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Quesito D. Lgs. 81/08 (390): sugli obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro di un farmacista senza dipendenti.
Sono una farmacista senza dipendenti e vorrei sapere se, in questo caso, si applicano le disposizioni in materia di salute e di sicurezza di cui al decreto legislativo 81/08 ed in particolare se sono obbligato ad effettuare la valutazione dei rischi e la formazione antincendio e di primo soccorso.
Risposta a cura di G. Porreca
Ogni qualvolta un soggetto assume la figura di datore di lavoro, qualunque sia la sua attività (commerciale, professionale, artigianale ecc.), dovendo lo stesso tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori da lui dipendenti, si applicano tutte le disposizioni di cui al D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 e s.m.i., contenente il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, (istituzione del servizio di prevenzione e protezione, valutazione dei rischi, redazione del DVR, ecc). Viene da chiedersi quindi a tal punto...............
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Quesito D. Lgs. 81/08 (290): sugli obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro per le imprese familiari e per le s.n.c a cura di G. Porreca.
Nel caso di una società in nome collettivo costituita da tre fratelli che gestiscono alcuni esercizi commerciali e che prestano l’attività lavorativa per conto della stessa quali disposizioni del D. Lgs. n. 81/2008 si applicano? Quelle contenute nell’articolo 21 di tale decreto relative all’imprese familiari o quelle relative ad una società e quindi tutte le disposizioni del decreto medesimo?
Risposta a cura di G. Porreca
Nel caso in cui in una azienda lavorano parenti e congiunti la prima cosa da fare, ed è quello che farebbe il personale degli organi di vigilanza nel corso di una eventuale visita ispettiva, è quella di inquadrare il tipo di organizzazione di lavoro con cui si ha a che fare e cioè accertare in particolare se si è in presenza di una impresa familiare, costituita dal titolare e da collaboratori familiari, oppure...............
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Quesito D. Lgs. 81/08 (277): sulla effettiva autonomia dei lavoratori autonomi a cura di G. Porreca.
Su un cantiere edile un ispettore ha contestato che un lavoratore autonomo fosse datore di lavoro di un altro lavoratore autonomo che lo coadiuvava con l’obbligo quindi di assumerlo come dipendente. E’ giusto che un lavoratore autonomo fosse considerato datore di lavoro di un altro lavoratore autonomo visto che entrambi sono iscritti regolarmente come tali alla camera di commercio?
Risposta a cura di G. Porreca
Il D. Lgs. n. 81/2008 definisce il lavoratore autonomo con l’art. 89 comma 1 lettera d) contenuto nel Titolo IV relativo ai cantieri temporanei o mobili come la “persona fisica la cui attività professionale contribuisce alla realizzazione dell'opera senza vincolo di subordinazione” ed ha destinato allo stesso uno specifico articolo, il 21, con il quale ha stabilito che i lavoratori autonomi...............
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Quesito D. Lgs. 81/08 (227): sulla formazione dei lavoratori autonomi nei lavori in ambienti confinati.
Nel caso che un lavoratore autonomo svolga la sua attività, fuori del regime di appalto, in un luogo per il quale trova applicazione il decreto sui lavori in ambienti confinati è ancora valida la facoltà che ha di formarsi in materia di salute e di sicurezza sul lavoro prevista dall’art. 21 del D. Lgs. n. 81/2008?
Risposta a cura di G. Porreca
La formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro dei lavoratori autonomi, così come quella dei componenti delle imprese familiari, è stata già oggetto di diversi quesiti la cui risposta è possibile consultare su questo stesso sito nella rubrica dei quesiti sulla applicazione del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. riguardanti in particolare gli obblighi dei lavoratori autonomi e delle imprese familiari. Questo quesito però si differenzia dagli altri perché...............
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Quesito D. Lgs. 81/08 (193p): richiesta di chiarimenti sugli obblighi delle imprese familiari.
Dalla lettura della risposta al quesito pubblicato sul sito ed individuato con il n. 184 e relativo agli obblighi delle imprese familiari emergerebbe che queste ultime NON possono lavorare in un cantiere edile. Non mi pare ci sia altra interpretazione. Le stesse infatti non sono in grado di elaborare un POS conforme a quanto richiesto dal D. Lgs. n. 81/2008. Quanto affermato dal Titolo IV art 96 di tale decreto è contradditorio con il resto dell'apparato legislativo che consente alle imprese familiari di disinteressarsi della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. La gravità non sta nel Titolo IV ma in quanto contenuto nel Titolo 1 e alla concessione gratuita che il legislatore ha fatto alle imprese familiari. Mi fa piacere che una bestialità simile sia stata messa in rilievo, ma necessita di alcune precisazioni soprattutto in merito alla regolarità del loro POS in cantiere...a meno che il legislatore provveda ad integrare l’Allegato XV con un Punto 3-bis sui "contenuti ridotti del POS per le imprese familiari”.
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Quesito D. Lgs. 81/08 (184): sugli adempimenti delle imprese familiari in materia di tutela di salute e sicurezza sul lavoro.
Una azienda a conduzione familiare (madre amministratrice e padre e figlio operatori di cantiere) che svolge la propria attività lavorativa presso una sua struttura deve redigere il documento di valutazione dei rischi? Se questa azienda va ad operare all’esterno in cantieri edili è sufficiente il POS? E se va a lavorare saltuariamente in una azienda non edile di grandi dimensioni deve redigere il DUVRI con la valutazione dei rischi interferenziali con le lavorazioni che vengono eseguite nell’azienda più grande o è sufficiente la consegna del POS?
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Quesito D. Lgs. 81/08 (175): sui requisiti di idoneità tecnico professionale dei lavoratori autonomi
Con riferimento a quanto indicato nella risposta al quesito individuato con il n. 51 e riportato nella rubrica dei “Quesiti sulla applicazione del D. Lgs. n. 81/2008” si fa osservare che quando si cita l’Allegato XVII al D. Lgs. n. 81/2008 sui requisiti di idoneità tecnico professionale dei lavoratori autonomi erroneamente è stato indicato che nel comma 2 dello stesso allegato è scritto alla lettera d) “attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria previsti dal presente decreto legislativo” e ciò in quanto in realtà nella stessa lettera d) del D. Lgs.81/08, così come modificato dal D. Lgs. n. 106/2009, si legge invece “attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria ove espressamente previsti dal presente decreto legislativo” con l’aggiunta quindi del termine “espressamente” davanti al “previsti”.
Alla luce di questa differenza, che si ritiene sostanziale, non è il caso che venga rivista la risposta data al quesito in considerazione anche del fatto che in alcuni convegni da parte di alcune unità ispettive di organi di vigilanza è stato sostenuto il contrario?
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Quesito D. Lgs. 81/08 (147): sugli adempimenti previsti dal Testo Unico a carico dei lavoratori autonomi in regime di appalto o subappalto
Una interpretazione diffusa afferma che in carico ai lavoratori autonomi esistono solo i due obblighi previsti dall’articolo 21 (utilizzo di macchine conformi al titolo III e utilizzo dei DPI) mentre in altre parti del decreto vengono ripresi ulteriori adempimenti richiesti agli stessi lavoratori autonomi. In particolare si chiede:
1. dal legislatore non è richiesto per i lavoratori autonomi l'obbligo della valutazione dei rischi ma come si possono scegliere i DPI adeguati senza aver effettuato una valutazione dei rischi (anche senza autocertificarne l’effettuazione)?
2. a cosa si fa riferimento nell’allegato XVII quando si richiamano attestati circa la formazione e l’idoneità sanitaria ove espressamente previsti?
3. I lavoratori autonomi rientrano nell’applicazione dell’art 26 comma 2), relativo alla cooperazione nella attuazione delle misure di prevenzione e protezione ed al coordinamento sugli interventi di prevenzione dato che nello stesso non sono citati?
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Quesito D. Lgs. 81/08 (118): sugli obblighi del lavoratore autonomo in materia di formazione e di sorveglianza sanitaria alla luce del D. Lgs. n. 106/2009.
Nella risposta al quesito n. 86 si è affermato che il lavoratore autonomo che svolge l’attività nell’ambito della propria azienda da solo e per proprio conto non è tenuto alla applicazione delle disposizioni in materia di salute e di sicurezza di cui al D. Lgs. n. 81/2008. Nella risposta al quesito n. 51 è stato invece sostenuto che sussiste l’obbligo da parte dei lavoratori autonomi di partecipare ai programmi di formazione e di addestramento nonché di sottoporsi ai controlli sanitari previsti dallo stesso decreto legislativo. Si chiede un chiarimento in merito alle affermazioni sopraindicate che appaiono contraddittorie ed un parere sugli attuali obblighi dei lavoratori autonomi alla luce delle modifiche apportate al D. Lgs. n. 81/2008 ed introdotte con il D. Lgs. correttivo n. 106/2009 e ciò in considerazione del fatto che molte aziende cominciano a chiedere ai lavoratori autonomi una documentazione attestante la loro frequenza a corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro previsti dal D. Lgs. n. 81/2008 anche nel caso di situazioni meno immediatamente chiare quale quella ad esempio di due soci di una piccola società, tipologia questa che si sta diffondendo.
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Quesito D. Lgs. 81/08 (86): sugli obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro per coloro che svolgono l'attività per proprio conto
1° QUESITO
Lavoro da solo e gestisco un bar ed un mio conoscente lavora da solo e conduce un negozio di abbigliamento. Non è chiaro a quali obblighi dobbiamo adempiere per essere in regola con il D. Lgs. n. 81/2008. Dobbiamo istituire il SPP, elaborare il DVR e frequentare il corso di formazione di primo soccorso e antincendio? Si applicano nei nostri confronti gli obblighi di cui all’art. 21 del D. Lgs. n. 81/2008?
2° QUESITO
Volevo una informazione a riguardo dell’obbligo di effettuare la valutazione dei rischi e di redigere il DVR per un esercizio commerciale nel quale lavora solo la titolare. Serve farlo? E se sì è sufficiente fare la autocertificazione della valutazione dei rischi?
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Quesito D. Lgs. 81/08 (68): sull'obbligo del lavoratore autonomo professionista
I lavoratori autonomi, che compiono opere e servizi ai sensi dell'art. 2222 del codice civile, sono sicuramente tenuti agli obblighi previsti dall'art. 21 del D. Lgs. n. 81/2008, a frequentare quindi un corso di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro ed a farsi rilasciare un'idoneità sanitaria da un medico competente oltre che ad utilizzare attrezzature di lavoro e D.P.I. La domanda è questa: anche le attività professionali, contemplate in particolare dagli articoli 2229 e 2230 del c.c. e rientranti nell'ambito delle norme che attengono al lavoro autonomo, sono ugualmente soggette agli obblighi dell’art. 21 del Testo Unico? In pratica gli ingegneri, i consulenti, gli avvocati, i geometri ecc. che svolgono attività autonoma libero professionale devono munirsi di tessera di riconoscimento quando si recano nei luoghi di lavoro del "committente" sia che si svolgono attività edili che in regime di appalto o subappalto?
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