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Quesito D. Lgs. 81/08 (545): sulla possibilità per un DdL di nominare come RSPP un dipendente di un’altra azienda a cura di G. Porreca.
Può un datore di lavoro nominare quale responsabile del proprio servizio di prevenzione e protezione un dipendente di un’altra azienda o vi è una incompatibilità fissata da parte delle disposizioni di legge in materia di salute e sicurezza sul lavoro?
Risposta a cura di G. Porreca
Quella segnalata dal lettore in questo quesito è una di quelle soluzioni che pur se consentite dal legislatore sono comunque adottate a seguito di una scelta del datore di lavoro e subordinate ad una valutazione da parte dello stesso dell’opportunità o meno di adottarle. Il legislatore si è preoccupato con l’art. 32 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 di stabilire quali debbano essere i requisiti professionali che deve avere il responsabile del servizio di prevenzione e protezione individuandoli................
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Quesito D. Lgs. 81/08 (505): sulla individuazione del RSPP in una struttura sanitaria con più di 50 dipendenti a cura di G. Porreca.
In una struttura sanitaria, avendo superato il numero di 50 addetti, la ASL competente ha richiesto le mie dimissioni da RSPP esterno, in quanto il servizio di SPP deve essere composto da personale interno alla struttura. In altre strutture però la stessa ASL consente che il RSPP sia esterno e gli ASPP interni. Cosa ne pensa in merito?
Risposta a cura di G. Porreca
Un quesito analogo a quello appena formulato è stato posto allo scrivente nel 2008 subito dopo l’entrata in vigore del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, che come è noto ha abrogato e sostituito il D. Lgs. 19/9/1994 n. 626, con il quale è stata chiesta una interpretazione sul significato del termine “interno” riferito alla figura del RSPP, nei casi per i quali il Testo Unico prevede l'obbligo di avere un RSPP interno e più in particolare se in tal caso si deve fare riferimento necessariamente ad un RSPP dipendente o si può ricorrere ad una figura esterna all’azienda. Per rispondere al quesito................
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Quesito D. Lgs. 81/08 (433): sulle modalità di svolgimento delle funzioni di responsabile del servizio di prevenzione e protezione a cura di G. Porreca.
Vorrei avere un chiarimento, se possibile supportato da norme di riferimento, riguardo le modalità di effettuazione delle visite ai luoghi di lavoro da parte del RSPP e più in particolare se è possibile che questi le effettui senza preavviso.
Risposta a cura di G. Porreca
Il lettore nel quesito formulato chiede se il responsabile del servizio di prevenzione e protezione di un’azienda possa svolgere le sue visite nei luoghi di lavoro senza alcun preavviso e senza che sostanzialmente sia stato informato il datore di lavoro dell’azienda medesima. Il quesito, a dire il vero, è piuttosto singolare se solo ci si sofferma a riflettere su quelli che sono i compiti che deve svolgere il RSPP alla luce delle disposizioni di cui al D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i., contenente il Testo Unico in materia di salute e di sicurezza sul lavoro. Le funzioni ed i compiti del RSPP................
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Quesito D. Lgs. 81/08 (407): sulla unicità all'interno di una azienda della figura del RSPP a cura di G. Porreca.
Una azienda che oltre a quella agricola svolge altre attività, quali l’organizzazione di convegni, mostre e visite guidate di edifici di sua proprietà, alle quali è addetto comunque lo stesso personale impegnato nell’attività agricola, vuole nominarmi RSPP esclusivamente per l’attività agricola e non anche per quelle che si svolgono presso gli edifici storici. E’ consentito dalla normativa incaricare un RSPP solo per una parte dell’attività svolta dall’azienda ovvero può un datore di lavoro nominare un RSPP solo per alcuni codici Ateco?
Risposta a cura di G. Porreca
Le disposizioni di legge in materia di salute e della sicurezza sul lavoro ed in particolare il D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i. impongono la istituzione presso ogni azienda di un servizio di prevenzione e protezione al quale vanno affidati i compiti di cui all’articolo 33 del decreto legislativo medesimo, compiti di prevenzione, di informazione, di formazione, di consultazione e di consulenza in genere da svolgere per conto dei datori di lavoro e prevedono, altresì, che tale servizio di prevenzione e protezione possa essere di tipo diretto, interno o esterno. Lo svolgimento dei compiti del servizio di prevenzione e protezione ................
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Quesito D. Lgs. 81/08 (343): sull'attestazione dei requisiti professionali per il RSPP e per gli ASPP.
Il D. Lgs. 195/03 è tuttora vigente o è stato abrogato dal D. Lgs. 81/08 in quanto modifica ed integrazione al D. Lgs. 626/94? Inoltre, nella dichiarazione del RSPP esterno circa il possesso dei requisiti per ricoprire tale ruolo, è opportuno che sia richiamato l'art. 32 del D. Lgs. 81/08 o può ritenersi conforme alla normativa una dichiarazione che riporti esclusivamente il riferimento ai requisiti di cui al D. Lgs. 195/2003?
Risposta a cura di G. Porreca
Già con il D. Lgs. 19/9/1994 n. 626 il legislatore aveva stabilito che il datore di lavoro deve istituire nella propria azienda un servizio di prevenzione e protezione ed in particolare, con l’articolo 8 comma 2 dello stesso decreto legislativo, che deve designare una o più persone da lui dipendenti per l’espletamento dei compiti del servizio medesimo tra le quali il responsabile del servizio stesso che deve essere in possesso di “attitudini e capacità adeguate”. Il D. Lgs. . 626/1994 non ha precisato però.................
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Quesito D. Lgs. 81/08 (330): sulla istituzione del servizio di prevenzione e protezione nelle aziende di trasporto a cura di G. Porreca.
Con riferimento agli obblighi del datore di lavoro sulla istituzione del servizio di prevenzione e protezione interno o esterno alla propria azienda, al punto e) dell’articolo 31 del D. Lgs. n. 81/2008 è indicato che "nelle aziende industriali con oltre 200 lavoratori" il RSPP deve obbligatoriamente essere interno. Cosa intende il legislatore con la definizione "azienda industriale"? Alla luce di queste disposizioni un'azienda di trasporto con più di 200 lavoratori deve organizzare un servizio interno o può essere anche esterno?
Risposta a cura di G. Porreca
Il D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 nell’imporre con l’articolo 31 che presso tutte le aziende venga istituito un servizio di prevenzione e protezione ha previsto che lo stesso possa essere interno, esterno o possa far capo direttamente al datore di lavoro nel caso che ricorrano le condizioni previste dall’Allegato II del D. Lgs. medesimo, e che questi abbia inteso inoltre optare per lo svolgimento diretto dei compiti del servizio medesimo. Con il comma 6 dello stesso articolo 31 inoltre................
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Quesito D. Lgs. 81/08 (295): sulla responsabilità del RSPP e sugli indirizzi forniti dalla Corte di Cassazione a cura di G. Porreca.
Sono un RSPP e ho letto la sentenza n. 11492 dell’11/3/2013 della Corte di Cassazione pubblicata sul sito sulla eventuale responsabilità del RSPP per gli infortuni che accadono nei luoghi di lavoro e sono rimasto sconcertato. Che significa quanto letto nella sentenza che da questo momento il RSPP corre il rischio di essere chiamato a rispondere per gli incidenti occorsi a qualsiasi terzo estraneo nel luogo di lavoro?
Risposta a cura di G. Porreca
Quanto sostenuto dalla Corte di Cassazione nella sentenza di cui al quesito formulato e cioè che il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), anche se non destinatario di responsabilità prevenzionali in materia di sicurezza sul lavoro, può comunque rispondere in concorso se non anche in via esclusiva per reati colposi di evento nel caso in cui nell’ambito di una azienda si verifichino infortuni sul lavoro o tecnopatie ................
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Quesito D. Lgs. 81/08 (230): sull'obbligo dell'istituzione del SPP in aziende nelle quali operano solo lavoratori a progetto a cura di G. Porreca.
Nella zona dove opero è diffusa la presenza di aziende che si avvalgono contemporaneamente di lavoratori dipendenti e di lavoratori a progetto che svolgono la loro attività nell’ambito dell’azienda stessa. Nel caso in cui in una di queste aziende operino solo ed esclusivamente lavoratori a progetto è tenuto il datore di lavoro ad istituire il SPP ed a designare il RSPP? E come si deve regolare per il RLS? Deve attivarsi affinché i lavoratori a progetto provvedano ad eleggersi un loro rappresentante?
Risposta a cura di G. Porreca
Il D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 fa riferimento nel suo testo ai lavoratori a progetto di cui agli articoli 61 e seguenti del D. Lgs. 10/9/2003 n. 276 e s.m.i., insieme ai collaboratori coordinati e continuativi di cui all'articolo 409 primo comma n. 3 del codice di procedura civile, nell’articolo 3 riguardante il campo di applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 medesimo e nell’articolo 4 relativo al computo dei lavoratori...........
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Quesito D. Lgs. 81/08 (103): sulla possibilità da parte del datore di lavoro di svolgere l'attività di primo soccorso, di prevenzione incendi e di evacuazione
1° QUESITO
Leggendo l’art. 34 c. 1 e c. 1-bis del D. Lgs. n. 81/2008 sul Testo Unico in materia di salute e di sicurezza sul lavoro, così come modificato dal decreto correttivo di cui al D. Lgs. n. 106/2009 viene da rivolgere la seguente domanda: può il DDL di un impresa o unità produttiva con più di 5 lavoratori svolgere direttamente le funzioni di addetto alle emergenze antincendio-evacuazione e primo soccorso, fermo restando lo svolgimento della formazione di cui al c. 2 bis dello stesso articolo, o per poter svolgere tali compiti deve anche svolgere la funzione di RSPP?
2° QUESITO
E’ possibile da parte di un datore di lavoro svolgere direttamente l'attività di addetto al primo soccorso e antincendio nelle aziende con più di 5 dipendenti?
3° QUESITO
In virtù dell’inserimento del comma 1 bis nell’art 34 del D. Lgs. n. 81/2008, è preclusa al datore di lavoro di un’azienda che occupa più di 5 lavoratori, la facoltà di svolgere direttamente i compiti di addetto all’antincendio e primo soccorso? Se questo compito fosse precluso, si devono adeguare anche le aziende (con oltre 5 lavoratori) nel cui ambito è tuttora il datore di lavoro a svolgere le funzioni di addetto antincendio e di primo soccorso?
4° QUESITO
Nell’art. 34 così come modificato dal D. Lgs. n. 106/2009 si parla di svolgimento diretto dei compiti dell’RSPP nelle aziende fino a 5 lavoratori: “-1 bis. Salvo che nei casi di cui all’articolo 31, comma 6, nelle imprese o unità produttive fino a cinque lavoratori il datore di lavoro può svolgere direttamente i compiti di primo soccorso, nonché di prevenzione degli incendi e di evacuazione, anche in caso di affidamento dell’incarico di responsabile del servizio di prevenzione e protezione a persone interne all’azienda o all’unità produttiva o a servizi esterni così come previsto all’articolo 31, dandone preventiva informazione al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ed alle condizioni di cui al comma 2-bis”. Cosa significa questo? Nelle aziende con più di 5 lavoratori il datore di lavoro può svolgere o no direttamente il compito di RSPP e contemporaneamente di primo soccorso e antincendio, come previsto dall’allegato 2 del decreto 81/08?
5° QUESITO
Il comma 2-bis dell’art. 34 del D. Lgs. n. 81/2008 così come modificato dal D. Lgs. n. 106/2009 (che prevede la frequentazione da parte del Datore di Lavoro ai corsi di primo soccorso e di antincendio) fa esplicito riferimento al "datore di lavoro che svolge direttamente i compiti di cui al comma 1-bis" (che si riferisce ad aziende fino a 5 lavoratori in cui il Datore di Lavoro NON E' RSPP), per cui chiedo: nei casi di cui al comma 1, il Datore di Lavoro che è RSPP (e ha quindi svolto il corso di 16 ore ai sensi del DM 16/01/1997) può non frequentare i corsi di cui al DM 10/03/98 e DM 388/2003?
6° QUESITO
Perché si sostiene che la formazione antincendio e di primo soccorso nei casi esposti nel quesito n. 91 sia obbligatoria per il datore di lavoro quando lo stesso decreto correttivo n. 106/2009 usa il verbo "può" frequentare e non "deve" frequentare?
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Quesito D. Lgs. 81/08 (65): sui modelli di struttura del servizio di prevenzione e protezione
Secondo l’art. 31 del D. Lgs. n. 81/2008 si può istituire un unico servizio di prevenzione e protezione nel caso di gruppi di imprese. Non si capisce però come si può mettere in atto praticamente un modello del genere. In altri termini con una soluzione del genere viene da porsi delle domande. Può un datore di lavoro nominare più RSPP o può un datore di lavoro nominare come ASPP una persona esterna alla propria azienda, oppure ancora può una stessa persona essere nominata ASPP da più datori di lavoro?
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