Con la Legge 5 giugno 2020 n. 40 pubblicata sulla G. U. n. 143 del 6/6/2020 e entrata in vigore il 7/6/2020 è stato convertito, con modificazioni, il decreto legge 8 aprile 2020 n. 23 (Decreto liquidità), recante misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro e di proroga di termini amministrativi e processuali.
Con la conversione è stato inserito nel decreto legge l’art. 29-bis secondo il quale rientrano fra gli obblighi di cui all'articolo 2087 del codice civile l’applicazione da parte dei datori di lavoro privati e pubblici delle prescrizioni contenute nel protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 24 aprile 2020 tra il Governo e le parti sociali, e negli altri protocolli e linee guida di cui all'articolo 1, comma 14, del decreto-legge 16/5/2020, n. 33, e l’adozione e il mantenimento delle misure ivi previste.
L’art 29-bis (Obblighi dei datori di lavoro per la tutela contro il rischio di contagio da COVID-19) infatti così recita:
“1. Ai fini della tutela contro il rischio di contagio da COVID-19, i datori di lavoro pubblici e privati adempiono all'obbligo di cui all'articolo 2087 del codice civile mediante l'applicazione delle prescrizioni contenute nel protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del COVID-19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 24 aprile 2020 tra il Governo e le parti sociali, e successive modificazioni e integrazioni, e negli altri protocolli e linee guida di cui all'articolo 1, comma 14, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, nonché mediante l'adozione e il mantenimento delle misure ivi previste. Qualora non trovino applicazione le predette prescrizioni, rilevano le misure contenute nei protocolli o accordi di settore stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”.
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