E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 105 il Decreto Legge 23 luglio 2021 n. 105 contenente “Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l'esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche” entrato in vigore lo stesso giorno della sua pubblicazione.
Il nuovo decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 è costituito dai seguenti 14 articoli:
art. 1 - Dichiarazione stato di emergenza nazionale
art. 2 - Modifiche al decreto-legge 25/3/2020, n. 19 e al decreto-legge 16/5/2020, n. 33
art. 3 - Impiego certificazioni verdi COVID-19)
art. 4 - Modifiche al decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52
art. 5 - Misure urgenti per la somministrazione di test antigenici rapidi
art. 6 - Proroga dei termini correlati con lo stato di emergenza epidemiologica da COVID-19
art. 7 - Misure urgenti in materia di processo civile e penale
art. 8 - Proroga delle misure emergenziali in materia di disabilità
art. 9 - Modifiche all’articolo 85 del decreto-legge n. 18 del 2020
art. 10 - Disposizioni transitorie e finali
art. 11 - Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse
art. 12 - Disposizioni transitorie e finali
art. 13 - Disposizioni finanziarie
art. 14 - Entrata in vigore
“L'economia va bene”, ha sostenuto il premier Mario Draghi nella conferenza stampa con la quale ha presentato il nuovo Decreto Legge dopo il Consiglio dei Ministri che ha dato il via libera allo stesso, “si sta riprendendo e l'Italia cresce a un ritmo anche superiore a quello di altri Paesi europei. La variante Delta è anche più minacciosa di altre varianti perché si espande molto più rapidamente di altre varianti. Altri paesi europei sono più avanti di noi nei contagi ma abbiamo imparato che, senza reagire subito, la realtà di altri Paesi si presenta da noi con intervallo ravvicinato: quello che vediamo succedere in Francia, Spagna, altri Paesi dobbiamo immaginare che possa ripetersi in assenza di provvedimenti. Oltre la metà degli italiani ha completato il ciclo vaccinale, obiettivo di Figliolo, è stato superato. La pressione sugli ospedali è fortemente diminuita. Ad oggi abbiamo inoculato dosi ogni 100 abitanti, come la Germania, più di Francia e Usa".
"Il green pass non è un arbitrio, è una condizione per tenere aperte le attività economiche" ha così proseguito il premier, ed è una misura che dà serenità. Con i vecchi parametri molte regioni passerebbero di nuovo in zona gialla, invece così restano in zona bianca".
A proposito degli appelli fatti dai no vax a non vaccinarsi Draghi è stato molto determinato e ha risposto con le seguenti parole, dure ma comunque condivisibili: "L'appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore"
Link alle pagine della Presidenza del Consiglio dei Ministri.