Negli appalti interni il committente datore di lavoro è tenuto non solo a prevedere nel documento unico di valutazione dei rischi interferenziali le misure di prevenzione da adottare ma anche a verificare che le stesse siano state concretamente messe in atto. E' quanto discende dalla lettura di una recente sentenza della Corte di Cassazione. Il commento a cura di G. Porreca.
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