ed all’ampliamento di un vigneto, devono essere applicate le disposizioni di cui all’art. 26 del D. Lgs. 9/4/2008 e s.m.i.e se in tal caso, di conseguenza, il committente stesso è tenuto ad elaborare il Duvri e ad adottare le misure di sicurezza finalizzate ad eliminare o ridurre al minimo tali rischi interferenziali. L'art. 26 del D. Lgs. n. 81/2008................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (417): sull'inizio dell'attività del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione nei cantieri temporanei o mobili.

Per dei lavori di ristrutturazione di un edificio, per lo svolgimento dei quali  è previsto l’intervento di più imprese, sono stato nominato dal committente coordinatore per l’esecuzione. Al momento in cantiere opera solo la prima impresa e secondo un’interpretazione che il committente dà delle  disposizioni di legge l’attività del CSE ha inizio solo allorquando in cantiere entra la seconda impresa. E’ così o come credo io le funzioni di CSE dovranno essere svolte fin dall’inizio dei lavori?
Risposta a cura di G. Porreca
     E’ singolare questo quesito, singolare non per l’argomento al quale fa riferimento ma per il fatto che la risposta da dare allo stesso è abbastanza scontata specie per chi opera abitualmente nel campo della sicurezza nei cantieri temporanei o mobili. Viene chiesto di sapere sostanzialmente quando il coordinatore per l’esecuzione dei lavori (CSE) inizia a svolgere le funzioni e più precisamente se all’inizio dei lavori oppure nel momento in cui entra ad operare in cantiere la seconda impresa. Per quanto comunque scontata è la risposta................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (416): chiarimenti sulla possibilità da parte del datore di lavoro di delegare l'adempimento degli obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

E' chiara la sua risposta al quesito sulla indelegabilità dell'elaborazione del DVR e quindi del POS che ne è un estratto per la valutazione dei rischi per il cantiere in essere. Ma qualche dubbio mi sorge in merito alla delega "perfetta". Avendo ricevuto per procura dall’Amministratore Delegato della società la nomina di "Datore di Lavoro per la sicurezza" non posso sostituirmi allo stesso datore di lavoro con riferimento all’obbligo di cui all'art. 17 sulla valutazione dei rischi?
Risposta a cura di G. Porreca
Il quesito formulato è sorto a seguito della lettura della risposta al quesito n. 415 di questo stesso sito, e nello stesso il lettore esprime in particolare qualche dubbio sulla impossibilità di sostituirsi al datore di lavoro nell’obbligo di effettuare la valutazione dei rischi avendo lo stesso ricevuto dall’Amministratore Delegato della società e quindi dal suo datore di lavoro, la nomina per procura di “Datore di Lavoro per la sicurezza”. Il quesito richiede pertanto alcuni chiarimenti sulla risposta. Come è noto..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (415): sulla possibilità di delegare l'obbligo di redigere il POS e il Duvri.

Può un datore di lavoro delegare l’obbligo di redigere il piano operativo di sicurezza (POS) ad un tecnico della propria impresa? E può altresì delegare l’obbligo di redigere il documento unico di valutazione dei rischi interferenziali (Duvri) nel caso di ricorso ad un appalto interno?  
Risposta a cura di G. Porreca
     Torna il tema della delega di funzioni e questa volta si riferisce alla possibilità o meno da parte del datore di lavoro di delegare l’obbligo di elaborare il piano operativo di sicurezza di cui all’art. 96 comma 1 lettera g) del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. e di redigere, altresì, il documento di valutazione dei rischi interferenziali di cui all’art. 26 comma 3, previsto fra gli obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione. Come è noto il legislatore................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (414): sulla abilitazione alla conduzione di escavatori idraulici e di pale caricatrici frontali a cura di G. Porreca.

Per lo svolgimento dei corsi di abilitazione per la conduzione di Macchine Movimento Terra, la prova pratica per escavatori sopra 6000 kg e pale caricatrici frontali sopra 4500 kg deve essere eseguita con macchine di tale massa operativa minima, oppure si possono usare macchine più piccole? Sull’argomento ci sono opinioni contrastanti.

Risposta a cura di G. Porreca

     Il quesito della settimana riguarda questa volta il campo della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, un campo per il quale vengono spesso sollevati dubbi sulla applicazione delle relative disposizioni di legge e sulle indicazioni fornite dagli Accordi della Conferenza Stato Regioni, dubbi legati però non tanto alla poca chiarezza delle disposizioni stesse ma ad interpretazioni strumentali e finalizzate spesso al raggiungimento di interessi e non anche ad assicurare agli operatori di sicurezza una corretta formazione, ed un campo..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (413): sull'obbligo di redigere il piano di emergenza antincendio nei cantieri temporanei o mobili.

Nei cantieri temporanei o mobili c’è l’obbligo di redigere il piano di emergenza e di evacuazione nel caso che nello stesso lavorino più di dieci unità? 
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito, finalizzato a sapere se sussiste l’obbligo o meno di redigere il piano di emergenza antincendio nel caso dei cantieri temporanei o mobili di cui al Titolo IV del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. se nello stesso operino più di dieci unità, è legato certamente alla convinzione molto diffusa che nei cantieri edili non sussiste un vero e proprio pericolo di incendio la cui presenza costituisce il motivo per cui viene richiesta la elaborazione del piano medesimo. Le cose però non stanno così in quanto................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (412): sulla responsabilità del direttore dei lavori in materia di salute e sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei o mobili.

Un committente, pur se avvisato dal progettista e futuro direttore dei lavori, non vuole, per un lavoro di entità inferiore ai 100.000 euro, nominare il coordinatore per la sicurezza ritenendo di non esserne obbligato anche se saranno necessari i subappalti e quindi entreranno in cantiere più imprese esecutrici. In tal caso se durante l'esecuzione dei lavori ci fosse un accertamento ispettivo o se peggio si verificasse un infortunio il direttore dei lavori, mancando il coordinatore, potrà essere soggetto in qualche modo a sanzioni o potrà essere ritenuto responsabile dell'infortunio?
Risposta a cura di G. Porreca
     Ancora un caso di “malasicurezza” e ancora un caso nel quale è possibile riscontrare un mancato rispetto da parte di un committente delle disposizioni di legge in materia di salute e di sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei o mobili, un altro caso dopo quelli segnalati con i quesiti individuati con i numeri 375 e 376 ed inseriti nella rubrica dei quesiti sulla applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. di questo stesso sito. Questa volta il quesito proviene dal progettista di un’opera edile nonché futuro direttore dei lavori il quale................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (411): sulla valutazione del rischio chimico alla luce della nuova classificazione delle sostanze e miscele chimiche introdotta dal Regolamento CLP.

Con riferimento alla nuova classificazione in CLP delle sostanze chimiche considerato che, allo stato attuale, tanti produttori rilasciano le schede di sicurezza ancora con la vecchia classificazione, come si può effettuare la valutazione del rischio chimico, che secondo la richiesta del cliente, deve essere in linea con la nuova normativa/classificazione? Può essere di tipo misto e cioè basata sia sulla vecchia che sulla nuova classificazione oppure è sbagliato operare in tal modo?
Risposta a cura di G. Porreca
     Sono appena entrate in vigore le modifiche apportate dal D. Lgs. 15/2/2016 n. 39 al testo del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. relative all’utilizzo delle sostanze pericolose che già è pervenuto un quesito da un lettore il quale chiede dei chiarimenti, considerato che tanti produttori continuano a rilasciare le schede di sicurezza ancora con la vecchia classificazione, su come effettuare la valutazione del rischio chimico alla luce della nuova classificazione delle sostanze e delle miscele chimiche introdotta dal Regolamento CE n. 1272/2008 CLP. Con il nuovo Regolamento, infatti, sono state modificate..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (410): sull'obbligo di redigere il Duvri nel caso di un appalto edile da eseguirsi all'interno di un supermercato.

Nel caso in cui in un supermercato devono essere appaltati dei lavori edili da svolgersi al suo interno ad una impresa la quale a sua volta si dovrà avvalere di subappaltatori è sufficiente che il committente datore di lavoro rediga il PSC per le imprese edili che accedono in esso o è anche tenuto a redigere il Duvri in osservanza all'art. 26 del D. Lgs. 81/2008?
Risposta a cura di G. Porreca
     Nel quesito viene segnalato un caso riguardante la installazione di un cantiere edile nell’ambito di un supermercato, uno di quei casi nei quali il committente di un’opera edile così come definito dall’art. 89 comma 1 lettera b) del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, contenente il Testo Unico in materia di salute e di sicurezza sul lavoro, coincide con il committente datore di lavoro che appalta dei lavori da eseguire all’interno della sua azienda ex art. 26 dello stesso D. Lgs. e viene chiesto se................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (409): sulla compatibilità fra coordinatore per l'esecuzione nei cantieri temporanei o mobili e uno dei soci di un'impresa esecutrice.

E' regolare che un socio di una società che esegue lavori edili eserciti in un cantiere il ruolo di Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e contemporaneamente quello di "supervisore" delle attività della ditta della quale è socio? 
Risposta a cura di G. Porreca
      Numerosi sono i quesiti che pervengono e che riguardano la compatibilità o meno dell’attività del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione nei cantieri temporanei o mobili (CSE) con quella di altre figure che operano nel settore edile, quali il committente, il responsabile dei lavori, il direttore dei lavori, il datore di lavoro di un’impresa esecutrice o il suo RSPP o un suo dipendente e ciò sta a significare che sull’argomento il legislatore non ha fornito delle indicazioni abbastanza chiare o comunque le ha fornite incomplete. Di tale tema ci si è già occupati................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (408): sull'esonero per il committente di lavori privati dall'obbligo di nominare il coordinatore in fase di esecuzione.

Il D. Lgs. n. 81/2008 con l’art. 90 comma 11 prevede che, nel caso di lavori privati non soggetti a permesso di costruire e di importo inferiore a 100.000 euro, il committente è esonerato dall’obbligo di nominare il CSP e che le funzioni di quest’ultimo devono essere svolte dal CSE, che viene nominato prima dell’affidamento dei lavori, il quale dovrà elaborare il PSC. Ma lo stesso D. Lgs. n. 81/2008 non richiede che il PSC vada redatto contestualmente alla progettazione dell’opera?
Risposta a cura di G. Porreca
     La perplessità espressa dal lettore che ha formulato il quesito è sorta fin dalla emanazione del D. Lgs 9/4/2008 n. 81 allorquando lo stesso ha concesso al committente, nel caso di lavori privati non soggetti a permesso di costruire, l’esonero dall’obbligo di nominare il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione obbligando però lo stesso committente a nominare comunque un coordinatore in fase di esecuzione al quale affidare il compito di svolgere le funzioni del coordinatore in fase di progettazione non designato. Il comma 11 dell’art. 90................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (407): sulla unicità all'interno di una azienda della figura del RSPP a cura di G. Porreca.

Una azienda che oltre a quella agricola svolge altre attività, quali l’organizzazione di convegni, mostre e visite guidate di edifici di sua proprietà, alle quali è addetto comunque lo stesso personale impegnato nell’attività agricola, vuole nominarmi RSPP esclusivamente per l’attività agricola e non anche per quelle che si svolgono presso gli edifici storici. E’ consentito dalla normativa incaricare un RSPP solo per una parte dell’attività svolta dall’azienda ovvero può un datore di lavoro nominare un RSPP solo per alcuni codici Ateco?
Risposta a cura di G. Porreca
     Le disposizioni di legge in materia di salute e della sicurezza sul lavoro ed in particolare il D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. impongono la istituzione presso ogni azienda di un servizio di prevenzione e protezione al quale vanno affidati i compiti di cui all’articolo 33 del decreto legislativo medesimo, compiti di prevenzione, di informazione, di formazione, di consultazione e di consulenza in genere da svolgere per conto dei datori di lavoro e prevedono, altresì, che tale servizio di prevenzione e protezione possa essere di tipo diretto, interno o esterno. Lo svolgimento dei compiti del servizio di prevenzione e protezione ................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (406): sulla stima dei costi della sicurezza nel caso del subentro di una seconda impresa durante l'esecuzione dei lavori.

Il principio dei costi della sicurezza, se non sbaglio, è quello che non devono subire ribassi nel corso delle gare per l’effettuazione dei lavori edili. Nel caso in cui il coordinatore viene chiamato a svolgere il proprio ruolo dopo che l'appalto per dei lavori privati è stato già affidato vanno ugualmente stimati riportati nel PSC i costi della sicurezza considerato che i lavori stessi sono già in esecuzione? 
Risposta a cura di G. Porreca
      Il lettore nel quesito fa certamente riferimento ai casi in cui dopo l’affidamento dei lavori in un cantiere edile a un’unica impresa viene in un secondo momento affidata dal committente l’esecuzione di altri lavori ad una o a più altre imprese e si chiede come deve comportarsi in tali casi il coordinatore per quanto riguarda la stima dei costi della sicurezza considerato che la gara è stata già svolta ed i lavori sono già in esecuzione. Per potere rispondere al quesito................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (405): sui requisiti per la qualificazione dei formatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro a cura di G. Porreca.

Lo svolgimento dell'attività di coordinatore per la sicurezza per un periodo di almeno tre anni può soddisfare il requisito "esperienziale" richiamato nel 5° criterio per la qualificazione dei formatori (ex Decreto 06/03/2013)? Qualcuno dice di sì ma io ho grossi dubbi, specie per la specificità della professionalità acquisita, che non spazia su tutte le aree tematiche da trattare ad un corso completo ex Accordo 21/12/2011.
Risposta a cura di G. Porreca
      Il lettore che ha formulato il quesito fa riferimento alle indicazioni fornite dal decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministro della Salute del 6/3/2013 sulla qualificazione dei formatori in materia di salute e di sicurezza sul lavoro con il quale sono stati fissati i criteri di qualificazione di tali formatori e chiede in particolare se lo svolgimento dell'attività di coordinatore per la sicurezza per un periodo di almeno tre anni può soddisfare il requisito "esperienziale" richiamato nel 5° criterio indicato in tale decreto. Si premette.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (404): sui requisiti professionali per potere svolgere l'attività di coordinatore in fase di progettazione e di esecuzione.

Sono laureato in ingegneria elettronica vecchio ordinamento, sono iscritto all’Ordine degli Ingegneri alla Sezione A di tutti i settori ed opero professionalmente ormai da 10 anni. Dalla lettura dei requisiti previsti all'art 98 D. Lgs. 81/08 per i coordinatori mi pare di vedere che la mia classe di laurea paradossalmente sia esclusa come sono esclusi ad esempio anche gli ingegneri meccanici, gli elettrici, ecc. E’ cosi o ci sono evoluzioni normative che mi sfuggono?
Risposta a cura di G. Porreca
      Il lettore che ha formulato il quesito fa riferimento alle indicazioni fornite dal D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, contenente il Testo Unico in materia di salute e di sicurezza sul lavoro, il quale con l’art. 98 ha fissato i requisiti professionali che sono richiesti per potere svolgere l’attività di coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione (CSP) ed in fase di esecuzione dei lavori (CSE) e consistenti nel possesso di un titolo di studio specifico, nell’avere svolto una attività nel settore delle costruzioni per una durata dipendente dal................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (403): sulla nomina da parte del datore di lavoro di un RSPP dipendente da altra azienda a cura di G. Porreca.

E’ corretto che partecipi ad una gara per RSPP una azienda che poi nomini quale RSPP a servizio di chi ha indetto la gara un proprio dipendente? Se il rapporto "fiduciario" va inteso tra azienda principale ed RSPP (esterno) come può mai essere possibile che ci sia di mezzo un’azienda terza ove vi sarà un datore di lavoro del consulente individuato? 
Risposta a cura di G. Porreca
     Quella segnalata dal lettore in questo quesito è una di quelle soluzioni che pur se consentite dal legislatore sono comunque adottate su una scelta del datore di lavoro e dietro una valutazione da parte dello stesso sull’opportunità o meno di adottarle. Il legislatore in merito si è preoccupato con l’art. 32 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 di stabilire quali debbano essere i requisiti professionali che deve avere il responsabile del servizio di prevenzione e protezione individuandoli, come è noto, nel possesso di................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (402): sull'aggiornamento del datore di lavoro RSPP formatosi in materia di sicurezza sul lavoro nel 2005 a cura di G. Porreca.

     Considerato che l'accordo Stato Regioni del 21/12/2011 al punto 7 prevede che tutti quei datori di lavoro che abbiano effettuato il corso ai sensi dell'art. 3 del D.M. 16/01/1997 possono effettuare l'aggiornamento entro 5 anni dalla data di pubblicazione e quindi nel 2017, è valido per poter usufruire di questa facoltà un attestato rilasciato a seguito di un corso di formazione svolto nel 2005 nel quale non vi è menzione del citato art. 3 ma soltanto che è stato erogato ai sensi dell'art 10 della 626/94?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il lettore, datore di lavoro che svolge direttamente i compiti del servizio di prevenzione e protezione e che ha svolto il corso di formazione in materia di salute e di sicurezza sul lavoro nel 2005, essendo in possesso di un attestato nel quale è indicato che la formazione è stata erogata ai sensi dell’art. 10 del D. Lgs. n. 626/1994 e avendo letto che nell’Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 si fa riferimento, per quanto riguarda l’obbligo di aggiornamento dei datori di lavoro RSPP, al D.M. 16/1/1997, chiede se ha tempo fino al 2017 per aggiornarsi oppure se con l’entrata in vigore dell’Accordo avrebbe dovuto formarsi nuovamente. Per poter rispondere al quesito è necessario.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (401): sulla possibilità di tenere in cantiere il piano operativo di sicurezza su supporto informatico.

Risulta esserci qualche disposizione ostativa alla custodia del piano operativo di sicurezza nei cantieri edili su supporto informatico (tablet, pc), in luogo di quello cartaceo, onde consentirne la visione ad eventuali organi di controllo che dovessero chiederne la produzione? La versione informatica di tale documento, in luogo di quella cartacea, specie nei lavori di breve durata molto frequenti per i quali va comunque redatto il POS, semplificherebbe notevolmente il lavoro assolvendo in ogni caso agli adempimenti di legge. 
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito del lettore finalizzato a conoscere se il piano operativo di sicurezza può essere elaborato invece che su un supporto cartaceo su quello informatico e se è possibile conservare lo stesso in cantiere in tale forma per consentire la sua lettura agli operatori che devono consultarlo o consegnarlo all’organo di vigilanza nel caso che ne faccia richiesta durante una sua ispezione, va esaminato sotto un duplice aspetto, uno legislativo e l’altro sotto un aspetto invece più pratico e tecnico-operativo. Da un punto di vista legislativo le disposizioni normative di riferimento................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (400): sull'obbligo della formazione del dirigente scolastico quale dirigente ex D. Lgs. n. 81/2008 a cura di G. Porreca.

Un Dirigente Scolastico (una volta definito Preside) che riveste la qualità di Datore di Lavoro, deve comunque seguire il Corso in materia di sicurezza sul lavoro da "Dirigente" secondo i contenuti dell'Accordo Stato-Regioni del dicembre 2011 tenendo presente che nel caso in esame il Dirigente ha dato incarico di RSPP a un soggetto esterno?
Risposta a cura di G. Porreca
     Un quesito analogo è stato già posto in passato ed è riscontrabile con il n. 322 nella rubrica dei quesiti sulla applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 inserita in questo stesso sito nel quale è stata posta la domanda se il datore di lavoro, che opera nella propria azienda come dirigente e che svolge di fatto in essa le attività di cui alla definizione di dirigente di cui al D. Lgs. 81/2008, è soggetto all'obbligo della formazione destinata al dirigente stesso la cui risposta si invita il lettore che ha formulato il quesito a consultare. Per gli istituti scolastici comunque,.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (399): sugli obblighi di sicurezza nel caso dell'appalto dei lavori a una Associazione Temporanea di Imprese.

In un grosso appalto l’impresa affidataria dei lavori “A” subappalta il lavoro ad un'altra società "B" che, a sua volta, si avvale della collaborazione di una ulteriore società "C"per l’esecuzione di alcune attività specialistiche. La società "B" può sia subappaltare le attività specialistiche alla società "C" che acquisire il lavoro come ATI con la stessa società "C". In caso di inadempimenti in materia di sicurezza da parte della società "C" nel corso dei lavori, quali sono le responsabilità in capo alla società "B" nell'uno e nell'altro caso? Ovvero, che doveri ha la ditta appaltatrice nei confronti della ditta subappaltatrice e la mandataria nei confronti della mandante?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il lettore prospetta due tipi di organizzazione dei lavori in un cantiere nel primo dei quali abbiamo, con una struttura di tipo verticale, una impresa A che ha avuto in appalto da un committente la realizzazione di un’opera edile e che subappalta parte dei lavori ad una impresa B la quale a sua volta si serve di una terza impresa C in subsubappalto mentre nel secondo caso l’impresa A si avvale delle imprese B e C unite in associazione temporanea di imprese con una struttura di tipo orizzontale e chiede di sapere
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Quesito D. Lgs. 81/08 (398): sull'obbligo di formazione del datore di lavoro per l'utilizzazione delle attrezzature di lavoro a cura di G. Porreca.

Il D. Lgs. 151/2015 ha modificato l'art 69 del D. Lgs. 81/2008 estendendo la definizione di "operatore" al datore di lavoro che usa una attrezzatura di lavoro. Che significa questo che vengono modificati gli obblighi di formazione del "datore di lavoro"? Il "datore di lavoro" aveva obbligo di formazione solo come datore di lavoro di impresa affidataria, per i lavori in ambienti confinati e di "abilitazione" per l’uso di specifiche attrezzature di cui ad "Accordo Stato Regioni" Ora non è più cosi?
Risposta a cura di G. Porreca
     E come spesso accade quando una modifica o integrazione apportata alle disposizioni di legge cui al D. Lgs. 9/4/2008 e s.m.i., contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, consiste nell’aggiunta in un articolo di un comma o di un periodo o addirittura di una espressione sorgono problemi di coordinamento fra la nuova disposizione aggiunta con quelle già inserite nell’articolo nel quale viene appunto inserita la modifica o l’integrazione medesima. Quello che segnala il lettore .................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (397): sull'obbligo da parte del datore di lavoro di indire la riunione periodica di cui all'art. 35 del D. Lgs. n. 81/2008.

Nel caso in cui un’azienda fa ricorso alla prestazione di lavoratori che svolgono attività occasionali di tipo accessorio utilizzando i quali viene superato il numero totale di 15 occupati sorge l’obbligo da parte del datore di lavoro di indire la riunione periodica in materia di sicurezza sul lavoro di cui all’articolo 35 del D. Lgs. n. 81/2008? 
Risposta a cura di G. Porreca
     Per potere rispondere al quesito formulato occorre richiamare le disposizioni di cui al D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. che riguardano la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che effettuano prestazioni occasionali di tipo accessorio, disposizioni che hanno recentemente subito delle modifiche ad opera del decreto applicativo del Jobs Act di cui al D. Lgs. 14/9/2015 n. 151 in vigore dal 24/9/2015, nonché quelle che riguardano l’obbligo di effettuare la riunione periodica di cui all’art. 35 dello stesso D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.. Secondo quanto stabilito..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (396): sulle funzioni e sui compiti delle figure del CSE e del direttore dei lavori nei cantieri edili per l'esecuzione di lavori pubblici.

E’ vero che una stazione appaltante nell’ambito dei cantieri temporanei o mobili allestiti per la effettuazione di lavori pubblici deve individuare il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione nella figura del direttore dei lavori o almeno in un direttore operativo e non comunque un  soggetto al di fuori dell’ufficio di direzione lavori? 
Risposta a cura di G. Porreca
     E’ un quesito questo è stato già posto in occasione dell’entrata in vigore del nuovo “Regolamento di esecuzione e attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante ‘Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE’” di cui al D.P.R. 5/10/2010 entrato in vigore l’8/6/2011 ma, considerato che, a quanto pare, sussiste in qualcuno ancora qualche dubbio, è il caso di ripetere le considerazioni che sono state già svolte in quella occasione. Per la sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei o mobili
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Quesito D. Lgs. 81/08 (395): sugli obblighi dell'impresa affidataria nei cantieri temporanei o mobili nei confronti di chi non redige il POS.

Con riferimento all'ultimo quesito n. 394 vorrei chiedere un chiarimento. Nei cantieri edili, come giustamente lei ha richiamato, se le imprese accettano il PSC e redigono il POS non devono in sintesi elaborare il DUVRI ecc.. In un cantiere però ci sono numerose ditte e lavoratori autonomi che non sono "esecutrici" e che non redigono il POS. Come deve comportarsi l’impresa affidataria nei loro confronti? 
Risposta a cura di G. Porreca
     Non c’è dubbio che l’articolo 26 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. sugli obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera o di somministrazione e l’articolo 96 dello stesso decreto legislativo sugli obblighi dei datori di lavoro delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici nei cantieri temporanei o mobili siano fra i più gettonati per il numero dei quesiti che pervengono in merito alla loro applicazione e ciò accade essenzialmente perché
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Quesito D. Lgs. 81/08 (394): sugli obblighi dei committenti nell'ambito di un cantiere temporaneo o mobile.

Il datore di lavoro di un’impresa affidataria può incorrere in "culpa in eligendo" per la scelta di un’impresa subappaltatrice a cui affida dei lavori in un cantiere temporaneo o mobile oppure questo tipo di responsabilità, dopo aver passato la documentazione di verifica della impresa subappaltatrice al "committente" dell'intera opera, è a carico di quest’ultimo?
Risposta a cura di G. Porreca
     Non si deve incorrere nell’errore di confondere la figura di un committente dell’intera opera edile, per la cui realizzazione è stato installato un cantiere temporaneo o mobile, al quale vanno applicate le disposizioni di cui al Titolo IV del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. con il committente datore di lavoro ex art. 26 dello stesso D. Lgs. che all’interno di quel cantiere subappalta ad altre imprese parte dei lavori avuti in affidamento. Il committente ex Titolo IV
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Quesito D. Lgs. 81/08 (393): sull'esonero dalla frequenza del corso di formazione per CSP e CSE nei cantieri temporanei o mobili.

Vorrei porre una domanda per la quale né l’Ordine né il Politecnico mi hanno saputo dare una risposta precisa. Sono laureato in ingegneria e sull’attestato di laurea mi hanno inserito una postilla con la quale è stato certificato che nel 2011 nel corso di laurea ho sostenuto, tra gli altri, l’esame di “Organizzazione del cantiere”, corso equipollente di cui all’art. 10 del D. Lgs. n. 494/1996 sulla sicurezza nei cantieri temporanei o mobili. Per poter svolgere l’attività di coordinatore mi basta solo frequentare un corso di aggiornamento di 40 ore o devo frequentare quello di formazione di 120 ore? 
Risposta a cura di G. Porreca
      Devono essere tanti gli studenti, a giudicare dai quesiti che continuano a pervenire sull’argomento, che sono rimasti “vittima” di un errore commesso da un Politecnico che a seguito di un esame superato sulla “Organizzazione del cantiere” nel 2011 ha rilasciato un attestato di equipollenza al corso di formazione per coordinatori ai sensi dell’art. 10 del D. Lgs. n. 494/1996 sulla sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e che continuano a chiedere se tale attestato fosse valido o meno per cui per rispondere al quesito si ritiene di rifare il punto sulla situazione. Richiamiamo in premessa
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Quesito D. Lgs. 81/08 (392): sul controllo da parte del committente datore di lavoro delle ditte appaltatrici che operano all'interno della sua azienda.

Nel caso della presenza contemporanea in una grande azienda di molteplici ditte appaltatrici, oltre alla verifica di idoneità tecnico professionale ed alla redazione del DUVRI, il datore di lavoro committente ha l'obbligo di sorvegliare in campo le attività delle ditte appaltatrici? E in tal caso chi sono le figure aziendali più opportune per svolgere tale ruolo?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito riguarda l’applicazione dell’art. 26 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. sugli obblighi di sicurezza connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione e mira in particolare a conoscere se il committente datore di lavoro, oltre a verificare l’idoneità tecnico professionale delle ditte appaltatrici e di elaborare il Duvri, sia tenuto anche a controllare e sorvegliare in campo le attività che tali ditte svolgono nell’ambito della sua azienda. Si rammenta che..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (391): sulla possibilità di ricorrere alle modalità di apprendimento e-learning per la formazione degli RLS a cura di G. Porreca.

Il corso di RLS può essere svolto in modalità e-learnig considerato che detto corso non sembrerebbe rientrare tra quelli inseriti nell'accordo stato regioni del 21/12/2011? Nel caso di un corso per RLS in modalità e-learning qual’è l’organismo paritetico in collaborazione del quale lo stesso deve essere svolto?
   Risposta a cura di G. Porreca
     In passato sono pervenuti diversi quesiti finalizzati a conoscere se fosse possibile ricorrere alla modalità di apprendimento e-learning per la formazione e l’aggiornamento di alcuni operatori di sicurezza (ASPP e RSPP, datori di lavoro RSPP, lavoratori, dirigenti e preposti e finanche CSP e CSE nei cantieri temporanei o mobili) ma è questa la prima volta che la domanda sul possibile ricorso a tale modalità si riferisce agli RLS. Vediamo quindi, per rispondere al quesito formulato, di esaminare le fonti normative sull’argomento. La possibilità di effettuare.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (390): sugli obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro di un farmacista senza dipendenti.

Sono una farmacista senza dipendenti e vorrei sapere se, in questo caso, si applicano le disposizioni in materia di salute e di sicurezza di cui al decreto legislativo 81/08 ed in particolare se sono obbligato ad effettuare la valutazione dei rischi e la formazione antincendio e di primo soccorso.
Risposta a cura di G. Porreca
     Ogni qualvolta un soggetto assume la figura di datore di lavoro, qualunque sia la sua attività (commerciale, professionale, artigianale ecc.), dovendo lo stesso tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori da lui dipendenti, si applicano tutte le disposizioni di cui al D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i., contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, (istituzione del servizio di prevenzione e protezione, valutazione dei rischi, redazione del DVR, ecc). Viene da chiedersi quindi a tal punto...............

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (389): sulla compatibilità fra coordinatore in fase di esecuzione e uno dei soci dell'impresa affidataria.

Si chiede un parere in merito all' affidamento dell' incarico di coordinatore della sicurezza ad un socio dell' impresa affidataria dei lavori. L' impresa è una srl con CdA composta da tre soci dei quali uno è il presidente. Il socio coordinatore della sicurezza non è il presidente del CdA ma maggioritario nelle quote di partecipazione. Il quesito viene posto alla luce della definizione della figura di coordinatore di cui all' articolo 89 lettera f ) del Testo Unico.  
Risposta a cura di G. Porreca
     I quesiti che hanno per oggetto la compatibilità dell’attività del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione nei cantieri temporanei o mobili (CSE) con quella di altre figure che operano in tale settore, quali il committente, il responsabile dei lavori, il direttore dei lavori, il RSPP, il datore di lavoro di un’impresa esecutrice o un suo dipendente, pervengono al sito con una certa frequenza e ciò sta a significare che sull’argomento il legislatore ha dato delle indicazioni non molto chiare o comunque incomplete. Si consultino .................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (388): sulla compatibilità fra le attività di direttore tecnico di cantiere, di direttore dei lavori e di coordinatore per la sicurezza a cura di G. Porreca.

Può una impresa committente ed esecutrice di una grosso fabbricato nominare come direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza in esecuzione il proprio direttore tecnico di cantiere? E se sì non si possono in tal caso verificare dei contrasti fra le eventuali decisioni che deve assumere il direttore dei lavori per quanto riguarda l’organizzazione del cantiere rispetto al contesto delle attività proprie del direttore tecnico di cantiere e del coordinatore della sicurezza che tutelano interessi di altra natura?
Risposta a cura di G. Porreca
     Una domanda analoga a quella alla quale si dà ora riscontro è stata già posta con il quesito n. 334 inserito nella rubrica dei “Quesiti sulla applicazione del D. Lgs. n. 81/2008” riguardante la compatibilità dell’attività che svolgono le varie figure professionali che operano nei cantieri temporanei o mobili. Su tale compatibilità ci si è già espressi nel rispondere ad altri quesiti inseriti nella stessa rubrica e individuati, fra gli altri, con i n. 374. 362 e 190.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (387): chiarimenti sulla verifica dell'idoneità tecnico-professionale delle imprese affidatarie non esecutrici a cura di G. Porreca.

Con riferimento alla risposta al quesito n. 383 riguardante la valutazione della idoneità tecnico-professionale dell'impresa affidataria non esecutrice,  non le sembra che quanto in essa sostenuto sia difforme a quanto indicato dal Ministero del Lavoro nell'interpello n. 13/2014, secondo il quale il Committente può basare il giudizio di idoneità dell’impresa affidataria sulle sole sue capacità organizzative senza tenere conto della sua iscrizione alla Camera di Commercio e che la stessa possa quindi ricevere in affidamento un appalto pur avendo un oggetto sociale non inerente alla tipologia dei lavori da eseguire?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il lettore nel quesito formulato ha espresse delle osservazioni sulle conclusioni alle quali si è pervenuto nella risposta al quesito n. 383, inserito nella rubrica dei quesiti sulla applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. riportata su questo stesso sito, mettendo in evidenza che le conclusioni stesse non corrispondono a quanto sull’argomento ha avuto modo di sostenere la Commissione Interpelli nella risposta all’interpello n. 13/2014 e chiede pertanto dei chiarimenti in merito alle due diverse opinioni. Per potere rispondere.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (386): sulle semplificazioni previste per la formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro a cura di G. Porreca.

Dovendo formare gli stessi dipendenti sia per l'art. 37, sia per il DM 388, sia come addetti antincendio, con la frequenza di corsi per i quali sono sempre previste ore di formazione generica e ore di formazione specifica,  è possibile che le ore di formazione generica vengano svolte una sola volta e siano valide per tutti e tre i corsi?
     Risposta a cura di G. Porreca
     Per rispondere al quesito formulato, finalizzato sostanzialmente a conoscere se la formazione generale in materia di salute e sicurezza sul lavoro impartita ai lavoratori ai sensi dell’art. 37 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. possa essere considerata valida anche per la formazione generale di quei lavoratori addetti alla prevenzione incendi e di quelli destinati al primo soccorso, occorre richiamare le disposizioni di legge emanate nella materia specifica ed attualmente vigenti. La formazione generale dei lavoratori.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (385): sugli obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro per una società in accomandita semplice a cura di G. Porreca.

E’ corretto, ai fini della applicazione delle disposizioni in materia di salute e di sicurezza sul lavoro di cui al D. Lgs. n. 81/2008, considerare il socio accomandatario che presta l'attività lavorativa per conto della propria società come un lavoratore autonomo e applicare nei suoi confronti nel caso che non utilizzi i necessari dispositivi individuali di sicurezza le disposizioni di cui all’articolo 21 del decreto legislativo medesimo?
Risposta a cura di G. Porreca
     Un quesito sugli obblighi in materia di salute e di sicurezza sul lavoro applicabili ad una società in accomandita semplice (s.a.s.) è stato già posto ed è inserito con il
numero 192e nella rubrica dei quesiti sull’applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. di questo stesso sito. La s.a.s., società in accomandita semplice, è una particolare società della quale fanno parte due categorie di soci e cioè l'accomandatario e l’accomandante.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (384): sull'obbligo o meno di redigere il POS da parte delle imprese impegnate nei cantieri per la costruzione di palchi e stand fieristici a cura di G. Porreca.

Alcuni coordinatori sostengono che per i datori di lavoro delle imprese che operano nei cantieri installati per la costruzione di palchi per spettacoli musicali, cinematografici e teatrali non sussiste, ai sensi del decreto del 22/7/2014 del Ministero del Lavoro, l’obbligo di redigere il piano operativo di sicurezza? E’ giusto quanto dagli stessi affermato?
Risposta a cura di G. Porreca
    Il quesito fa riferimento alle disposizioni dettate dal Decreto del 22/7/2014 del Ministro del Lavoro di concerto con il Ministro della Salute riguardante l’applicazione del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i., contenente il Testo Unico in materia di salute e di sicurezza sul lavoro, ai cantieri allestiti per la costruzione di palchi negli spettacoli musicali, cinematografici e teatrali e per la costruzione di stand nelle manifestazioni fieristiche, decreto richiesto dal legislatore.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (383): sulla verifica tecnico professionale di una impresa affidataria non esecutrice a cura di G. Porreca.

Può un committente affidare l’esecuzione di un’opera edile ad una impresa che svolge attività commerciale sapendo che la stessa non dovrà eseguire direttamente i lavori in cantiere ma ha in programma di trasferire integralmente gli stessi a ditte subappaltatrici?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito che si riscontra riguarda l’idoneità tecnico professionale di un’impresa affidataria con la quale un committente ex art. 89 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. vuole stipulare un contratto di appalto per la realizzazione di un opera che richiede quindi la organizzazione di un cantiere temporaneo o mobile. Per rispondere al quesito è opportuno richiamare in premessa gli obblighi che il legislatore ha posto a carico del committente nei confronti di un'impresa affidataria.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (382): sulla elaborazione del programma di demolizione di un'opera edile a cura di G. Porreca.

Per le opere di demolizione da realizzare in un cantiere l’art. 151 del D. Lgs. n. 81/2008 prevede che sia redatto un apposito programma definito anche ''piano delle demolizioni''. Chi deve redigere per legge tale piano? L’obbligo è a carico dell'impresa esecutrice o del coordinatore per la sicurezza? E' necessario inoltre contattare un tecnico in possesso di una qualifica specifica?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito che si riscontra è finalizzato a conoscere se l’elaborazione del programma di demolizione di un’opera edile è posta a carico dell’impresa esecutrice che provvede alla effettuazione di tali lavori o del coordinatore per la sicurezza nonché se, per redigere lo stesso, è necessaria una particolare e specifica qualifica. Le norme in materia di sicurezza sul lavoro per quanto riguarda le opere di demolizione sono contenute nel D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. e più precisamente.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (381): sulla esclusione di un'impresa da una gara per non avere indicato i costi della sicurezza a cura di G. Porreca.

Nell’ambito di una gara pubblica per la effettuazione di alcuni lavori edili una stazione appaltante ha esclusa una impresa in quanto la stessa non ha indicato nella propria offerta l’ammontare dei costi della sicurezza aziendali. In base a quale disposizione di legge ha potuto escludere per tale motivazione l’impresa dalla gara?
Risposta a cura di G. Porreca
      Per potere rispondere al quesito formulato è necessario richiamare le disposizioni di legge che regolamentano la materia dei costi di sicurezza nonché gli indirizzi che la giurisprudenza ha fornito e fornisce sull’argomento. Tali disposizioni sono contenute per quanto riguarda i lavori pubblici nel D. Lgs. 12/4/2006 n. 163 e s.m.i. e nel D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i., e più in particolare in quelle riguardanti gli obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione. Secondo i commi 3-bis e 3-ter.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (380): sulla collaborazione con gli organismi paritetici per la formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro a cura di G. Porreca.

Per l'organizzazione dei corsi di formazione per i lavoratori di primo soccorso ex DM 388/2003 e antincendio ex DM 10/3/1998 è necessario che venga richiesta la collaborazione agli organi paritetici? Cosa si intende per organo paritetico e quali sono i requisiti per la loro individuazione?
Risposta a cura di G. Porreca
     Con il quesito che si riscontra il lettore si è posta la domanda se l’obbligo di richiesta di collaborazione da fare agli organismi paritetici investe anche la formazione che riguarda i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza e su quali sono i requisiti che deve possedere l’organismo paritetico al quale rivolgere la richiesta. Il tema della collaborazione.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (379): sulla formazione di un RSPP che vuole operare in aziende appartenenti a macrosettori diversi a cura di G. Porreca.

Ho sostenuto i corsi A e B per il macrosettore di attività 6. Se avessi l’esigenza di fare il RSPP per una azienda del macrosettore 4 devo fare per forza un corso B per il nuovo settore o posso utilizzare in qualche modo la formazione già sostenuta? Nell’ipotesi di dover fare ex novo il corso B per il nuovo settore devo comunque fare l’aggiornamento per il macrosettore 6 nel quale sto già esercitando il ruolo di RSPP?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito riguarda un responsabile del servizio di prevenzione e protezione di un’azienda appartenente al macrosettore di attività Ateco 6 che vuole andare ad operare anche in una azienda appartenente al macrosettore 4 e riguarda più in particolare la formazione e l’aggiornamento necessari per potere operare in entrambi i settori. La fonte normativa alla quale è necessario fare riferimento per quanto riguarda la formazione degli RSPP e ASPP è attualmente.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (378): sulle modalità di trasmissione del POS dall'impresa esecutrice al CSE a cura di G. Porreca.

Può il datore di lavoro di un’impresa esecutrice trasmettere il piano operativo di sicurezza direttamente al coordinatore per l’esecuzione dei lavori o è tenuto comunque ad inviarlo all’impresa affidataria?  Nel caso che il POS gli pervenga direttamente che deve fare il coordinatore?
Risposta a cura di G. Porreca
     L’obbligo da parte del datore di lavoro di un’impresa esecutrice di trasmettere, prima dell’inizio dei lavori, il piano operativo di sicurezza (POS) al coordinatore per l’esecuzione (CSE) è stato introdotto con il comma 3 dell’art. 13 del D. Lgs. 14/8/1996 n. 494, con il quale è stata recepita in Italia la Direttiva cantieri, così come modificato dal D. Lgs. 19/11/1999 n. 528, secondo il quale:.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (377): sull'aggiornamento dei datori di lavoro che hanno optato oer lo svolgimento diretto del servizio di prevenzione e protezione a cura di G. Porreca.

Un coordinatore sta chiedendo con insistenza l’attestato di aggiornamento di un datore di lavoro RSPP che ha frequentato il corso di formazione nel marzo 2009 sostenendo che lo stesso andava fatto entro i 5 anni dal completamento della formazione. Da quando decorre il quinquennio per tali datori di lavoro RSPP secondo l'Accordo Stato Regioni del 21/12/2011?
Risposta a cura di G. Porreca
     Spunta anche se un po' prematuramente un quesito sull'aggiornamento dei datori di lavoro RSPP e cioè di quei datori di lavoro che hanno inteso optare per lo svolgimento diretto dei compiti del servizio di prevenzione e protezione. Da quando decorre, chiede un lettore, il quinquennio entro il quale questi datori di lavoro RSPP devono provvedere ad aggiornarsi? La formazione e l’aggiornamento dei datori di lavoro RSPP.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (376): su un comportamento scorretto del coordinatore in fase di esecuzione in un cantiere edile a cura di G. Porreca.

In un cantiere edile nel quale sono in corso dei lavori di costruzione di un edificio per civili abitazioni di sei piani e nel quale era prevista la installazione di un ponteggio fisso il coordinatore per l’esecuzione dei lavori ha chiesto al datore di lavoro dell’impresa che deve montare il ponteggio di non prevedere nel PiMUS che sta elaborando la mantovana sistemata all'altezza del solaio di copertura del piano terra per motivi che non ha indicato. E’ normale una richiesta del genere? Che deve fare il datore di lavoro?
Risposta a cura di G. Porreca
   Viene segnalato da un lettore in questo quesito un altro caso di “malasicurezza”. Dopo il caso di cui al precedente quesito n. 375 riguardante un committente che si rifiuta di mettere in atto le misure di sicurezza suggerite dal coordinatore spingendo invece l’impresa esecutrice a continuare ugualmente a lavorare senza le stesse, ecco un altro caso riguardante un CSE che chiede al datore di lavoro di un’impresa esecutrice impegnato ad elaborare il PiMUS per il ponteggio che dovrà installare in cantiere di non mettere la mantovana all’altezza della copertura del piano terra e ciò senza giustificato motivo.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (375): sull comportamento del CSE in un cantiere edile nel caso di inadempimenti da parte del committente a cura di G. Porreca.

In un cantiere edile pubblico nel quale sono in corso dei lavori di posa in opera di un capannone prefabbricato per mezzo di un’autogrù, posizionata su un terreno di riporto il CSE ha chiesto una verifica preliminare per valutare il rischio o meno di ribaltamento dell'autogrù stessa. Non avendola consegnata il CSE non ha ammesso in cantiere l'impresa. Il RUP comunque successivamente ha imposto all'impresa di proseguire nella sua attività che il CSE ha sospeso per non averla mai autorizzata. Avendo il RUP ordinata ulteriormente la ripresa il CSE è stato costretto a denunciarlo all’organo di vigilanza. E’ legittimo un tale comportamento del RUP?
Risposta a cura di G. Porreca
     Quello segnalato dal lettore è uno di quei casi in cui il committente di un’opera edile non si rende conto che la sua figura è una delle principali se non la principale figura responsabile della organizzazione della sicurezza nel cantiere installato per la realizzazione della sua opera. In sintesi nel caso di cui al quesito abbiamo un coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione che ha individuato un possibile rischio nel cantiere sottoposto al suo controllo che riguarda la stabilità di una autogrù e................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (374): sulla compatibilità fra le figure del committente dell'opera edile e del coordinatore per la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili a cura di G. Porreca.

Al committente, qualora in possesso dei requisiti di cui all’articolo 98 del D. Lgs. n. 81/2008 è stata concessa la facoltà di svolgere le funzioni sia di coordinatore per la progettazione che di coordinatore per l’esecuzione dei lavori. Ma non dovrebbe esserci una incompatibilità fra tali figure? Su quali basi il legislatore ha invece giudicato che tale incompatibilità non esiste?
Risposta a cura di G. Porreca
      La domanda formulata dal lettore e finalizzata a conoscere sulla base di quali elementi il legislatore ha concesso al committente di potere svolgere nei cantieri temporanei o mobili le funzioni di coordinatore per la sicurezza sia in fase di progettazione (CSP) che in fase di esecuzione dei lavori (CSE) è derivata certamente dalla lettura degli obblighi del CSE stesso contenuti nell’articolo 92 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. fra i quali si legge anche quello di denunciare il committente agli organi di vigilanza competenti se................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (373): sull'aggiornamento per l'abilitazione alla conduzione di particolari attrezzature di lavoro a cura di G. Porreca.

L'Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 22/02/2012 ha previsto un aggiornamento quinquennale della formazione specifica per la guida/utilizzo di alcune macchine/attrezzature. Alla scadenza del quinquennio, il lavoratore non può più manovrare la macchina/attrezzatura in attesa del corso di aggiornamento oppure esiste un tempo di transizione per cui può condurre a "patentino" scaduto? E se è così cosa far fare al patentato in attesa di completare l’aggiornamento?
Risposta a cura di G. Porreca
     La domanda del lettore che ovviamente ha adibito un proprio lavoratore dipendente alla conduzione di una delle particolari attrezzature di lavoro di cui all’Accordo raggiunto nell’ambito della Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome (nel seguito Conferenza Stato-Regioni) nella seduta del 22/2/2012, Accordo pubblicato sulla G.U. del 12/3/2012 ed entrato in vigore il 12/3/2013, è finalizzata a conoscere se.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (372): sull'obbligo o meno dell'abilitazione del datore di lavoro alla conduzione di particolari attrezzature di lavoro a cura di G. Porreca.

Il datore di lavoro che guida mezzi di cui alla Conferenza Stato-Regioni del 22/02/2012 deve conseguire la formazione specifica ("patentino") come per i propri lavoratori?
Risposta a cura di G. Porreca
     Un quesito analogo a quello al quale si dà ora riscontro è stato già posto in occasione dell’entrata in vigore, avvenuta il 12/3/2013, dell’Accordo Stato-Regioni del 22/2/2012 relativo all’abilitazione degli operatori di particolari attrezzature di lavoro di cui all’articolo 73 comma 5 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i.. Il dubbio ritorna certamente per il fatto che l’abilitazione alla conduzione di particolari attrezzature di lavoro è stata introdotta dall’art. 73 dello stesso D. Lgs.secondo il quale:.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (371): sull'abilitazione alla conduzione di trattori agricoli o forestali a cura di G. Porreca.

Chiedo un chiarimento in merito all'abilitazione all'uso dei trattori agricoli in riferimento all'accordo del 22/02/2012. Come vanno individuati i lavoratori per i quali è applicabile il differimento dell'obbligo al 22/03/2015 e la possibilità che gli siano riconosciuti i 2 anni di esperienza? Per lavoratori del "settore agricolo" si intendono in particolare solo i lavoratori delle imprese agricole come individuate dal codice civile o possono essere compresi anche i lavoratori agricoli che operano per conto terzi?
Risposta a cura di G. Porreca
     E’ decisamente il momento dei lavoratori nel settore agricolo i quali in effetti appartengono ad una categoria che più di tutte incontra non poche difficoltà per adeguarsi all’obbligo dell’abilitazione alla conduzione dei trattori, obbligo introdotto con l’Accordo Stato-Regioni del 22/2/2013 e riguardante l’abilitazione delle particolari attrezzatura di lavoro di cui all’art. 73 comma 4 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i.. Il quesito formulato verte sostanzialmente sulla interpretazione da dare all’espressione “lavoratori del settore agricolo” che.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (370): sull'aggiornamento in materia di salute e di sicurezza sul lavoro dei preposti a cura di G. Porreca.

In merito all'Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 ho un dubbio su quante ore di aggiornamento quinquennale deve fare il preposto. Poiché la formazione del preposto è definita "particolare e aggiuntiva" il suo aggiornamento dovrà essere di 6 ore o di 12 ore (6 ore come lavoratore + 6 ore per il ruolo di preposto)?
Risposta a cura di G. Porreca
     Per potere rispondere al quesito formulato dal lettore, finalizzato sostanzialmente a sapere se, essendo il preposto un lavoratore, il suo aggiornamento in materia di salute e di sicurezza sul lavoro comprende o meno quello del lavoratore, è necessario riesaminare le disposizioni di legge riguardanti la formazione e l’aggiornamento di tali figure nonché le indicazioni fornite in merito dalla Conferenza Stato-Regioni e verificare in particolare se i contenuti degli aggiornamenti previsti per gli stessi siano quanto meno in qualche modo sovrapponibili. L’obbligo della formazione dei lavoratori .................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (369): sull'abilitazione alla conduzione di trattori agricoli o forestali che hanno provveduto alla loro riparazione o manutenzioe a cura di G. Porreca.

I meccanici di una Concessionaria di trattori che guidano i trattori per provare tali mezzi nell’ambito del piazzale dell’azienda dopo la riparazione e/o per caricare e scaricare gli stessi dall'autocarro per il loro trasporto devono possedere il "patentino" ai sensi dell'Accordo Stato Regioni del 22/02/2012?
Risposta a cura di G. Porreca
     E’ il periodo questo dei quesiti sull’applicazione dell’Accordo Stato-Regioni del 22/2/2012 relativo all’abilitazione degli operatori di particolari attrezzature di lavoro di cui all’articolo 73 comma 5 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. e ciò in quanto siamo in prossimità della scadenza dei 24 mesi dall’entrata in vigore dell’Accordo medesimo avvenuta il 12/3/2013, scadenza fissata per la formazione di coloro che hanno usufruito della norma transitoria di cui all’articolo 12 dello stesso Accordo per essere stati già incaricati, alla data della sua entrata in vigore, dell’uso di una delle particolari attrezzature elencate nell’Accordo medesimo nonché .................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (368): sulla formazione e aggiornamento di un laureato esonerato dalla frequenza dei moduli A e B ex art. 32 c. 5 del D. Lgs. n. 81/2008 a cura di G. Porreca.

 Sono un ingegnere meccanico laureatosi nel 2002 che può usufruire dell’esonero dalla frequenza dei moduli A e B previsto dall’art. 32 del D. Lgs. n. 81/2008. Non ho mai frequentato il modulo C. Per abilitarmi ora come RSPP è sufficiente che frequenti il modulo C e aggiorni il B (60+40) ore oppure, essendo passati più di cinque anni dall'entrata in vigore dell'81/2008 ed essendo fuori dal tempo utile per fare l'aggiornamento (maggio 2013) sono costretto a fare tutta la trafila dei moduli A B e C?
Risposta a cura di G. Porreca
     La risposta al quesito è stata già fornita nel dare riscontro a precedenti quesiti pubblicati su questo stesso sito nella rubrica dei quesiti sulla applicazione del D. Lgs. 9/4/2008 e s.m.i. ma è l’occasione questa per sintetizzare le disposizioni sull’esonero dei laureati dalla frequenza dei moduli A e B relativi alla formazione degli RSPP e ASPP ex art. 32 comma 5 del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. e sull’aggiornamento di tali figure professionali. L'art. 32 comma 5 del D. Lgs. n. 81/2008, si rammenta, è quello che.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (367): sull'applicazione delle disposizioni di cui al Titolo IV del D. Lgs. n. 81/2008 ai cantieri edili di breve durata a cura di G. Porreca.

E’ vero quello che ho potuto leggere e cioè che per i cantieri edili di breve durata non si applicano le disposizioni sui cantieri temporanei o mobili di cui al Titolo IV del D. Lgs. n. 81/2008 e se sì cosa si deve intendere per breve durata?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il lettore che si chiede e ci chiede per averlo letto o sentito da qualche parte se sono applicabili ai cantieri edili di breve durata le disposizioni stabilite dal legislatore per i cantieri temporanei o mobili di cui al Titolo IV del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i., contenente il Testo Unico in materia di salute e di sicurezza sul lavoro, fa certamente riferimento ad una modifica apportata al citato decreto legislativo con il “Decreto del fare” di cui al D. L. 21/6/2013 n. 69 convertito con la legge n. 98/2013 riguardante il campo di applicazione del Titolo IV del D. Lgs. n. 81/2008 medesimo. Il dubbio espresso ................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (366): sull'obbligo di redigere il Duvri nel caso di un appalto edile all'interno di uno stabilimento industriale a cura di G. Porreca.

Nel caso in cui una azienda industriale appalti dei lavori edili da eseguirsi all'interno del proprio stabilimento ad una impresa la quale a sua volta si avvale di subappaltatori il committente per le imprese edili che accedono in stabilimento è tenuto a redigere il Duvri in osservanza all'art. 26 del D. Lgs. 81/2008 o basta che rediga il PSC?
Risposta a cura di G. Porreca
     La situazione prospettata in questo quesito e cioè quella della installazione di un cantiere edile nell’ambito di uno stabilimento industriale e la domanda finalizzata a conoscere se in tal caso sussista l’obbligo da parte del committente di redigere il PSC o il Duvri sono state già oggetto di un analogo quesito, il 305, ma la diffusione di casi analoghi che è possibile riscontrare nella realtà ci spinge a riesaminare il problema ed a rinnovare, a beneficio dei lettori, le considerazioni già svolte in occasione della risposta al precedente quesito. In premessa ................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (365): sulla valutazione dei rischi e sulla elaborazione del DVR in caso di costituzione di una nuova impresa a cura di G. Porreca.

E’ ancora in vigore la facoltà da parte del datore di lavoro di un’impresa di nuova costituzione di redigere il documento di valutazione dei rischi entro novanta giorni dall’inizio dell’attività o è tenuto ad elaborarlo subito al momento dell’apertura?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il lettore fa certamente riferimento alle recenti modifiche apportate al D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, contenente il Testo Unico in materia di salute e di sicurezza sul lavoro, ed in particolare alla modifica introdotta all’art. 28 dello stesso decreto riguardante la valutazione dei rischi e la redazione del relativo documento di valutazione dei rischi (DVR) per le imprese di nuova costituzione per cui si ritiene di fare il punto sulla situazione. La facoltà per il datore di lavoro che intraprende una nuova attività .............

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (364): sull'obbligo di collaborazione del datore di lavoro con gli organismi paritetici per la formazione dei lavoratori a cura di G. Porreca.

Può un Ente di formazione, accreditato presso la Regione e regolarmente autorizzato dalla stessa ad erogare corsi di formazione per i vari operatori di sicurezza sul lavoro, rilasciare attestati idonei con tutti i requisiti dettati dalla normativa vigente senza avvalersi della collaborazione con un Ente Bilaterale?
Risposta a cura di G. Porreca
     Ci sono argomenti quale quello di cui al quesito che si riscontra che ricorrono con frequenza ma non perché le disposizioni di legge emanate in merito non siano chiare ma perché delle stesse si dà una interpretazione distorta e spesso volutamente distorta. L’argomento in oggetto è quello della formazione dei lavoratori e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza in materia di salute e di sicurezza sul lavoro e più in particolare della collaborazione che il datore di lavoro è tenuto a chiedere agli organismi paritetici. L’obbligo di richiedere la collaborazione agli organismi paritetici.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (363): sull'aggiornamento degli operatori addetti all'utilizzo di particolari attrezzature di lavoro a cura di G. Porreca.

Con riferimento alla risposta al quesito n. 361, relativo alla abilitazione degli operatori già esperti addetti all'utilizzo di particolari attrezzature di lavoro (es. carrelli elevatori), in cosa deve consistere il modulo di aggiornamento? In una prova pratica e verifica finale di apprendimento con test pratico oppure deve contenere anche una parte teorica e un test scritto?
Risposta a cura di G. Porreca
     Nel ribadire quanto già detto nella risposta al quesito n. 361 e cioè che i lavoratori che alla data di entrata un vigore dell’Accordo del 22/2/2012 e cioè alla data del 12/3/2013 sono risultati essere già incaricati alla conduzione di una delle attrezzature di cui all’Accordo stesso, hanno usufruito solo, ai sensi della norma transitoria di cui all’articolo 12, della facoltà di effettuare il corso di abilitazione corrispondente all’attrezzatura di cui alla loro esperienza entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore, si fa presente che l’aggiornamento degli operatori.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (362): sulla incompatibilità fra CSE e datore di lavoro delle imprese esecutrici a cura di G. Porreca.

Può un’impresa committente di un’opera edile nominare come coordinatore per l’esecuzione dei lavori in un cantiere temporaneo o mobile il datore di lavoro di una impresa esecutrice appaltatrice se in possesso dei requisiti richiesti dalle disposizioni di legge in materia di salute e di sicurezza sul lavoro di cui al D. Lgs. n. 81/2008 o opera la incompatibilità di cui all’articolo 89 comma 1 lettera f) dello stesso decreto legislativo?
Risposta a cura di G. Porreca
     La risposta al quesito formulato dal lettore si rinviene nella definizione che il legislatore ha dato del coordinatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro durante la realizzazione di un’opera edile (CSE) contenuta nel comma 1 lettera f) dell’articolo 89 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, riportante le varie definizioni agli effetti dell’applicazione delle disposizioni di cui al Capo I del Titolo IV del decreto legislativo medesimo, così come modificato dal D. Lgs. 3/8/2009 n. 106. Secondo il comma 1 lettera f) del D. Lgs. n. 81/2008, infatti................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (361): sulla abilitazione degli operatori addetti all'utilizzo di particolari attrezzature di lavoro a cura di G. Porreca.

Se un lavoratore dimostra che all’entrata in vigore dell’Accoro del 22/2/2015 sull’abilitazione per la conduzione di particolari attrezzature era già esperto nell’utilizzo di una delle attrezzature previste dall’Accordo stesso può essere esonerato dal frequentare entro 24 mesi il relativo modulo pratico. L’impresa utilizzatrice inoltre da cui dipende può provvedere a formarlo nell’ambito della propria azienda?
Risposta a cura di G. Porreca
     All’avvicinarsi della scadenza dei 24 mesi dall’entrata in vigore dell’Accordo del 22/2/2013 sull’abilitazione alla conduzione di particolari attrezzature di lavoro di cui all’articolo 73 comma 4 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i., ecco che rispunta qualche quesito che chiede chiarimenti in merito all’applicazione dell’Accordo medesimo. Questa volta il quesito riguarda quei soggetti che alla data di entrata in vigore del citato Accordo, e cioè al 12/3/2013, erano già pratici nell’utilizzo di una delle particolari attrezzature e viene chiesto se questi, considerata la loro esperienza, possono essere quanto meno esonerati dal frequentare il modulo pratico. I lavoratori.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (360): sull'addestramento per l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale di III categoria a cura di G. Porreca.

Un addetto all’uso di una piattaforma di lavoro elevabile che ha frequentato il corso previsto dall’Accordo Stato Regioni del 22/2/2012 deve svolgere anche il corso per  l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale di III categoria?
Risposta a cura di G. Porreca
     Per poter dare un riscontro al quesito formulato dal lettore finalizzato a conoscere se chi ha frequentato il corso per l’abilitazione alla conduzione di una piattaforma di lavoro elevabile, così come previsto dall’Accordo Stato Regioni del 22/2/2012 relativo alla conduzione di particolari attrezzature di lavoro, può anche non essere addestrato all’uso della cintura di sicurezza, è necessario esaminare le fonti normative alle quali fanno capo gli obblighi corrispondenti. L'obbligo dell’addestramento dei lavoratori all’uso di un DPI di III categoria.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (359): sulla sanzione da applicare nel caso di mancata valutazione dei rischi nell'utilizzo degli impianti elettrici.

Si può applicare alla figura del dirigente di una azienda la sanzione per non aver fatta la valutazione dei rischi connessi all’impiego dei materiali, delle apparecchiature e degli impianti elettrici secondo le condizioni, le caratteristiche e i rischi presenti nell’ambiente di lavoro di cui all’art. 80 comma 2 del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., considerato che l’obbligo della valutazione dei rischi è in generale indelegabile ed è posto ad esclusivo carico del datore di lavoro? 
Risposta a cura di G. Porreca
      L’obbligo della valutazione dei rischi presenti in un luogo di lavoro è contenuto, in linea generale, anche se non proprio specificatamente e direttamente indicato, nell’art. 17 comma 1 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, contenente il Testo Unico in materia di salute e di sicurezza sul lavoro, secondo il quale “1. Il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività: a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall'articolo 28; b) la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi”, articolo................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (358): sulla redazione del POS nel caso di Associazione Temporanea di Imprese a cura di G. Porreca.

Nel caso di una A.T.I. fra due imprese edili, che prestano entrambe le proprie maestranze all'interno del cantiere, il POS deve essere redatto da ognuna di esse oppure può essere fatto un POS unico congiunto?
Risposta a cura di G. Porreca
     Per rispondere al quesito, finalizzato a sapere se le imprese di una associazione temporanea di imprese operanti in un cantiere temporaneo o mobile siano tenute ad elaborare piani operativi di sicurezza distinti o se ne possano predisporre uno unico, è opportuno, oltre a richiamare gli obblighi che si riferiscono alla redazione di tale documento ed i contenuti minimi che lo stesso deve possedere, precisare quella che è da considerarsi una associazione temporanea di imprese e quella che è la sua organizzazione ed articolazione. Per quanto riguarda il POS................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (357): sugli obblighi di sicurezza da parte del datore di lavoro nei confronti degli stagisti.

Un'azienda che taglia e confeziona su misura prodotti abrasivi utilizza stagisti per far fronte a maggiori ma temporanei carichi di produzione. Gli stagisti vengono impiegati in aiuto ai dipendenti a tempo indeterminato per preparare, ad inizio ciclo, l'abrasivo da mettere in lavorazione e alla fine del ciclo per lo smistamento e il confezionamento del prodotto da spedire. La domanda è questa: agli stagisti va fatta la formazione come da Accordo Stato Regioni e gli stessi vanno sottoposti a sorveglianza sanitaria con visita preventiva?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito riguardante gli obblighi di sicurezza da parte del datore di lavoro nei confronti di stagisti che vengono impiegati nella propria azienda per partecipare alle fasi lavorative del suo ciclo di produzione è stato già oggetto di precedenti analoghi quesiti ai quali si è dato riscontro con delle indicazioni che in questa occasione si ritiene di ripetere a beneficio del lettore che ha formulato il quesito. Per rispondere al quesito è necessario partire dalla definizione di lavoratore che..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (356): sulla nomina a preposto di un lavoratore somministrato e sull'obbligo della sua formazione.

Nel caso di un lavoratore in somministrazione che deve ricoprire il ruolo di preposto, a chi compete conferire l’incarico e provvedere alla sua formazione? Al datore di lavoro somministratore o all'utilizzatore?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito formulato dal lettore riguardante il conferimento dell’incarico di preposto ad un lavoratore somministrato nonché a carico di chi deve essere posto l’obbligo di formarlo per lo svolgimento della sua funzione ci induce a fare il punto sulle disposizioni di legge in materia di salute e sicurezza sul lavoro da applicare nel caso della somministrazione dei lavoratori. La definizione di lavoratore somministrato si può ricavare dal D. Lgs. 10/9/2003 n. 276 e s.m.i. dalla lettura del quale discende ..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (355): sulle modifiche apportate dalla Legge Europea al D. Lgs. n. 81/2008 sulla valutazione dei rischi e sulla redazione del DVR a cura di G. Porreca.

     Con la legge europea 2013-bis è stato modificato il comma 3-bis dell’art. 28 del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., riportante le disposizioni sulla valutazione dei rischi e sulla elaborazione del DVR nel caso di costituzione di una nuova impresa. Secondo tale modifica anche in tal caso il datore di lavoro, dopo aver fatta la valutazione dei rischi, deve comunque dare immediata evidenza, attraverso idonea documentazione, dell'adempimento degli obblighi di cui alle lettere b), c), d), e) e f) del comma 2. Riportando queste lettere i contenuti del DVR, la richiesta di una idonea e immediata documentazione attestante l’adempimento dei relativi obblighi non è in contraddizione con la facoltà che il comma stesso ha concesso di elaborare il DVR entro 90 giorni dalla data di inizio dell’attività?
Risposta a cura di G. Porreca
     Sono state appena introdotte delle modifiche al D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 che già si sollevano delle perplessità. Il quesito formulato fa riferimento alla modifica che la legge n. 161 del 30/10/2014, la cosiddetta legge europea 2013-bis, ha apportata all’art. 28 del D. Lgs. 9/4/2008 e s.m.i. contenente l’obbligo della valutazione dei rischi e della redazione del relativo documento di valutazione e la perplessità dalla quale si è fatto prendere il lettore.............

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (354): sulla facoltà da parte del datore di lavoro di un'azienda costruttrice di elettrodotti di svolgere direttamente i compiti del servizio di prevenzione e protezione.

Alla luce di quanto disposto dagli artt. 31, comma 6, 34 e dall'Allegato II ex D.lgs. 81/2008, una azienda che svolga una attività di costruzione e manutenzione di elettrodotti, con circa 180 dipendenti, può ritenersi come appartenente alla categoria "altre aziende" di cui al punto 4 dell'Allegato II del citato D.lgs. n. 81/2008 e può quindi il datore di lavoro della stessa svolgere direttamente i compiti del servizio di prevenzione e protezione?
Risposta a cura di G. Porreca
     Per poter dare riscontro al quesito formulato è necessario chiarire innanzitutto cosa si intende per “azienda industriale” ed occorre stabilire altresì se una azienda quale quella segnalata nel quesito che si riscontra e che svolge una attività di costruzione e manutenzione di elettrodotti sia da considerare, ai fini dell’applicazione del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 contenente il Testo Unico in materia di salute e di sicurezza sul lavoro, una azienda industriale o meno. Nel D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., in verità..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (353): sulla possibilità da parte del datore di lavoro di conferire una delega di funzioni al respponsabile del servizio di prevenzione e protezione.

Sono un RSSP dipendente di un'azienda di oltre 50 addetti e in tale veste presto assistenza e consulenza al datore di lavoro nelle varie pratiche aziendali afferenti le tematiche di sicurezza. Non ho nessun ASPP e nessun altro dipendente fa riferimento a me per le proprie mansioni. Può il datore di lavoro in una organizzazione aziendale di questo tipo conferirmi una delega di funzioni (art.16)? 
Risposta a cura di G. Porreca
      Anche questa domanda, finalizzata a conoscere se la figura del responsabile del servizio di prevenzione e protezione è compatibile con quella del delegato del datore di lavoro ai sensi dell’art. 16 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, è una domanda che ricorre perché accade spesso che il datore di lavoro ritenga di individuare, come possibile soggetto al quale trasferire alcuni o tutti i suoi obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, proprio il RSPP perché è una figura questa che per sua professionalità..................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (352): sulla possibilità di retribuire la prestazione di lavoro di un lavoratore autonomo tramite i "voucher".

Può lavorare in un cantiere un lavoratore autonomo per effettuare dei lavori di intonacatura della facciata di un fabbricato civile e di rimaneggiamento della sua copertura pagato con i voucher? E poiché non ha dipendenti è soggetto comunque a redigere il POS?
Risposta a cura di G. Porreca
     Un quesito analogo riguardante le disposizioni in materia di salute e di sicurezza che si applicano ad un lavoratore che presta la propria attività con una retribuzione effettuata tramite i voucher è stato già posto allo scrivente ed è quello riportato con il numero 331 nella rubrica dei “Quesiti sull’applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.” di questo stesso sito. Il quesito al quale si dà ora riscontro riguarda.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (351): sul concetto di disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo.

Con riferimento alla risposta al quesito n. 349 relativo all’obbligo o meno della elaborazione del Duvri da parte del committente nei confronti di una ditta subappaltatrice non avendo le aziende appaltatrice e subappaltatrice nel caso particolare la disponibilità giuridica dei luoghi dove devono essere svolti i lavori di appalto e subappalto come è possibile che anche l’appaltatore che opera all’interno dell’azienda del committente debba anch’egli redigere un DUVRI da rilasciare al subappaltatore? Non è contraddittorio rispetto alla norma che l’appaltatore debba redigere un DUVRI? 
Risposta a cura di G. Porreca
     La richiesta di chiarimenti formulata dal lettore offre lo spunto di mettere in evidenza un’altra di quelle “sviste” che il legislatore ha preso nell’elaborare il testo del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 che riguarda questa volta l’applicazione dell’art. 26 contenente gli obblighi posti a carico del datore di lavoro che affida lavori, servizi o forniture ad una impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda o di una singola unità produttiva della stessa nonché nell’ambito dell’intero ciclo produttivo nel caso in cui però lo stesso datore di lavoro non abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si deve svolgere l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo. Al fine di...............

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (350): sulla validità dell'esonero dalla frequenza del corso di formazione per il CSP e il CSE a cura di G. Porreca.

Sono laureato in ingegneria e nel corso di laurea ho sostenuto nel 2011 l’esame di organizzazione del cantiere. Sull’attestato di laurea mi hanno inserito una postilla con la quale è stato certificato che ho sostenuto, tra gli altri, l’esame di “Organizzazione del cantiere”, corso equipollente di cui all’art. 10 del D. Lgs. n. 494/1996 sulla sicurezza nei cantieri temporanei o mobili. Per poter svolgere l’attività di coordinatore devo ora frequentare un corso di 120 ore o solo quello di aggiornamento di 40 ore? E in quest’ultimo caso entro quando devo svolgerlo?
Risposta a cura di G. Porreca
     Occorre in premessa fornire, visto quanto è possibile leggere nel quesito, alcuni chiarimenti in merito ai requisiti professionali necessari per poter svolgere l’attività di coordinatore per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori nei cantieri temporanei o mobili. Tali requisiti sono riportati nell’articolo 98 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e consistono, così come indicato nel comma 1, in un titolo di studio ed in una attestazione, rilasciata da parte dei datori di lavoro o dei committenti, comprovante................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (349): sull'obbligo da parte del committente di redigere il Duvri nei confronti di una ditta subappaltatrice oltre che di quella affidataria.

Se un appaltatore privato (azienda B) opera per conto di un committente (azienda A) anch'esso privato e l'azienda B deve far intervenire all'interno della struttura del committente un'altra azienda C (privata) per una attività in subappalto da svolgere comunque per conto del committente, è l’azienda appaltatrice B che deve fare il DUVRI, che il committente deve successivamente integrare ai sensi del  comma 3-ter dell'art. 26, oppure è solo il committente che, avendo la disponibilità giuridica degli luoghi, deve redigere un unico Duvri? 
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito formulato riguarda ancora una volta l’applicazione dell’art. 26 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. e più in particolare l’obbligo della redazione del Duvri. Nello stesso viene segnalato un caso analogo a quello che è stato oggetto di un altro quesito, il n. 317, inserito nella rubrica dei “Quesiti sulla applicazione del D. Lgs. n. 81/2008” di questo stesso sito e che riguardava l'applicazione dell'art. 26 per lavori da realizzare in un sito di proprietà di terzi. Con il quesito che ora si riscontra si chiede sostanzialmente di sapere.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (348): sull'obbligo o meno da parte del lavoratore autonomo di elaborare il POS nei cantieri edili a cura di G. Porreca.

Un lavoratore autonomo, che opera all'interno di un cantiere edile ove è presente un piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) deve redigere il piano operativo di sicurezza (POS)? E deve redigere il POS anche se lavora da solo in un appartamento senza che siano presenti altri artigiani?
Risposta a cura di G. Porreca
      Ancora un quesito sull’obbligo o meno da parte di un lavoratore autonomo che opera in un cantiere edile di redigere il piano operativo di sicurezza (POS). Non è passato neanche un mese da quando si è dato riscontro ad un quesito analogo, il n. 344 inserito nella rubrica dei quesiti sull’applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 pubblicata su questo stesso sito, rispondendo al quale sono state espresse delle considerazioni e delle riflessioni che qui si ritiene comunque di sintetizzare. Il lavoratore autonomo è................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (347): sull'applicazione del decreto sulla sicurezza nelle operazioni di montaggio e smontaggio di palchii a cura di G. Porreca.

Per i lavori di montaggio e smontaggio di palchi per spettacoli musicali, cinematografici e teatrali è necessario elaborare il PiMUS? Gli addetti al montaggio e smontaggio di tali palchi inoltre devono aver frequentato il corso di formazione relativo al montaggio e smontaggio dei ponteggi fissi?
Risposta a cura di G. Porreca
     Non è passato molto tempo da quando è stato pubblicato ed è entrato in vigore il Decreto 22/7/2014 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro della Salute con avviso riportato sulla G. U. dell’8/8/2014, decreto meglio conosciuto come “decreto palchi” ma che più propriamente sarebbe più opportuno chiamare “decreto palchi e stand” considerato che si occupa anche dell’allestimento di strutture fieristiche, ed ecco che già è pervenuto il primo quesito sulla sua applicazione. La domanda formulata nel quesito è finalizzata a sapere................
 

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (346): sugli obblighi del direttore dei lavori in materia di salute e sicurezza sul lavoro nei cantieri edili a cura di G. Porreca.

Per i lavori in un cantiere edile la ditta appaltatrice ha affidato l’esecuzione di alcune opere a un’impresa subappaltatrice. L’organo di vigilanza, nell’ambito di una sua ispezione, preso atto che il committente non era venuto a conoscenza del subentro in cantiere di una seconda impresa, ha contravvenzionato il direttore dei lavori per non avere, quale responsabile dei lavori, provveduto a nominare il coordinatore per l’esecuzione. E normale il provvedimento adottato dall’organo di vigilanza?
Risposta a cura di G. Porreca
      E’ un periodo questo in cui sempre più spesso viene rivolta l’attenzione alla figura del direttore dei lavori e ai suoi obblighi in materia di salute e di sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei o mobili sia da parte della giurisprudenza, per l’individuazione della sua responsabilità o meno nel caso di inosservanze alle norme in materia di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, che degli organi di vigilanza da parte dei quali si deve registrare però a volte purtroppo una applicazione non corretta delle disposizioni di cui al D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.. Nel caso in esame ................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (345): sull'applicazione delle disposizioni di cui al Titolo IV del D. Lgs. n. 81/2008 a cura di G. Porreca.

Per i lavori di manutenzione o di nuovi impianti di segnaletica verticale stradale compreso montaggio e smontaggio di portali o monopali con altezza minima di sei metri e di manutenzione in generale della segnaletica orizzontale si ricade nel titolo IV del TU 81/2008 ed è quindi necessario il coordinamento?
Risposta a cura di G. Porreca
      Il quesito formulato è uno di quelli che fa riferimento al campo di applicazione del Titolo IV del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. sui cantieri temporanei o mobili. I lavori segnalati in quest’ultimo quesito sono lavori stradali che possono andare dalla semplice manutenzione della segnaletica orizzontale o verticale alla manutenzione ed alla installazione di portali, strutture o monopali di altezza anche significativa e viene chiesto se per gli questi lavori devono essere applicate le disposizioni sui cantieri temporanei o mobili. Le disposizioni di cui...............

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (344): sull'obbligo o meno da parte dei lavoratori autonomi di redigere il POS se operano nei cantieri temporanei o mobili a cura di G. Porreca.

Il lavoratore autonomo, definito dall’art. 89 comma 1 lettera d) del D. Lgs. n. 81/2008 come la “persona fisica la cui attività professionale contribuisce alla realizzazione dell'opera senza vincolo di subordinazione”, è tenuto, in base all’art. 96 comma 1 lettera g) del Testo Unico, a redigere il POS considerato che quest’ultimo è un documento che devono redigere i datori di lavoro delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici?
Risposta a cura di G. Porreca
  E’ un quesito questo al quale è stato già dato in passato una risposta più volte, in più occasioni e da più parti. Eppure è ricorrente ed il motivo deriva certamente dal fatto che la risposta che viene ufficialmente data allo stesso, secondo la quale non sussiste l’obbligo da parte dei lavoratori autonomi che prestano la loro opera nei cantieri temporanei o mobili di redigere il POS, non convince soprattutto i tecnici di sicurezza ed i coordinatori che quotidianamente................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (343): sull'attestazione dei requisiti professionali per il RSPP e per gli ASPP.

Il D. Lgs. 195/03 è tuttora vigente o è stato abrogato dal D. Lgs. 81/08 in quanto modifica ed integrazione al D. Lgs. 626/94? Inoltre, nella dichiarazione del RSPP esterno circa il possesso dei requisiti per ricoprire tale ruolo, è opportuno che sia richiamato l'art. 32 del D. Lgs. 81/08 o può ritenersi conforme alla normativa una dichiarazione che riporti esclusivamente il riferimento ai requisiti di cui al D. Lgs. 195/2003?
Risposta a cura di G. Porreca
     Già con il D. Lgs. 19/9/1994 n. 626 il legislatore aveva stabilito che il datore di lavoro deve istituire nella propria azienda un servizio di prevenzione e protezione ed in particolare, con l’articolo 8 comma 2 dello stesso decreto legislativo, che deve designare una o più persone da lui dipendenti per l’espletamento dei compiti del servizio medesimo tra le quali il responsabile del servizio stesso che deve essere in possesso di “attitudini e capacità adeguate”. Il D. Lgs. . 626/1994 non ha precisato però.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (342): sull'addestramento dei lavoratori per l'utilizzo di ponteggi sospesi motorizzari.

I lavoratori adibiti all'uso di attrezzature complesse quali sono i ponteggi sospesi motorizzati devono essere in possesso del patentino specifico per operare su macchine particolari previsto dall’art. 73 del D. Lgs. n. 81/2008 e dall’Accordo Stato-Regioni del 22/2/2012?
Risposta a cura di G. Porreca
      L’obbligo della informazione, formazione e addestramento dei lavoratori incaricati in generale dell’uso delle attrezzature di lavoro messe a loro disposizione è contenuto nell’art. 73 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. secondo cui "nell'ambito degli obblighi di cui agli articoli 36 e 37 il datore di lavoro provvede, affinché per ogni attrezzatura di lavoro messa a disposizione, i lavoratori incaricati dell'uso dispongano di ogni necessaria informazione e istruzione e ricevano una formazione e un addestramento adeguati in rapporto alla sicurezza relativamente a.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (341): sulla individuazione dei costi della sicurezza aziendali e contrattuali e sulla loro esclusione dal ribasso d'asta a cura di G. Porreca.

Per partecipare a bandi di gara, la stazione appaltante chiede ai concorrenti di dichiarare a quanto ammontano i costi relativi alla sicurezza da rischio specifico (o aziendali) e che tali costi risultano congrui rispetto all'entità ed alle caratteristiche dei lavori oggetto dell'appalto. E' possibile avere chiarimenti sui costi da rischio specifico (o aziendali)? Sono quelli indicati dal Coordinatore nel PSC?
Risposta a cura di G. Porreca
     La materia dei costi della sicurezza nei lavori pubblici è regolamentata dalle disposizioni contenute nel D. Lgs. 12/4/2006 n. 163 sul “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE” e s.m.i. e nelle disposizioni di cui al D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i., contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro riguardanti gli obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione. Secondo i commi 3-bis e 3-ter dell’art. 86................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (340): sull'applicazione del decreto sui lavori in ambienti confinati per lavori edili in un intercapedine condominiale a cura di G. Porreca.

I lavori di recupero di strutture in cemento armato degradate (recupero dei ferri e ricostituzione del cemento) effettuati in un condominio all'interno di intercapedini di larghezza 0,90 m e altezza 6,00 m, aerate direttamente verso l'esterno da griglie, possono ricondursi a lavori in luoghi confinati e se questi lavori venissero effettuati da una sola impresa sussiste l’obbligo, vista la specificità e i particolari rischi, della redazione del PSC?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito formulato è un altro di quelli (per i precedenti si consulti i quesiti n. 227, 289, 312, 320 e 338 inseriti nella rubrica dei quesiti sull’applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. pubblicati su questo stesso sito) che fa riferimento all’applicazione del D.P.R. 14/9/2011 n. 177, contenente il Regolamento per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti, con il quale................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (339): sugli obblighi a carico di un'impresa affidataria non esecutrice per lavori da svolgere in un cantiere edile a cura di G. Porreca.

Dovendo un’impresa appaltatrice effettuare dei lavori di costruzione e montaggio di arredi interni (bar, negozi, ecc..) in un cantiere edile e non avendo fra i propri lavoratori addetti e preposti al montaggio di tali arredi la stessa subappalta l'intera "opera"  di montaggio. Come può in tal caso l’impresa redigere il POS se non è esecutrice? E’tenuta in tal caso ad inserire nello stesso tutti gli elementi di cui all'allegato XV riferiti all’impresa che sarà esecutrice?
Risposta a cura di G. Porreca
     Un quesito analogo a quello che si riscontra è stato già posto qualche mese fa (consultabile su questo stesso sito) ed il ripetersi dello stesso è dovuto certamente al fatto che le disposizioni sugli obblighi in materia di salute e di sicurezza sul lavoro a carico dei datori di lavoro delle imprese affidatarie dettate dal D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 non brillano a volte di coerenza e comunque non sono sempre ben coordinate fra di loro così come di seguito viene messo in evidenza................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (338): sugli obblighi di sicurezza per lavori in ambienti confinati da realizzare all'interno della propria azienda a cura di G. Porreca.

Se nella mia azienda che svolge attività diversa da lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati voglio svolgere dei lavori di tale tipo (pulizia di silo una volta all’anno) direttamente con i miei lavoratori è sufficiente formare con corsi specifici un preposto e due lavoratori oppure è obbligatoria  l’esperienza almeno triennale di cui all'art 2 del DPR 177/2011?
Risposta a cura di G. Porreca
     Sempre più numerosi sono i quesiti che pervengono sulla sicurezza dei lavori da effettuare in ambienti confinati o sospetti di inquinamento e questo perché probabilmente ci si sta rendendo conto di quanto diffusi siano tali tipi di lavori, contrariamente a quanto si pensasse, di quanto inoltre siano pericolosi e di quanto difficile sia se non a volte addirittura impossibile rispettare le disposizioni di sicurezza che il legislatore ha voluto fissare per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori che si vanno ad impegnare in tale tipo di attività. Questa volta...............

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (337): sull'obbligo della richiesta di collaborazione agli OO. PP. per la formazione dei lavoratori.

Per la formazione dei lavoratori le disposizioni di legge prevedono la richiesta da parte del datore di lavoro di collaborazione agli Organismi Paritetici. E’ vero che invece per la formazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) tale richiesta di collaborazione con gli OO. PP. non è necessaria così come ho potuto leggere in qualche comunicato pubblicato sulla rete?
Risposta a cura di G. Porreca
     Numerosi sono i quesiti pervenuti al sito sull’obbligo da parte del datore di lavoro di richiedere per la formazione dei lavoratori la collaborazione agli organismi paritetici ai quali e ad essi è stata data una risposta consultabile nella sezione “formazione” inserita nell’apposita rubrica dei “Quesiti sulla applicazione del D. Lgs.9/4/2008 n. 81 e s.m.i” del sito stesso. E’ comunque la prima volta che un quesito si riferisce esclusivamente alla formazione della figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) e chiede se anche per essa sussiste o meno tale obbligo.  Per rispondere al quesito è opportuno.................

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (336): sugli obblighi dei fornitori di calcestruzzo nei cantieri temporanei o mobili a cura di G. Porreca.

Se in cantiere dovesse entrare un impresa che si occupa di fornitura di cls, con il relativo getto, la stessa è tenuta alla redazione del POS, oppure con l'entrata in vigore della Circolare MLPS del 10 febbraio 2011 deve redigere solo il DUVRI per la fornitura di cls? Ci sono molti pareri contrastanti e il Decreto è molto vago a riguardo.
Risposta a cura di G. Porreca
      Il quesito riguarda una delle operazioni più diffuse e ripetute nei cantieri temporanei o mobili e cioè la fornitura di calcestruzzo. Il lettore che ha formulato il quesito chiede dei chiarimenti sull’applicazione per tali operazioni delle disposizioni di cui al D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. e più precisamente se l’impresa di fornitura del calcestruzzo è tenuto a redigere il POS o il Duvri e denuncia l’esistenza in merito di pareri contrastanti in materia e di una poca chiarezza da parte del legislatore. L’oggetto del quesito è stato in verità...............

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (335): sull'obbligo della redazione del piano operativo di sicurezza (POS) e del piano di lavoro (PdL) a cura di G. Porreca.

Qualora un’impresa che abbia già redatto un P.O.S. assume nel corso dei lavori un altro dipendente può integrare il P.O.S. stesso allegando la documentazione relativa al nuovo lavoratore o deve redigerne uno nuovo? In presenza inoltre di lavori di bonifica dall'amianto, consistente nella rimozione di lastre di amianto a copertura di un capannone industriale, l'impresa esecutrice oltre al Piano di Lavoro dovrà redigere anche il P.O.S.?
Risposta a cura di G. Porreca
     Il quesito formulato riguarda la relazione esistente fra il piano operativo di sicurezza (POS) che qualsiasi impresa affidataria ed esecutrice deve redigere allorquando opera in un cantiere temporaneo o mobile ed il piano di lavoro (di seguito indicato brevemente con l’acronimo PdL) che è necessario elaborare nel caso in cui nel cantiere devono essere eseguiti dei lavori che comportino una esposizione alle fibre di amianto e nello stesso viene richiesto in particolare se l’elaborazione del PdL esoneri o meno l’impresa esecutrice dalla redazione del POS. Per dare un riscontro...............

 
 
 
Quesito D. Lgs. 81/08 (334): sulla possibilità di svolgere più funzioni nei lavori da effettuare in un cantiere temporaneo o mobile a cura di G. Porreca.

Può la stessa persona nel caso di un cantiere installato per effettuare dei lavori di ristrutturazione di un appartamento ricoprire contemporaneamente il ruolo di datore di lavoro di un’impresa edile nonché di RSPP della stessa impresa, di direttore dei lavori e di coordinatore della sicurezza? La richiesta perviene comunemente da privati  committenti i quali per praticità preferiscono che un unico soggetto svolga tutte le funzioni indicate. 
Risposta a cura di G. Porreca
     Il caso segnalato nel quesito è abbastanza diffuso in quanto riguarda dei lavori di ristrutturazione che un committente privato intende effettuare nella sua abitazione o in una unità immobiliare in suo possesso per realizzare i quali lo stesso intende individuare per semplicità un unico soggetto al quale affidare tutti gli adempimenti tecnici e di sicurezza che l’intervento di ristrutturazione stessa richiede. Per rispondere al quesito occorre, in premessa...............

 
 
 
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